Domenica 10 maggio il via della prova umbra del TIVM a Orvieto. Nel sabato di prove ufficiali Fattorini e Merli affilano le armi sulle rispettive Osella inseguiti da Di Fulvio e dalla Lola di Cinelli. Ok Laschino, Daniele Pelorosso, Tarquini, Ghizzoni, Rossi, De Ciantis, Scappa e tra le storiche Bonucci e Stefano Peroni
Domenica 10 maggio alle ore 10 a Orvieto si accende il semaforo verde della prima delle due salite di gara che assegneranno la 43^ Cronoscalata della Castellana, organizzata dall’asd La Castellana e prova del Trofeo Italiano Velocità Montagna nord e sud. Subito al temine di gara-1, riallineamento e immediato via a gara-2. Nel pomeriggio cerimonia di premiazione al centro polifunzionale Fanello in località Ciconia, in zona paddock. Il circus della velocità in salita, tra auto moderne di ultima generazione e storiche di grande fascino, sta colorando da venerdì la caratteristica cittadina umbra. Già numerosi gli appassionati, locali e provenienti da altre zone, che hanno assiepato le tribune naturali del tecnico tracciato orvietano, 6190 metri che salgono dalle porte della città a Colonnetta di Prodo, nel sabato dedicato alle due salite di prove ufficiali, che hanno permesso ai cento concorrenti ammessi alla partenza di settare le rispettive auto da corsa e familiarizzare con il percorso.
Le ricognizioni hanno confermato il locale Michele Fattorini e il trentino Christian Merli nel ruolo di pretendenti alla vittoria finale. Il giovane orvietano si è detto “molto soddisfatto del prototipo biposto con cui sono soltanto alla terza gara; e qui ‘in casa’ mi sento ancora più a mio agio”. Fattorini ha dettato il passo con tanto di nuovo record del tracciato (2’52”58) con l’Osella PA2000 Honda di gruppo E2/B ma Merli è al lavoro per regolare al meglio la versione monoposto FA30 motorizzata RPE di gruppo E2/M e attaccare in gara, tenendo comunque presente che per lui, e per il costruttore Enzo Osella, presente nel paddock orvietano, si tratta più di un test in ottica Tricolore: “In queste salite – commenta il vicecampione italiano – ho badato soprattutto a ‘prendere le misure’ a un tracciato bellissimo ma che non conosco. Abbiamo fatto delle prove e cambiato il setup, decideremo più tardi le soluzioni definitive da portare in gara. Le modifiche apportate prima di venire qui, in ogni caso, stanno funzionando”.
Viste le premesse, le lotte per il podio assoluto della Castellana sono tutte da seguire, perché oltre ai due attesi protagonisti una fitta schiera di pretendenti giocherà le proprie carte. L’esperto pistoiese Franco Cinelli sulla Lola Evo di F3000 motorizzata Judd non nasconde le proprie ambizioni, mentre in primo piano si sono proposti anche l’abruzzese Stefano Di Fulvio, già alle spalle dei primi due con l’Osella PA20/S BMW ancora in fase di affinamento e con alcune modifiche all’aerodinamica, e l’umbro di Todi Romano Fortunati, la cui Ligier JS49 ha però sofferto alcuni inconvenienti al propulsore BMW, sostituendo anche il motorino di avviamento ma non riuscendo a partire per la seconda salita. Su riscontri interessanti si sono presentati Matteo Moratelli (“Ma ho ancora della ruggine da togliermi di dosso”) ed Emanuele Greco sulle Osella, con il fratello di quest’ultimo, Sandro, che, con l’esigenza di viaggiare in aereo, invece non ha potuto verificare in tempo per le prove a causa dei voli cancellati all’aeroporto di Fiumicino causa l’incendio dei giorni scorsi. Nel gruppo dei prototipi CN Orvieto ha vissuto l’esordio assoluto della nuova CMS 03 Honda con Andrea Picchi alla guida, già in testa alla categoria e vicino alla top-five ma con ancora molto da sviluppare sulla biposto: “Frenata, motore, assetto: c’è da lavorare su tutto – ha detto il pilota eugubino -, però le sensazioni sono positive”. In crescita il ritmo del campione italiano del gruppo delle monoposto Adolfo Bottura, che si sta adattando all’Osella FA30 Evo con modifiche all’impianto frenante. Bella la sfida che si profila tra le formula di due litri di cilindrata con Gino Pedrotti e Giancarlo Graziosi, quest’ultimo con il cambio bloccato in quarta marcia nella prima ricognizione.
Mentre in GT si candida Roberto Tarquini sulla Porsche 996, su riscontri molto vicini sono due giovani orvietani molto attesi dal pubblico di casa, a cominciare da Francesco Laschino, che nonostante una partenza a singhiozzo svetta con l’Alfa Romeo 155 ex DTM tra le vetture E2/S. Si conferma su livelli di primo piano l’altro locale Daniele Pelorosso sulla Renault Clio Proto di gruppo E1, mentre Fabio Pelorosso, zio di Daniele, lotterà contro il tempo per prendere il via della gara dopo il ko della frizione sulla sua Ford Escort Cosworth. Tra le Turismo in gruppo A cercherà l’acuto l’aquilano Serafino Ghizzoni su Honda Civic. L’eugubino Cristiano Rossi comanda invece il gruppo N sulla Subaru Impreza, ma è tra le Racing Start che si annunciano le battaglie più ravvicinate con tre protagonisti di tre classi diverse: l’abruzzese Claudio De Ciantis (Mini Cooper turbo), il reatino e campione italiano tra le aspirate Antonio Scappa (Renault Clio) e l’eugubino Paolo Biccheri (anche lui sulla Clio ma di classe RS4 Plus). Nelle prove delle storiche svettano le Osella di Uberto Bonucci e Stefano Peroni.
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