Caro Giulio, nel giorno che ci hai lasciato, voglio rammentarti un episodio della nostra vita cestistica che mi è rimasto particolarmente impresso. Correva l’anno sportivo 1985/86 e, dopo un quinquennio di gestione in capo a Spartaco, ti fu affidata la prima squadra della EFFEMME MOBILI di cui fecero parte (elenchi ripresi dai “Cinquanta anni della pallacanestro orvietana”), in rigido ordine alfabetico: Bulgarelli, Corba, Corti, Dragoni, Graziani, Pedichini, Pedicone, Spatola, Stramaccioni, Zannini.
I miei impegni di lavoro già dalla stagione precedente mi avevano di fatto impedito di disputare un regolare campionato; essendo però un giocatore ancora rappresentativo, rimasi male allorché non fui convocato per far parte della prima squadra, ove mi sarei atteso almeno di fare la “chioccia”. In realtà proprio tu avevi deciso di dare un chiaro segnale di cambiamento, con l’intento di valorizzare pienamente i nostri giovani, che disputarono effettivamente uno dei migliori campionati che la storia cestistica orvietana ricordi, in quanto a risultato (fu clamorosamente sfiorata la promozione in C, paragonabile alla salita odierna in B2) e, soprattutto, per la qualità del gioco e l’entusiasmo profuso dai nostri giocatori.
Si trattò per me di un doppio insegnamento di vita:
1) che nessuno è indispensabile;
2) che è bene farsi da parte prima che te lo chieda qualcuno.
Ti ringrazio, Giulio, per gli anni trascorsi insieme una volta come giocatori, poi come dirigenti o allenatori, ma sempre con una comune e grande passione per la pallacanestro che rimane uno degli sport più coinvolgenti e spettacolari.
Voglio infine dedicarti una delle foto più significative del catalogo fotografico dei 50 anni sopra richiamato (vedi foto 120), riportando di seguito anche la didascalia che vi compare: La fortissima compagine del “Signorelli”, praticamente uno squadrone formato dai “Ragazzi” dello Sporting Club con i migliori elementi dell’USO, raggiunse le finali di Bologna dei Giochi della Gioventù, guidata da Giulio Ladi e Renato Gribaudo, che si disputarono dall’1 al 7 luglio del 1976; la settimana successiva i “Ragazzi” dello Sporting Club, qualificatisi per le finali nazionali di Porto San Giorgio, conquistarono il 7° posto assoluto, cedendo solo di misura a squadroni blasonati come Varese.
Nella foto, time out chiesto da Giulio Ladi, assistito da Ennio Colombini, nella finale dei Giochi della Gioventù, con Dragoni, Barbaglia, Zannini, Mearilli e Mari.
Caro Giulio, chi crede nella Vita Eterna, penserà che il giorno della tua scomparsa sia in realtà solo un time-out di una partita ben più lunga e ricca di speranza. Un abbraccio, anzi un “cinque”… Maurizio
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