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Sarà che a Ciconia hanno imparato a sognare e non hanno più voglia di smettere. Sarà che Broccatelli dà prova di grande coraggio schierando, fuori casa, un superoffensivo 4-2-4, che, di fatto, si traduce in un grido alla squadra di vincere. Sarà che nessuno, in casa biancoceleste, osa pronunciare quella parola e, anzi, fanno gli scongiuri. Fatto sta che oggi, al triplice fischio di chiusura del match contro il Quadrelli, quinta in classifica, nel tripudio generale, gli ospiti si sono resi conto che i punti dalla zona playoff, adesso, sono solo quattro.
Broccatelli decide di tentare il tutto per tutto e, chiaramente in cerca della vittoria, schiera: Dominici, Bonino, Franciaglia M., Dini, Selimi, Frizzi, Santo, Massini Rosati, Croccolino G. (Filippi), Franciaglia L. (Pepe), Dami.
Soffia il vento in quel di Quadrelli, un vento insidioso che fa cambiare le traiettorie del pallone, lo ferma in aria per poi farlo ricadere a terra a velocità improbabile; lo stesso vento che è complice del primo gol del Ciconia, arrivato dopo soli tre minuti di gioco: Santo s’ inventa un tiro cross dal vertice sinistro dell’area, una palla lanciata in grande velocità; il portiere avversario si posiziona su quella che lui pensa sia la parabola disegnata dalla palla, ma fa i conti senza il vento che, a sua volta, ridisegna la traiettoria e l’infila nell’angolino alto.
Il vantaggio mette le ali ai piedi degli ospiti, che dimostrano padronanza del gioco e supremazia tecnica e tattica. La difesa orvietana, splendidamente guidata da capitan Dini, erge muri insuperabili, la linea mediana spezza ogni possibile velleità avversaria e i quattro attaccanti, con i loro pungiglioni insidiosi, collezionano incursioni che bucano ogni volta le retrovie del Real Quadrelli, con Santo e Dami che si confermano le vere spine nel fianco degli avversari. E, infatti, quasi inutile dirlo, è di nuovo Santo – grandi polmoni, tanta corsa, grinta e talento da vendere – che, al quindicesimo, si beve d’un fiato tutto il centrocampo e la difesa biancoazzurra e firma la sua doppietta odierna, nonché il decimo gol con la maglia del Ciconia.
I padroni di casa, dal canto loro, non si rendono mai veramente pericolosi, arrivando raramente nella zona presidiata da Dominici e, comunque, non riuscendo mai ad impegnarlo seriamente.
Secondo tempo. Cambio di campo, ma non di vento. Adesso, il Ciconia ce l’ ha contro, con tutta la sua potenza. Il Quadrelli sa che può approfittarne e gioca di rimessa, con lanci lunghe a cercare le punte, ma ogni azione offensiva finisce con un nulla di fatto.
Gli ospiti contengono, ma senza soffrire e, anzi, inanellano altre due grandi occasioni, a coronamento di altrettante spettacolari azioni, entrambe, però, sciupate in malo modo da Dami che, ogni volta, a tu per tu con l’estremo difensore avversario e a due passi dallo specchio della porta, sbaglia clamorosamente.
I padroni di casa subiscono il pressing avversario e si lasciano prendere dal nervosismo, collezionando falli che una squadra con ambizioni playoff potrebbe evitare, ma il direttore di gara è bravo a tenere in pugno la situazione e smorzare gli animi surriscaldati.
A poco meno di dieci minuti dalla fine, i locali accorciano le distanze, grazie ad un cross a spiovere dentro l’area del Ciconia e conseguente mischia, dove, ad avere la meglio, sono i padroni di casa. Ma questo non basta a spezzare la grinta e la voglia di vincere degli ospiti, che difendono il vantaggio col piglio della grande squadra, fino alla fine.
Si tratta del settimo risultato utile consecutivo, tre vittorie e quattro pareggi, per un totale di tredici punti che mettono al sicuro gli orvietani, non costringendoli più a guardarsi alle spalle, ma, al contrario, gli sussurrano all’orecchio di alzare lo sguardo verso l’alto e provare a sognare: le potenzialità ci sono tutte. Domenica prossima, all’Achilli, si giocherà la partita della verità, contro una Tiber che, se il campionato fosse iniziato al girone di ritorno, sarebbe prima in classifica, che si trova a 39 punti, a pari merito con il Ciconia, e che arriverà a Orvieto con le stesse, chiare intenzioni dei padroni di casa: acchiappare i playoff.
Stavolta, fuori degli spogliatoi, Mister Broccatelli non riesce a nascondere la soddisfazione: “Abbiamo vinto mettendo in pratica il lavoro che si è svolto in questi mesi. Aver violato un campo difficile come questo ci dà grande morale; sono felice per i ragazzi che vedono ripagato il loro sacrificio. Ora, a meno 4 dai playoff, abbiamo il dovere di provarci: io ci credo!”
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