E’ stata una vera e propria rincorsa, quella di Simone Spaccini, al tennis che conta. Sin dal periodo Under 12, con un palese ritardo verso quei bambini che giocavano a tennis con qualità da molti più anni di lui (non a caso è nato Tc Open, per permettere ai giovanissimi di poter giocare con qualità sin dai primi anni). Poi il periodo under 14 e i primi mesi in under 16, dove un lento sviluppo fisico lo ha fortemente penalizzato nei confronti di molti coetanei.
Intanto il carattere si formava e la determinazione di voler emergere a tutti i costi costringevano Simone a trascorrere ore e ore in campo a sudare con lavori di pura tecnica, cercando in particolare di migliorare dritto e servizio (Simone gioca di destro pur essendo mancino, a qui l’eccellente rovescio di cui è dotato). Nel 2015 i primi, importanti risultati un pò a sorpresa sono cominciati ad arrivare proiettandolo al primo posto nel ranking internazionale tra i pari età della Toscana e, a 14 anni e mezzo, riuscendo a fargli raggiungere la classifica di 3.3 in Italia giocando esclusivamente tornei di alto livello. Le prospettive, al momento, sono molto più che allettanti. Giocare a 15 anni in serie A con Luca Vanni (nel mondo n.107 atp), nuovo giocatore ct Giotto, supera anche le più rosee aspettative. Firenze, torneo Open più importante dei prossimi 15 giorni tra Toscana Lazio e Umbria, poi il torneo ETA internazionale giovanile in Svizzera ed a seguire le pre-qualificazioni agli internazionali d’Italia di Roma. Insomma già si entra nel pieno della stagione agonistica; un’annata fondamentale, perché è in questi periodi che si fa il grande salto.
Grandi sacrifici per lui, il suo staff e soprattutto per la famiglia. Orlando Pedichini cura una parte della preparazione atletica e tennistica più volta alla reattività, mentre Daniele Mazzi si dedica, in particolare, agli aspetti tecnico/tattici a livello tennistico e alla sezione del potenziamento atletico. Simone segue una rigida dieta “semi-molecolare” curata da una biologa Toscana con l’obiettivo di preservare al massimo l’elasticità durante la fase di sviluppo. Inoltre un preparato e specifico osteopata segue passo passo la crescita per arrivare ad un fisico elastico e lineare e prevenire quanto più possibile l’insorgere degli infortuni. La Federtennis lo ha premiato per essersi particolarmente distinto come risultati nel 2015. E poi la scuola, che deve essere sempre una priorità assoluta. Pur allenandosi 5/6 volte a settimana di cui due ad Arezzo, Simone frequenta con buoni risultati il Liceo Scientifico, ma nella testa, naturalmente, sempre e solo il TENNIS.
Commenti
Powered by Facebook Comments