Alla fine hanno vinto loro. Loro, ovvero tutti quelli che ritengono che una pista sul ghiaccio sia rumorosa, sporca, sconveniente, antipatica, ingestibile, e chi ne ha più ne metta. Quest’anno dunque niente pista sul ghiaccio, almeno ad Orvieto.
Le carte bollate e le numerose lamentele hanno avuto la meglio sulla pista e su Carlo Moscatelli, presidente della Libertas Orvieto, che, a questo punto, getta momentaneamente la spugna e afferma: “viste le numerose richieste di informazioni pervenute in questi giorni da parte di genitori, ragazzi e cittadini in generale, come presidente della Libertas Orvieto mi sento in dovere di precisare quali sono state le reali motivazioni che hanno fatto si che quest’anno la pista di pattinaggio non fosse allestita, né al Duomo, né in nessun altro luogo. Questo mi sembra doveroso nei confronti dei collaboratori e dei sostenitori dell’iniziativa, sia per chi l’ha sempre ostacolata.
Non ci siamo intimoriti, – continua Moscatelli, – né ci lasciamo intimorire dalle intenzioni che con persistenza ed inspiegabile tenacia sono state portate avanti in passato ed erano già pronte per il prossimo futuro, per boicottare, cancellare, eliminare un’iniziativa “innocua” come quella della Pista di Pattinaggio. Già in tempi non sospetti, ci eravamo infatti attivati presso la Soprintendenza e presso gli uffici comunali preposti per organizzare l’allestimento della pista di pattinaggio, con due opzioni: la prima Piazza Duomo, oppure presso una location alternativa, individuata nella zona di Ciconia vicino alle scuole. Era settembre, e già eravamo stati avvisati della mobilitazione di un cittadino presso la Soprintendenza per evitare che l’iniziativa si potesse avere seguito.
Purtroppo motivi personali legati alla mia salute, hanno impedito che la macchina organizzativa partisse, e questo lo dico perché mi è sembrato necessario nei confronti di chi ha dimostrato sempre affetto e solidarietà alla nostra associazione e per evitare fossero diffusi falsi motivi legati alla vittoria di battaglie, a mio avviso sbagliate, nei confronti di un’associazione che da oltre quarant’anni lavora per il movimento sportivo di Orvieto, impegnando bambini, ragazzi ma anche adulti, nell’attività sana dello sport.
Non ci hanno spaventato citazioni in tribunale, peraltro vinte, multe da parte del Procuratore della Repubblica, boicottaggi di bassa lega, pellegrinaggi verso uffici e funzionari, esposti in comune e in tribunale, spargimenti di sale, e via dicendo. Se l’impegno mosso nei confronti di questa battaglia sbagliata fosse stato utilizzato per promuovere iniziative o portare avanti idee che facciano bene per la città, forse Orvieto starebbe meglio”It is a proven fact that flatter organizations https://trymobilespy.com/mobile-locate-family-locator-app/ outperform those with hierarchal structures
E’ veramente una vergogna! Sono rimasta stupita quando ho saputo che la pista quest’anno non si faceva, mi dispiace ammetterlo ma a volte mi vergogno di essere concittadina di gente che blocca belle iniziative come queste!
E le scuse per le lamentele sulla presenza della pista poi sono vergognose, qualcuno è arrivato a dire che “la pista gli portava il freddo in casa”, per non parlare dei negozianti che invece che essere felici di vedere un pò più di movimento davanti alle vetrine hanno addirittura annunciato che “la pista cacciava i clienti” oppure “che gli nascondeva la visibilità ai potenziali clienti”.
Dico una cosa a queste persone, per quanto mi riguarda oggi hanno perso una potenziale cliente per davvero, preferisco spendere i miei soldi dove c’è civiltà e interesse per la propria città.
Ancora una manovra per far finire di morire il centro storico purtroppo.Sicuramente se proposta a fuori sarebbe accettata con entusiasmo dagli stessi che la boicottano al centro.
SIAMO BIGOTTI E PROVINCIALI E QUESTO E’ IL RISULTATO .
GRANDE CARLO NON MOLLARE !!!
Mi associo in tutto e per tutto alle parole del mio presidente che tanto si è battuto e impegnato per fare qualcosa per la nostra città (o meglio alcune persone) in questi anni che però non ha dimostrato di meritarsi questo lavoro. Non dobbiamo avere la memoria corta, perchè lo scorso anno sono stati usati dei mezzi subdoli come una denuncia alla sopraintendenza (che non ha impedito comunque il successo dell’iniziativa, ma ha contribuito a ritardare la sua partenza), o come un sacchetto di sale gettato sulla pista per far sciogliere il ghiaccio. O non dimentichiamoci di chi ha attaccato sulla sua porta il cartello con scritto che chiudeva per ferie (durante il periodo di apertura della pista) perchè l’impianto gli impediva di lavorare, quando invece magari poteva portare qualche persona in più…
Quest’anno magari qualcuno arrivando sulla piazza del Duomo dirà “che peccato la pista era bella e dava una simpatica aria natalizia, che peccato non c’è la musica…”. Saranno felici i detrattori di questa cosa che avranno una Orvieto silenziosa e morta anche a natale come per il resto dei giorni dell’anno, ravvivata chissà forse giusto per i cinque giorni di Umbria Jazz, ma magari faranno un esposto per eliminare anche quello…
Se poi magari tra qualche anno avremo dopo Civita di Bagnoreggio anche un’altra città che muore, non sarà certo per colpa di persone come Carlo Moscatelli e di associazioni come la Libertas Orvieto, che hanno provato in tutti modi a fare qualcosa per la nostra città che tanto amano….