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5 mesi di squalifica agli allenatori di F. Mosconi e Angelana!

Entrambi erano squalificati domenica scorsa ma sostavano sopra le panchine su postazioni di fortuna ed erano presenti negli spogliatoi.

Domenica scorsa a Sferracavallo chiunque poteva notare un “simpatico” siparietto. Entrambi i tecnici delle due squadre, Angelana e Federico Mosconi ovvero Crivelli e Pace, erano squalificati, ma grazie a postazioni di fortuna, scale appoggiate alla recinzione del campo, stazionavano sopra le rispettive panchine dando di fatto tutte le indicazioni possibili ai propri giocatori in campo. Nulla è sfuggito alla terna arbitrale e soprattutto al commissario di campo presente proprio tra le due panchine, sotto i due allenatori squalificati. Inoltre sia Danilo Pace che Sandro Crivelli erano presenti negli spogliatoi prima e dopo il match e durante l’intervallo. Se a questo aggiungiamo le offese del tecnico rossoblu agli arbitri, ecco spiegate le sanzioni disciplinari che riportiamo qui di seguito dal comunicato ufficiale:

PACE DANILO (FEDERICO MOSCONI): SQUALIFICA FINO AL 30 SETTEMBRE 2010

Perché, benché inibito fino al 30/04/2010, sostava negli spogliatoi

della propria squadra prima della partita e durante l’intervallo.

Durante la gara, altresì, si sistemava su di una postazione

sopraelevata rispetto alla propria panchina e, da lì, sporgendosi

dentro il recinto di giuoco, dava disposizioni ai propri calciatori,

disponendo anche delle relative sostituzioni. Da tale “privilegiata”

postazione esprimeva, a più riprese, giudizi offensivi nei confronti

della terna arbitrale, ironizzando pesantemente -altresì- circa la

presenza di rappresentanti della Procura Federale presso l’impianto

sportivo.

CRIVELLI SANDRO (ANGELANA): SQUALIFICA FINO AL 10 SETTEMBRE 2010

Perché, benché inibito fino al 07/05/2010, sostava nei pressi dello

spogliatoio della propria squadra prima della partita e durante

l’intervallo. Durante la gara, altresì, si posizionava su una scala

appoggiata alla rete di recinzione (ed a stretto contatto con la

propria panchina) e da lì si sporgeva dentro il recinto di giuoco,

dando disposizioni dirette ai propri calciatori e comandandone

– inoltre – le relative sostituzioni.

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