Dopo la vittoria del Campionato Under 17 di A1 e l’elettrizzante esperienza della Fase Nazionale, Andrea Valterio tira le somme di una stagione sopra le aspettative.
Soddisfatto dei risultati raggiunti, con pochi rammarichi rispetto alle due sconfitte consecutive della fase nazionale, si lascia andare a commenti e riflessioni.
“Lo zoccolo duro dei ragazzi 2005 già lo conoscevo; li avevo avuti nel Campionato Under 15 nella stagione in cui il Covid ha fermato tutto. Quest’anno la rosa è stata integrata con qualche elemento e, in corso d’anno pian piano, abbiamo provveduto ad inserire anche qualche 2006. Inizialmente l’obiettivo indicato dalla Società era quello del mantenimento della categoria.”
Gli Allievi – o meglio gli All1evi, come riportano le maglie celebrative della vittoria del campionato – partono quindi ad inizio stagione con un fine ultimo tutto sommato tranquillo e alla portata. Domenica dopo domenica, però, l’orizzonte comincia a mutare e, ad un certo punto, accade qualcosa che fa pensare a Valterio che forse l’obiettivo iniziale poteva essere anche poco ambizioso.
“La sconfitta col Cannara, alla quarta giornata del girone di ritorno. Quella c’ha fatto male, ma, a dimostrazione del fatto che anche le sconfitte servono, da quel giorno è scattato qualcosa. Ho notato un atteggiamento mentale diverso dei ragazzi ma anche da parte del sottoscritto. E infatti non abbiamo più perso.”
L’intuito non lo tradisce, forte anche delle esperienze accumulate negli anni passati, perché Andrea Valterio è tecnico giovane, ma di vittorie dei campionati ne sa già.
“Sì, però l’A1 non l’avevo vinta mai.”
Da lì in poi, è un testa a testa col Cannara fino alla penultima, quando la vittoria dell’Orvietana, in trasferta sul campo del Terni Est, determina il balzo in avanti, complice il pareggio del Cannara, tra le mura amiche, contro il Campitello. E la classifica, infine, si chiude con l’Orvietana capolista che stacca il Cannara di ben sei punti.
La vittoria del campionato regala così ai ragazzi orvietani la fase nazionale.
“La possibilità di disputare la fase nazionale è stata vissuta come un premio per la vittoria del campionato. E’ stata una esperienza nuova per tutti, tecnici, dirigenti, ragazzi, accompagnatori. E’ stato bello poter vivere insieme ai ragazzi due giornate che ci hanno regalato il confronto con altre realtà extra regionali, con cui nessuno si era mai misurato.”
L’epilogo era quasi inevitabile; quando una realtà piccola come l’Umbria se la va a giocare su campi di città – come Roma – nella quali tutta la nostra regione equivale, più o meno, a un quartiere di quella città, la statistica sta tutta dalla parte della realtà più grande, più strutturata e che può pescare in un bacino completamente diverso.
“Noi comunque abbiamo affrontato le due gare – col Fano e con la Lodigiani – con lo spirito giusto. Siamo scesi in campo per giocarcela e confesso che un po’ di rammarico per come è andata la gara in casa contro il Fano ce l’ho. Sono comunque convinto che questa esperienza sia stata un’ottima occasione di crescita per i ragazzi, che avranno modo di misurarsi l’anno prossimo nel campionato Juniores Nazionale. E chissà…magari qualcuno dei più meritevoli potrà anche essere integrato in preparazione con la prima squadra; poi, chi di dovere potrà fare tutte le valutazioni del caso. Da allenatore che li ha visti crescere, io ci spero.”
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