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IMPRESA PRO FICULLE Scalata da urlo. E ora le pagelle goliardiche…

Stefano Bagliani – Umbriaingol

FICULLE – Una super vittoria. E’ quella della Pro Ficulle che vola in Seconda categoria scardinando qualsiasi pronostico. La squadra di Tempesta ha dominato i play off del girone C di Terza categoria, arrivandoci magicamente carica anchese partiva da una posizione di sicuro svantaggio. L’undici ficullese infatti era sesta della classe, posizione frutto di un girone d’andata pieno di risultati negativi e di un ritorno da urlo, con vittorie in serie e la conseguente scalata della graduatoria. Da sesta ha affrontato i play off sempre da sfavorita e sempre in trasferta, ma ha sbancato in sequenza Penna in Teverina, Castel Giorgio e infine Allerona, portando a casa una promozione davvero storica, ma applaudita da tutti.

La svolta oltre che nel fatto che la rosa, costruita in estate dopo un paio d’anni di assenza, ha cominciato a conoscersi, ma decisivo è stato l’innesto di un elemento di Massimiliano Pagnotta che con la sua classe da categorie superiori ha elevato il tasso tecnico della squadra, segnando a raffica e regalando entusiamo e nuove certezze.

Il tutto sostenuto dal calore di una tifoseria che a questi livelli ha fatto assolutamente la differenza: smuovere 200 e più persone per una finalissima di Terza categoria non è nelle possibilità di tutti.

Le seguenti pagelle non vogliono offendere nessuno, ma sono scritte in modo goliardico e sono frutto della fantasia di menti poco sane. Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale.

 

LE PAGELLE GOLIARDICHE a cura della Pro Ficulle 

NERI FRANCESCO, 7,5: il Kirk Hammett di S.Maria passa la stagione più in infermeria che in campo, ma quando c’è si fa sentire urlando come Pagliuca in area di rigore. Durante Pro Ficulle Guardege dopo una cappella della difesa ha smadonnato urlando di tutto anche ad una coppietta che pomiciava su ai giardinetti. METALLICA

CACIOTTO MATTIA, 7,5: difficile inserimento per i suoi trascorsi nella città dello gnocco, ma si fa perdonare tutto quando improvvisa un Hell in a Cell arrampicandosi a finale in corso per fare una Frog Splash sul babbo de Prosperi. Solo più tardi ammetterà che era stato tutta la notte a vedere la replica di Mayweather vs Pacquia.  A tutti è tornata in mente la sbroccata di Salafia e la sua arrampicata sui gradoni del comunale. EDDIE GUERRERO

MIRKO MISCETTI, 8: Sempre presente. La foto di fine campionato con il boccione in mano al posto della coppa riassume l’essenza di questa squadra. Terzo portiere ma primo nei nostri cuori. INOSSIDABILE

GIAMPIERO AFRICA BASILETTI, 10: Il voto è d’obbligo per il coro che  è solito lanciare e che diventerà sicuramente una hit dell’estate “chi non salta, eh”. Epiche le cene a casa sua rigorosamente lontane da impegni sportivi per via dei devastanti day after. Tra i giocatori della Ficullese vale una regola di ferro “quello che succede a casa de Africa rimane a casa de Africa”. IMMENSO

MICHELE CICALA, 7,5: Preciso e puntuale come la pialla del falegname. Ha vinto battendo Peparaio la gara a chi causava più calci di rigori. Una volta assicuratasi la vittoria in questa sfida ha capito che si poteva togliere il pallone all’avversario anche senza staccargli la gamba d’appoggio. Insieme a Laraku ha tenuto in ostaggio un attaccante del Montecchio per 3 mesi nel locale caldaie del campo sportivo. LATITANTE

CECCARONI ROBERTO, 7: Il mister lo ha tenuto spesso in panchina e lui da parte sua si è fatto fare un seggiolino della panchina personalizzato con coperta, portacenere, cuscino e un manichino ad immagine e somiglianza del suo fedele amico Cammello da tenere vicino.  Durante i Play off molla tutto e viene a scatenarsi in curva con gli ultras. CAMPIONE FUORI DAL CAMPO

FUNDUK VASILICA, 7: il salto dalle giovanili alla prima squadra è grande. Le basi ci sono ma bisogna lavorare ancora tanto. Nonostante giochi poco è sempre disponibile come Mazzone in un’intervista con Varriale. STAKANOVISTA

FUNDUK ANDREI, 7: dalla fine della partita con l’ Allerona verrà ricordato per aver sbandierato la bandiera della Ficullese per  36 ore consecutive al punto che hanno dovuto legarlo per farlo smettere. Adocchiato da un turista senese è stato ingaggiato come prima linea nello storico gruppo sbandieratori e tamburini di Turrita di Siena. ULTRAS INSIDE

GALLETTI DANIELE, 9: Quando mister Panza lo rimette a fare il terzino a 34 anni sonati il Gallo non demorde e si arma di polmone d’acciaio e bastone de quercia per legnare tutti quelli che hanno la sfortuna di passare dalle sue parti. Epiche le sue spazzate accompagnate da bestemmia per far capire a Luciani e Peparaio che in terza il pallone se manna anche giù al Ripignolo invece de fa le pugnette davanti all’area al 89esimo. VECCHIA SCUOLA

LARAKU ROLAND, 8: quando esce dal campo sembra Chiellini, sempre insanguinato e poche volte il sangue è suo. A casa possiede una ricca collezione di tibie e peroni di molti degli attaccanti esterni incrociati quest’anno.  La mamma dell’ala del Montecchio è andata già due volte a Chi l’ha visto per riavere suo figlio che non sembra alloggiare più nel locale caldaie della Pro Ficulle. Nostre fonti hanno giurato di aver visto Rolando aggirarsi con un grosso sacco nero nei pressi del fosso di Ficulle.  NATURAL BORN KILLER

LUCIANI MASSIMO, 8,5: uno dei 3 Centocelle Nightmare che la Ficullese schierava quest’anno. Insieme a Peparaio ha formato la coppia centrale più forte e tecnica della Terza Categoria Umbra. I 2 si sono sempre odiati per chi doveva essere la prima donna della difesa, ma sembra che il Popo alla fine l’abbia spuntata. Mister Panza gli ha fatto un guinzaglio su misura in modo che non potesse superare il centrocampo palla al piede. SPECCHIO SPECCHIO DELLE MIE BRAME

PEPARAIO GIANLUCA, 10+: Idolo dei tifosi. Il sabato sera a fare serata con gli ultras e la domenica a giocare. Più tatuato di un guerriero Maori ha provato più volte a spaventare gli attaccanti avversari con l’Haka ma visto che non funzionava ha dovuto spesso ricorrere alle fedelissime tacchettate sulle rotule.  Dopo aver capito che “rigore è quando arbitro fischia”, ha deciso che è meglio spaccare la mascella all’arbitro per non farlo fischiare. Durante la finale play off, squalificato, riesce a teletrasportarsi dalla curva allo spogliatoio in un nanosecondo per un testa contro testa col babbo de Prosperi. ORA E SEMPRE GIANLUCA PEPARAIO

ALESSIO BASILI, 8,5: Obbligato a giocare dal fratello-presidente, ha spesso rinunciato alla caccia per andare a giocare, ma appena possibile metteva scuse assurde per tornare in mezzo alla macchia a caccia di cignali. Dopo il suo gol nel derby col Parrano ha fatto il gesto del fucile ai tifosi, tutti hanno creduto ad un’esultanza ma in realtà aveva visto una beccaccia verso casa del Coco. Ha provato a farsi espellere in mille modi pe anna a caccia, ma quando ci è riuscito ormai era chiusa. TRACCIATORE

ANDREA BASILI, 9: Ricomincia a giocare dopo anni di inattività e nottate sui lidi di Camaiore. Il piede c’è ancora ma la dieta di casa Basili co la Giovanna ai fornelli prevede Pappardelle al ragu di cignale, lepre, cervo, cerbiatto e bambi, di conseguenza la pansa si fa sentire e limita il presidentissimo nelle sgroppate e dribbling stile play station a cui ci aveva abituati negli anni d’oro. Quando la qualità si abbassa però imposta anche lui il joypad su “caccia al cignale” e il buon sangue non delude mai.  BOBO VIERI

CALABRESE ALESSANDRO, 7: grosso potenziale, grinta e anche tecnica, ma così indisciplinato tatticamente che il Mister ha fatto mettere un cartello con scritto STOP sul muro dietro la porta per impedire di farlo schiantare.  Desaparecido dopo l’eurogol contro l’Allerona che fece venire giù il comunale con un azione dove sembrava Cabrini ai mondiali dell’82, i dirigenti lo stanno ancora cercando. Probabilmente rapito e buttato in qualche fossa da Cicala che aveva paura di perdere il posto. STOP FORREST

CHERUBINI MARCO, 8: il giovanissimo centrocampista della Ficullese verrà ricordato per essere uscito a torso nudo a fine di ogni partita anche con le temperature a -27° provocando isterismi e continue risse tra le tifose ficullesi. In competizione con Savelli nel premio per culturisti Mr. Olimpia 2015 sta pensando di entrare nei Centocelle Nightmare insieme a lui e i gemelli Luciani. THE ROCK

MARIAN IONUT, 7,5:  il vampiro di Transilvania si è fatto trovare sempre pronto col coltello alla mano. Quando la partita diventava cattiva Mister Panza lo ha buttato sempre  dentro a calmare gli animi e lui ha assolto il compito randellando qualunque cosa, compresi i suoi compagni di squadra. Anche lui ci ha regalato una grossa emozione con un gol da cineteca. DRACULA

MARTELLONI LUCA, 8: il CR7 del piscino ci ha deliziato del suo calcio bailado e delle sue classiche ronchettate per gran parte della stagione fino a che non è finito in uno scontro di gioco nella morsa Cicala Laraku che in un’ ammucchiata generale si sono appropriati del suo legamento crociato. Nella rissa per chi dovesse portare a casa il legamento, sembra che Cicala abbia preso il chip nella scarpa di Martella mentre Roland si sia aggiudicato la preziosa articolazione. Il Professor Castellacci lo avrebbe seppellito vivo vista la cartella clinica ma sembra che con una piccola operazione il Martella possa tornare ad affettare palloni da calcio, nel frattempo si dedicherà al reparto video della ProFiculle. GIGI CACCIAVITE

SAVELLI CRISTIAN, 9,5: il secondo componente dei Centocelle Nightmare ci è stato portato come regalo di natale. Alla prima partita si narra che aveva la borsa piena di bottiglie Olio Johnson per far risaltare gli addominali e che pensava che Ficulle era il nome di un campionato per body builder Fichi. In campo  invece ha brillato come nessuno poteva immaginare. A Ficulle hanno modificato il classico detto “metti la palla in banca” aggiungendo “e passala a Savelli che nun se sposta manco a spallate”. I dirigenti si stanno già muovendo con le famiglie Savelli Luciani per combinare alla svelta questo matrimonio. PROMESSI SPOSI

TOPO GABRIELE, 7,5:  il Gabro gioca in tutti ruoli, Ala, Terzino, Centrale tanto che il Panza lo ha rinominato San Gabro Padoin. Quando non viene schierato si porta in panchina Pop Corn e Patatine per assistere allo show del trio medusa Barbiere, Panza, Biscotto che causa squalifiche si possono vedere insieme in panchina una volta ogni 76 anni come la cometa di Halley. PRIVILEGIATO

D’AURELIO FRANCESCO, 8: il nostro Enzo Paolo Turchi entra tardi in squadra causa un menisco che lo ha tenuto fuori per 4-5 mesi, unico caso nel mondo occidentale e tutt’ora sotto studio al Cern di Ginevra. La scarsa forma lo costringe ad un inizio in salita ma sarà incorreggibile nel finale di stagione tanto che verrà legnato e rapito dal Cholo e Comodino in quel di Allerona durante la finale play off. Il suo riscatto è fissato in 3 boccioni di vino bono, la società ci sta pensando ma non sembra intenzionata a pagare. TORNA A CASA LASSIE

DELLA VECCHIA DOMIZIANO, 8: primo anno tra i grandi ma si vedono già i numeri della promessa. Invidioso del manichino di Cammello di Ceccaroni ha protestato più volte con la società per avere lo stesso trattamento e avere a sua volta il manichino del suo amico Fabbretti. Grintoso, tecnico, veloce e un opportunismo che gli ha permesso di purgare diverse volte, il suo marchio di fabbrica è però lo stop ad inseguire utilissimo a far ripassare al Panza le stazioni della via Crucis. SANTO SUBITO

LUCIANI GIANLUCA, 7: l’ultimo componente dei Centocelle Nightmare ha vissuto una stagione particolare, partito titolare ha perso lucentezza durante l’inverno tanto che il mister lo ha fatto lucidare più volte con l’Olio Johnson di Savelli. Il fisioterapista in campo ha avuto il suo da fare per curare morti e feriti sull’asse Laraku Cicala, tanto che si dice si sia comprato una villa a Torvaianica solo con i massaggi e le terapie a bordo campo, pagati rigorosamente a nero. EVASORE

MOSCONI PATRIZIO, 9: la media gol più alta d’europa, 15 minuti e un gol, ovvero un gol ogni 900 secondi. Bramato dai migliori club del centro Italia nel mercato invernale ha giurato fedeltà ai tortellini col brodo e all’agnello arrosto. Apparso appesantito e tronfio a Gennaio non è stato più convocato nei 18 della domenica. Il mister Panza sotto pressione dei giornalisti ha affermato:   “è talmente fermo che ormai il comune di Ficulle ha deciso di costruirgli una rotonda attorno” ma noi siamo convinti che na decina de gol li faceva sicuri anche a fermo. BUITRE

PAGNOTTA MASSIMILIANO, 15: il voto non è uguale ai gol fatti, ma ai numeri di telefono che ha dovuto cambiare in inverno per colpa delle continue telefonate del Barbiere e Biscotto che cercavano di ingaggiarlo con assurde promesse. Massimiliano lo vedremo protagonista la prossima estate sulla pubblicità del gratta e vinci “Ti piace vincere facile? bonsci bonsci bon bon bong”. In 12 partite ha tentato 76 rovesciate, 32 sforbiciate e 1 catapulta infernale in coppia con Giacomo Topo che ha riportato una lussazione della spalla e un trauma cranico, amareggiato sta cercando in tutti i modi di convincere suo fratello Diego per rimettere insieme l’originale catapulta. GEMELLO DERRICK

TOPO GIACOMO, 8,5: l’altro dei nostri fisioterapisti ha provato ad entrare nel giro delle terapie a nero di Gianluca Luciani ma ha dovuto preoccuparsi più di automassaggiarsi in seguito alle innumerevoli legnate subite dalle difese avversarie. Dispensa belle giocate allo stesso modo di come il Kramas lancia imprecazioni all’arbitro di turno. Fosse più prolifico ricorderebbe l’Igor Protti dei tempi migliori. Celebri le sceneggiate a cui si lascia andare ad ogni contatto, degne delle commedie di Moliere. TEATRALE

MISTER MARCELLO PANZA TEMPESTA, 9: Se Luis Enrique vince facile con Neymar Messi Suarez, che cosa potremmo dire del Panza che vince in terza con Pagnotta, Savelli e Basili? la differenza è che a noi piacerebbe vederlo Luis Enrique a cena giù da Africa con tutta la banda, secondo noi si dimette già al secondo giro di aperitivi li al bar. Invece il Barch in pieno stile Ciccio Graziani tieni tutti a bada a suon di insulti. Inoltre ha sperimentato un nuovo metodo di allenamento, invece del classico “bastone e carota” usa “bastone e un bicchiere de vino”. BARDASSONE

LUCA KRAMAS FATTORINI, 9: si dice che il Barbiere non dorma dal 20 aprile, ovvero dall’inizio dei play off. Già durante l’anno ci aveva abituati a delle performance durante le partite che il tarantolato Antonio Conte in confronto sembrava il Dalai Lama. Quando la Ficullese giocava di sabato chiudeva il negozio e faceva su e giù dalla piaggia ricordando il maratoneta Gelindo Bordin. Incredibilmente è l’unico del trio Panza, Biscotto, Barbiere a non essere mai espulso del campo. BALUARDO

MIRKO BISCOTTO CECCANTONI, 9,5: ha collezionato più espulsioni di Malesani, Mazzone e Mazzarri messi insieme. Il Panza ha iniziato a metterlo nelle convocazioni anche se squalificato, riprendendo un’usanza di un vecchio allenatore della Ficullese, scrivendo “Biscotto dietro rete contro arbitro”. Lui ha sempre predicato la calma nei giocatori pregandoli di non protestare contro il direttore di gara perchè tanto ci avrebbe pensato lui per tutti e 18. NILS LIEDHOLM

ANDREA FAINA GRAZIANI, 9: il cassiere della Ficullese è riuscito a risollevare le finanze attraverso una serie di operazioni estive fatte di rote, lotterie, tombole, bische clandestine, tornei di briscola e morra, somari e bestie. Ha provato ad andare in panchina ma la sua sorte non è stata diversa di quella di Biscotto. E’ riuscito ad impostare una squadra a costo zero, l’unica voce spesa non calcolata sono stati gli ultras che hanno pesato sulle finanze della società con multe ed entrate abusive in trasferta. Per evitare di pagare l’entrata ai tifosi come a Penna, ad Allerona è rimasto fuori fingendosi un curioso di passaggio.  MAROTTA

DANILO COPPI MECHELLI, 9: celebre la sua sfuriata a Castel Giorgio contro la signorina selfie apostrofata con un’ espressione simile a “donna di malaffare”. In casa allo zi coppi spettava sempre il difficile compito di girare con la scatola delle offerte e lui da buon dirigente e faccia da bravo ragazzo ha raccolto un discreto gruzzolo reinvestito in un giro di stupefacenti e prostituzione nella malavita vicino al cimitero. NARCOTRAFFICO

SIMONE SAFI LUCIOLI, 9: nelle partite casalinghe è stato il custode della camera caldaie, sorvegliata giorno e notte per impedire la fuga agli ostaggi dei suoi figliocci e allievi Cicala e Laraku. Il Pitbull ha trasmesso i segreti del mestiere ai due terzinacci insegnando vari colpi come “la spazzata da dietro trincia gambe” e “l’entrata a gamba tesa ad altezza crociato”. Tutto il manuale completo nel libro: ” Rosso diretto: uno stile di vita”. MENTORE

MAURO POCCA POSSAMAI, 8,5: guardialinee ufficiale nelle partite casalinghe sbandiera qualunque cosa attraversi la linea del suo campo visivo, compreso Otello che si affaccia dalla finestra in via della Servitella. Mal interpretato dagli arbitri è stato quasi sempre ignorato. Durante i playoff per la presenza della terna arbitrale entra in depressione e viene trascinato in curva dove si trasforma in un ultras della fossa. INFALLIBILE Dies ist wichtig für den aufbau der präsentation, denn visuelle hilfsmittel machen die informationen für www.ghostwritinghilfe.com das publikum nicht nur leichter zugänglich, sie bieten außerdem eine nicht zu unterschätzende variation in der gestaltung der präsentation

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