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Sport: la cura per tutti i mali?

Si sa ormai da molto tempo che la combinazione di esercizio fisico e una dieta equilibrata costituiscono la cura più semplice per una gamma di problemi medici che va dalla spossatezza fino all’insonnia e alla depressione. Anche se la ginnastica  risulta insopportabile per molte persone, molti sopperiscono con il sollevamento pesi o l’attività cardio, come il tradmill o lo step. L’aerobica aiuta le persone anziane a restare autonome il più a lungo possibile.

Qualche mese è stato pubblicato un articolo sugli effetti benefici dell’esercizio contro l’Alzheimer. Continuano al riguardo a diffondersi ulteriori studi in questa direzione. Delle recenti ricerche condotte al  Beckman Institute della University of Illinois hanno mostrato i benefici dell’attività fisica, importante nel supportare e rafforzare le funzioni cerebrali, tra le quali la memoria, la capacità di pianificare e fare più cose contemporaneamente. 
Il prof. Art Kramer, neuroscienziato-cognitivo e autore di molte ricerche, ha lavorato a lungo su questo aspetto, dimostrando come l’esercizio fisico incida sulla salute del tessuto cerebrale e sull’acutezza dei pensieri. Con l’età i tessuti cerebrali purtroppo si deteriorano, e nelle persone affette da Alzheimer, le cellule cerebrali periscono più velocemente, con conseguente deterioramento cognitivo. Kramer sottolinea come i benefici siano importanti sia per i pazienti affetti dal morbo sia per tutti gli altri.

Una delle malattie più diffuse e paralizzanti negli Stati Uniti è l’artrite. L’università del mIssouri sta lavorando a una possibile cura. La ricerca in corso è basata sull’insegnamento ai sofferenti di artrite di alcune pratche di esercizio finalizzate a ridurre il dolore e ad aumentare le funzioni fisiche. Tra i vari benefici riportati, risultarono anche un incremento della chiarezza mentale e un aumento della forza muscolare. 

I dati raccolti da 4.111 volontari, nel corso di 28 studi diversi, hanno mostrato risultati provenienti da persone affette da vari tipi di artrite, incluse quella alle ginocchia, l’artrite reumatoide e l’osteoartrite.

I ricercatori hanno concluso sostenendo che i programmi di esercizio dovrebbero includere delle sessioni informative, al fine di migliorare la salute dei pazienti e sottrarli finché è possibile, a forme più invasive di cura, dai farmaci da banco agli antidolorifici con ricetta. I medici raccomandano, tra le buone pratiche quotidiane, il consumo di frutta e verdura, l’esercizio fisico e un bicchiere di vino a cena.

fonte: HEALTHNEWS – 9 gennaio 2009

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