di Carlo Brunetti
Cosa è il rugby se non un largo sorriso dopo fatica, dolore fisico, sudore mischiato a lacrime? E’ una canzone strillata senza energie mentre zoppicanti e sostenendosi a vicenda si rientra negli spogliatoi.
Questa è l’immagine finale dell’Unione Orvietana Rugby Femminile al termine del penultimo turno di Coppa Italia Seven, ragazze stanche, provate, doloranti ma dentro di loro felici perché consapevoli di essere più vicine alla qualificazione alla fase finale nazionale del torneo.
Primo posto del girone e qualificazione assicurata ormai da tempo per il Montevirginio rugby, fin qui imbattuto, solo un pari ad inizio stagione, con le Orvietane.
Per il secondo posto ancora in corsa Orvieto, Arnold Rugby Roma, a pari punti, e All Reds Roma.
Sul campo della società All Reds l’Orvietana è al completo, ma l’apertura Laura Cappelletti ancora non ha assorbito l’infortunio al ginocchio, così come non è in perfette condizioni fisiche la capitano Agnese Bacocco, ma ambedue stringono i denti e giocano.
La prima partita è contro il Montevirginio, Orvieto parte bene e difende solidamente, questa volta sono un paio di errori arbitrali ad aprile la via della meta alle laziali. La Cappelletti è costretta ad uscire per il dolore al ginocchio, la squadra non si riorganizza con prontezza ed il Montevirginio si aggiudica la gara.
Ora però vengono le partite che contano. Le ragazze dell’ Arnold e All Reds hanno pareggiato fra di loro, facendosi un danno a vicenda, ora devono vincere contro Orvieto, la prima per tenersi attaccata alle Umbre nella classifica del girone, la seconda per sperare ancora.
Saranno due partite dure nelle quali le squadre romane metteranno in campo tanta aggressività e agonismo e costringeranno gli allenatori delle Orvietane a limitare i cambi per mantenere gli equilibri del gioco e cercare di tenere sotto pressione le avversarie.
Le Arnold come domenica scorsa vogliono mettere subito in chiaro le cose, nei confronti delle Umbre, loro sono fisicamente superiori, quindi cercano placcaggi duri, fasi di gioco chiuse e improvvise aperture a largo. Le Romane segnano la prima meta ma le nero verdi di Orvieto reagiscono provano a sfruttare la loro doti migliori, muovere la palla e correre. Così è Laura Cappelletti, di nuovo in campo, che pareggia e poi e Giulia Gilllocchi che con due corse ad aggirare la difesa avversaria, potente ma lenta, segna 2 mete e porta il punteggio sul 15 a 5 definitivo per le Umbre. Per il resto è sacrificio, le Arnold provano a passare attaccando sulle più piccole ma vengono regolarmente placcate.
Ultima partita con le All Reds che davanti al proprio pubblico vogliono vincere e togliere il sorriso alle giovani Orvietane che dall’inizio della stagione le hanno messe sotto.
Altra partita dura, anche con qualche scorrettezza di troppo. Stesso copione potenza contro agilità, voglia di ragionare, ricerca di un rugby, che come vorrebbe la specialità del seven, predilige il gioco aperto e veloce. Di nuovo grandi contro piccole, ma quando le grandi trovano sulla loro strada “grandi piccole” con tanto coraggio, come Elisa Maricchiolo, non passano. Le Viperette sono in trincea aggredite ma lucide e vanno in vantaggio per prime, è Alice Ricci che recuperato un pallone sorprende la difesa avversaria dalla parte chiusa del campo e inutilmente inseguita realizza la meta del 5 a 0. La stanchezza e gli infortuni si fanno però sentire tra le Orvietane e le Rosse di Roma pareggiano e continuano a martellare la difesa nero verde con impatti duri che però non sortiscono effetto. Sono invece le Umbre a segnare una meta con una azione di forza, raggruppamento sulla linea di meta romana a Alice Sangiorgio assistita da Elisa Maricchiolo e Irene Paolini, in spinta schiaccia in meta per il 10 a 5.
Non è finita, le All Reds vogliono reagire e sono agonisticamente ancora più cattive, aggrediscono le Umbre in ogni parte del campo, provano due fughe sul filo della riga del fuori che Giulia Gillocchi riesce a neutralizzare con energia e decisone, comunque su una serie di errori delle Orvietane, tre touche (rimessa laterale) consecutive sbagliate e conquistate dalle Romane consentono a quest’ultime di pareggiare 10 a 10.
Il risultato potrebbe anche andare bene per Orvieto, ma si sa nel rugby si smette di giocare solo al termine dell’ultima azione, non ci sono risultati di cui ci si può accontentare è sempre la linea di meta avversaria che va oltrepassata. Le Viperette hanno la palla dell’ultima azione, gioco aperto al largo, la Maricchiolo riceve l’ovale, danza letteralmente vicino alla linea del fuori, manda fuori tempo la propria avversaria, poi rientra e prende in controtempo tutto il resto della difesa, nessuna riesce a fermarla e segna la meta della vittoria per 15 a 10.
Le Orvietane sono esauste e doloranti ma sanno che un passo importante, molto importante, verso la finale di Parma è stato fatto e allora ecco l’immagine più bella: le Viperette si abbracciano e cantando vanno verso le meritate docce.
Ancora un turno, l’ultimo, in programma il 10 maggio a Montevirginio nel quale le Orvietane dovranno difendere il secondo posto a più quattro dalla terza: Arnold Rugby.
Orvietana Rugby: Agnese Bacocco, Benedetta Barcaroli, Laura Cappelletti, Silvia Fratini, Giulia Gillocchi, Elisa Maricchiolo, Irene Paolini, Elena Petrocco, Alice Ricci, Giulia Salvi, Alice Sangiorgio.
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