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Due chiacchiere con Daniele Dini, capitano, nonché bandiera della Federico Mosconi

Per quale motivo lo scorso anno avevi deciso di interrompere la tua carriera calcistica ?

Lo scorso anno avevo deciso di terminare la mia carriera calcistica per motivi di lavoro, riuscire a conciliare lavoro, allenamenti e partite della domenica, l’ unico giorno in cui potrei essere libero non è facile. Per chi ha un’ attività come la mia, che mi occupa tutti i giorni della settimana, serve molto impegno e sacrificio.

Perché sei tornato a giocare? Cosa ti mancava ?

La passione è troppo forte, è dall’ età di otto anni che gioco a calcio; sono riuscito ad organizzarmi con il lavoro ed ho ripreso a giocare sempre nella Federico Mosconi.

Chi è stato l’ allenatore con il quale ti sei trovato meglio ?

Ogni allenatore che ho incontrato da quando ho iniziato nella Federico Mosconi ad otto anni fino ad oggi mi ha insegnato qualcosa, sia come giocatore che come uomo. Una persona dalla quale ho imparato molto è Massimo Frellicca, ho avuto il piacere di averlo come allenatore a diciassette anni quando giocavo nell’ Orvietana.

Ed il giocatore ?

Essendo una persona tranquilla ho sempre avuto e tuttora ho buoni rapporti con tutti i miei compagni; sul campo di gioco ed anche fuori tra i compagni che ricordo con piacere ci sono sicuramente Del Canuto e Valeriani, bravi sia come giocatori che come amici. Forse uno dei più forti con il quale ho avuto la fortuna di giocare è stato Tassone.

Visto che tiri bene le punizioni , ed anche contro il Pozzo per poco non segni, qual è quella che ricordi con piacere ?

Sicuramente la punizione che ricordo con piacere è quella che ho tirato a Pantalla contro il Baschi negli spareggi per andare in Promozione, abbiamo vinto due a zero gol mio e di Scarino. A parte le punizioni, il gol più bello e importante di tutta la mia carriera è sicuramente quello segnato di testa a due minuti dalla fine per i play-off a Gabelletta contro il Clitunno.

Cosa ne pensi dell’ esonero di Pelucchi ?

Mi è dispiaciuto, con lui abbiamo conquistato la salvezza lo scorso anno; purtroppo il mondo del calcio è questo, anche per demerito della squadra purtroppo il primo che paga è sempre l’allenatore. Comunque al di fuori del campo Carlo rimane per me prima di tutto un amico ed una persona che stimo.

Cosa è mancato alla squadra di Pelucchi ?

Sicuramente la sfortuna ci ha penalizzati, gli infortuni si sono fatti sentire e forse anche noi giocatori non abbiamo dato il massimo.

Credi che sia stata una scelta giusta un allenatore di fuori o avresti preferito un cambio interno come lo scorso anno ?

In questo caso secondo me la società ha fatto bene ad optare per una persona di fuori, il nuovo mister ha esperienza. Noi giocatori dobbiamo trovare nuove motivazioni e stimoli per riuscire a far bene, siamo tutti di nuovo in discussione.

Cosa ne pensi del nuovo mister Danilo Pace ?

Lo conoscevo soltanto di fama, è una settimana che è con noi. E’ un tecnico preparato, spero che insieme a noi giocatori faccia bene.

I nuovi arrivi, Lensi e Guarnier, si sono inseriti bene nel gruppo ?

Assolutamente si, avendo giocato anche a livelli più alti sia Lensi che Guarnier si sono subito messi a disposizione della squadra. Guarnier avendo avuto molta esperienza nel calcio ha dato sostanza e qualità al centrocampo. Lensi domenica ha fatto bene, speriamo continui così.

Punti di forza della Federico Mosconi.

Sicuramente il gruppo, con alcuni dei miei compagni sono anni che ci gioco insieme, questo secondo me è il punto di forza che dobbiamo valorizzare.

Punti di debolezza.

Un nostro difetto è il calo di concentrazione, è proprio per questo che abbiamo perso diverse partite, dobbiamo essere più attenti.

Secondo te tre fuoriquota in campo danneggiano o favoriscono la squadra ?

Sicuramente è una cosa positiva poiché permette ai giovani di mettersi in evidenza e fare così esperienza per il loro futuro calcistico. Sono anche importanti per l’ andamento della squadra durante il campionato e quindi, se valgono, possono essere determinanti per gli obiettivi di una società.

Credi nella salvezza ?

Certo che si, non sarà facile ma noi ce la metteremo tutta.

Poi dal punto di vista personale vorrei finire la mia carriera con un’ ultima soddisfazione, e cioè quella di chiudere questo campionato con una salvezza tranquilla della mia squadra.

Quando deciderai di smettere di giocare a calcio ti piacerebbe continuare, magari come allenatore ?

La mia intenzione ripeto, è quella di finire bene, poi vedremo….ormai comincio ad avere una certa età ed il lavoro mi tiene molto occupato. Sicuramente se questa sarà la mia ultima stagione in futuro non farò ne l’ allenatore ne giocherò a livello amatoriale. Però mai dire mai….

Grazie a Daniele per la sua gentilezza e disponibilità.

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