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Supersfide alla 46^ Cronoscalata della Castellana, Fattorini in “pole”

Domenica 21 ottobre alle 9.00 scatta la gara umbra del TIVM a Orvieto. Il padrone di casa detta il ritmo nel sabato di prove ufficiali sull’Osella Fa30 ma Di Fulvio affila la Lola-Zytek ed è subito in scia mentre si annunciano numerosi duelli per il podio assoluto, nelle varie categorie e tra le affascinanti auto storiche

 Ha preso il via con due spettacolari salite di prove ufficiali baciate dal sole la 46^ Cronoscalata della Castellana, che domenica 21 ottobre alle 9.00 riaccende motori e semafori per la prima delle due salite di gara. Al termine di gara 1 e parco chiuso, riallineamento e via di gara 2 della tappa umbra del Trofeo Italiano Velocità Montagna Nord e Sud, la cui direzione gara è affidata a Roberto Bufalino e agli aggiunti Flavio Candoni e Paolo Roselli, anima della classica orvietana dal 1991 in seno all’asd La Castellana. A seguire, nel pomeriggio la premiazione al centro polifunzionale Fanello di Ciconia, pronto ad accogliere pubblico e appassionati che già numerosi hanno assiepato il paddock e le tribune naturali dei 6190 metri del percorso di gara in occasione delle prove di sabato, utili per i 166 piloti ammessi al via a prendere misure e confidenza con le rispettive auto da corsa e il tracciato stesso. Nel tratto interessato, la SS79 domenica sarà chiusa dalle ore 8.

In attesa delle due decisive gare, prime schermaglie ravvicinate nelle ricognizioni tra gli attesi Michele Fattorini, padrone di casa e vincitore della Castellana nel 2015 e 2017, e Stefano Di Fulvio, l’abruzzese vincitore tra le storiche nel 2009 e di gara 1 nel 2012. Fattorini ha vissuto un sabato cercando il feeling più efficace con l’Osella Fa30 Zytek del Team Faggioli (nel paddock al lavoro anche il pluricampione toscano Simone Faggioli) e gli pneumatici Pirelli, che ha testato per la prima volta. Riscontri più che soddisfacenti per il driver orvietano sono arrivati già dalla prima prova, quando invece alcune noie al cambio, sia in partenza sia poi a metà percorso, hanno afflitto la Lola-Zytek di F3000 di Di Stefano. Noie prontamente risolte dal Team Dalmazia, che ha permesso al driver abruzzese di provare più a fondo l’aggressiva monoposto e piazzarsi subito in scia all’orvietano facendo presagire un duello ad alta tensione per domenica in gara.

Restando nel gruppo delle monoposto E2Ss, nel sabato della Castellana ha chiarito ambizioni di primato in classe 2000 e di un posto al sole nell’assoluta il tuderte Damiano Manni sulla Mygale M09 di F3, mentre una sfortunata toccata sull’anteriore destro già in prova 1 ha condizionato l’esordio della Wolf Gb08 Thunder Aprilia con il pistard di Bagnoregio Gianluca Carboni alla guida. In evidenza si è invece messo Sergio Farris con la Pa21 Evo Honda di classe 2500 sulla quale il pilota sardo ha scalato l’assoluta e “preso il comando” del gruppo dei prototipi E2Sc, dove in tanti si sono candidati per il podio. In primis il bolognese Franco Manzoni all’esordio sulla Pa21 Evo della categoria e il calabrese Francesco Ferragina sull’agile Elia Avrio St09 Evo di classe 1400, inseguiti dal driver di casa Filippo Ferretti, soddisfatto delle regolazioni scelte per la Radical Sr4, da “Nivola” con l’Osella Pa2000 e dal tuderte Romano Fortunati sulla versione JrB di classe 1000. Umbri in evidenza pure tra i prototipi Cn, dove l’eugubino Gianni Urbani ha confermato il feeling con il tecnico tracciato sulla Pa21 Honda con alle spalle Adolfo Bottura e la Ligier Js51.

Da “grandi firme” il gruppo Silhouette con la Lotus Exige di Michele Ghirardo già in palla e il gruppo GT con il pluricampione italiano Roberto Ragazzi subito esaltato dal tracciato umbro ma molto impegnato sulla Ferrari 458 Evo Challenge con la quale è tornato a Orvieto dopo oltre dieci anni. Il gruppo E1 riserverà emozioni forti in gara dopo un sabato di proficuo lavoro per il padrone di casa Daniele Pelorosso sulla Renault Clio Proto e il già campione italiano Marco Sbrollini con la Lancia Delta Evo. Danno risposte positive anche le Subaru Impreza delle classi regine in gruppo A con il padrone di casa Leonardo Spaccino (inseguito dal trentino Stefano Nadalini, in progresso sulla Mitsubishi Lancer Evo) e in gruppo N con l’eugubino Cristiano Rossi. Come da previsioni della vigilia, l’equilibrio regna fin dal sabato nei gruppi Racing Start. In RS Plus resta ai box il pluricampione italiano Antonio Scappa dopo lo stop causato da un semiasse ko a metà della prima salita con la Mini Cooper che sta testando in ottica 2019, mentre tutto fila liscio per il padrone di casa Michele Mocetti sulla Renault Clio. In RS tocca invece a Serafino Ghizzoni e alla Opel Corsa “tirare” il gruppo, che però insegue agguerrito e quanto mai numeroso. Nelle auto storiche in evidenza Fabrizio Peroni (Osella Pa3), il figlio Stefano Peroni (Martini Mk32), quest’ultimo però costretto a fermarsi nella seconda prova dopo il riscontro positivo della mattinata, Piero Lottini (Osella Pa9/90), Antonio Lavieri sull’ammirata Ralt Rt32 e Mario Faggioli, papà di Simone, che ha recuperato dopo un problema a un giunto allo start della prima prova sull’Osella Pa5.

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