Uno più uno, non fa sempre due. E’ il caso degli spogliatoi del centro sociale di Orvieto Scalo dove, una specie di rimpallo di competenze, starebbe minando la stagione sportiva. I fatti. A disposizione della struttura, che offre la possibilità di attività sportive all’esterno, c’è un locale spogliatoio, con docce realizzato una decina di anni fa. I componenti del direttivo del centro sociale, propongono al Comune, di realizzare, a loro spese, un secondo spogliatoio per dare più spazio ai tanti ragazzi che praticano sport nell’area. E cominciano i problemi.
Controlli, sopralluoghi, e poi controlli e poi sopralluoghi, progetti, rinvii, finché, a causa di una mancata messa a norma dell’impianto elettrico, il Comune si trova costretto a chiudere lo spogliatoio. L’unico che c’è. Da circa due mesi al centro sociale stanno cercando di capire come poter dar corso ai lavori del secondo spogliatoio ma i cavilli sono tanti, troppi, e la stagione sportiva sta per cominciare. Non potendo allenarsi nel campo adiacente, vista la mancanza dello spogliatoio, le squadre non sanno che pesci pigliare, e qualcuno arriva ad ipotizzare di organizzare il ritiro e i primi allenamenti in Piazza Sant’Andrea.
EEEH LA BUROCRAZIA IL FIORE ALL’OCCHIELLO DEL NOSTRO PAESE.