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Vite umane e risultati di calcio

Ancora strascichi per quanto accaduto in Borgo a Buggiano – Fossombrone. I toscani rischiano un’ulteriore sconfitta a tavolino! Più importante salvare la stagione che la vita?

Via avevamo riportato qualche giorno fa la notizia di quanto accaduto in una gara di Serie D, girone D dove alla morte improvvisa in tribuna di un dirigente della società Borgo a Buggiano, la squadra in campo, dopo che mezza panchina era corsa in soccorso del povero amico, aveva deciso di non continuare a giocare perché troppo scossa da quanto accaduto. Partita abbandonata, sconfitta a tavolino, mille euro di multa e pure un punto di penalizzazione in classifica!

Poco male per la sconfitta a tavolino (il Borgo a Buggiano stava perdendo ed era in inferiorità numerica), ma la penalizzazione e la multa non è andata giù. Si parla di un regolamento troppo poco elastico soprattutto davanti alla morte di una persona, invece il comunicato ufficiale ha sanzionato che tale circostanza non poteva definirsi “evento di forza maggiore per interrompere una gara”.

Sono seguite polemiche, forse sotto Pasqua sarà discusso il reclamo della società toscana. Molti vorrebbero far ripetere la partita, ma tra i dilettanti non vale la regola dei professionisti che vuole che una partita interrotta possa riprendesi dallo stesso momento dello stop. Se la gara quindi si dovesse ripetere, si partirebbe dallo 0-0 in 11 contro 11 e qui il Fossombrone non è d’accordo (stava vincendo e gli avversari avevano subito un’espulsione). Insomma perché rifare centinaia di  chilometri di trasferta, magari infrasettimanali per rigiocare una partita che era praticamente vinta, quando peraltro ad interromperla sono stati gli avversari?

Discorso che non fa una piega, peccato nessuno sembra più ricordarsi il piccolo dettaglio del morto in tribuna.

Ma come se non bastasse, il Borgo a Buggiano ora rischia di vedersi togliere altri punti in classifica!

Infatti nella famigerata partita contro il Fossombrone non poteva schierare un giocatore squalificato, che in effetti non giocò. Mentre la domenica successiva scese regolarmente in campo contro il Riccione, pensando di aver scontato la squalifica contro il Fossombrone. Invece, regolamento alla mano, se ti ritiri è come se quella partita non la avessi mai giocata, quindi il turno di squalifica non risulta scontato. Anche se con qualche settimana di ritardo, accortisi del cavillo, ecco pronto il ricorso del Riccione che sul campo aveva perso tra le proprie mura 2-0 contro i toscani.

Il calcio a quanto pare non permette di fermarsi nemmeno davanti alla morte, se lo fai ti ritrovi multato, penalizzato, con anche altri che approfittano della situazione per raggranellare punti in classifica, persi sportivamente sul campo. Non solo: sembra che la domanda che tanti si siano fatti non abbia riguardato quanto la morte del povero dirigente della società toscana abbia in effetti turbato tutto l’ambiente, ma semplicemente se il Borgo a Buggiano si sia fermato solo perché la partita era praticamente persa, ovvero il dubbio è: si sarebbero fermati anche sul 3-0 in loro favore?

Il risultato insomma prima di tutto, anche della vita umana, il risultato prima di tutto, anche a colpi di carte bollate: salviamo la stagione prima di salvare la vita!

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