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Influenza A, il mondo dello sport prende misure contro il contagio

Tra le squadre orvietane sono già molte le dirigenze che hanno preso o stanno prendendo in questi giorni dei provvedimenti per cercare di arginare i possibili contagi, inevitabili in condizioni di spazi comuni condivisi. Borracce personalizzate con il nome o il numero dell’atleta, asciugamani rigorosamente divisi, bottiglie personalizzate, sono solo alcuni degli accorgimenti che i vari allenatori e responsabili delle squadre stanno consigliando ai vari team.

L’influenza A allarma il mondo dello sport, tanto che in Premier League, si è arrivati a misure drastiche per evitare l’espansione del virus: niente sputi in campo.
La comunicazione è arrivata dalla Health Protection Agency, che ha pregato i calciatori di non sputare in campo per fare in modo che non si propaghi il virus. Secondo gli esperti, il virus H1N1 si trasmetterebbe con facilità tramite saliva, in particolare in questo periodo.
Dopo i tre casi del Blackburn, anche il Bolton ha informato che quattro suoi giocatori sono stati contagiati, si arriva alle cotromisure.
“Sputare è sempre disgustoso. E’ poco igienico e malsano, soprattutto se si sputa vicino ad altre persone – ha detto un portavoce della HPA -. I calciatori, come tutti noi, non sputerebbero mai in casa e perciò non dovrebbero farlo nemmeno in campo. Sputare vicino ad altre persone potrebbe aumentare il rischio della trasmissione di infezioni. Bisogna dare un esempio ai giovani”.

Mentre in Gran Bretagna accade questo in Italia si pensa a un vertice per gestire la possibile epidemia, che si è già manifestata in modo inquietante, in alcune vicende di cronaca.
Per questo, venerdì è previsto un incontro urgente tra il viceministro alla salute Ferruccio Fazio e il presidente del Coni Gianni Petrucci, per attuare della misure per prevenire il possibile contagio nel mondo dello sport, in particolare negli sport di squadra, quelli più a rischio. Una riunione al ministero, prima di quella tra Fazio e castellacci, il medico della Nazionale.

Petrucci, in una lettera inviata lo scorso 23 ottobre, aveva evidenziato al viceministro la “richiesta del Coni di vaccinazione preventiva contro il virus dell’influenza A/H1N1 per tutti i componenti della Squadra Olimpica e Paralimpica prima della partenza per i Giochi Invernali di Vancouver 2010”. Un intervento “per quegli atleti degli sport di squadra nazionale – come indicato nella lettera – che sono chiamati ad una serie di impegni internazionali con le loro rispettive Federazioni Sportive Nazionali”.

Da questi presupposti è arrivata la necessità di un incontro, a cui prenderanno parte anche il Segretario Generale del Coni e capo missione a Vancouver, Raffaele Pagnozzi, il Presidente del Comitato Paralimpico e vicepresidente del Coni, Luca Pancalli, e il Direttore dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport, Carlo Tranquilli.Older http://writemyessay4me.org/ students can even use objective c or java to program the bots

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