L’intervista del venerdi di OrvietoSport.
Incontriamo uno dei nuovi acquisti della Tecnocaravan Volley Team Orvieto, l’opposto Maria Giulia Mangini, proveniente dal campionato di serie B2 e fino alla scorsa stagione in forza al Figline Valdarno.
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Come nasce Maria Giulia Mangini ? Qual’è stato il percorso che ti ha portato alla pallavolo e al Volley Team ?
Penso che come tutte le persone nate negli anni 80 le ragazze soprattutto uno inizia a desiderare di giocare a pallavolo per via dei cartoni sulle giocatrici di volley che in quegli anni tutti abbiamo visto, comunque siccome la pallavolo cominciava a diventare interessante a partire dal super minivolley in su che ai tempi in cui ho cominciato io iniziava intorno ai dieci anni decisi, insieme a mio padre di sperimentare prima anche altri sport, così iniziai con il nuoto verso i cinque anni ma abbandonai quasi subito per passare al pattinaggio artistico per circa due anni, quindi tennis per un anno circa e sempre per una stagione il basket in una squadra mista dove me la giocavo più che alla pari con i maschi in squadra.
E poi, finalmente, a dieci anni ho cominciato a giocare a volley nella Sestese e da lì ho continuato a giocare a Sesto Fiorentino per tre anni poi andai in una selezione giovanile dei quartieri di Firenze Nord per tornare successivamente alla Sestese e al Calenzano in seconda divisione a 16 anni, da lì tornai poi in un altra società di Sesto Fiorentino per il campionato di serie C quindi, compiuti diciotto anni iniziai a giocare a Incisa Valdarno in B2, dove sono rimasta per i successivi cinque anni, fino alla scorsa stagione quando fu la volta del Figline Valdarno sempre in B2, durante quest’ultimo campionato ho cominciato a maturare l’idea di provare esperienze agonistiche nuove e uscire un po’ dalla solita routine e tramite comuni amicizie con Valentina Ognibene ho saputo che il Volley Team stava cercando un opposto-attaccante e così sono venuta a provare, mi sono trovata bene e mi sono fermata ad Orvieto.
Come ti trovi a tornare a giocare in serie C ?
Considero questa esperienza che sto vivendo ora stimolante, anche perché nella scorsa stagione, per diffusi problemi fisici di tutta la squadra, abbiamo condotto un campionato cercando la salvezza, qua invece, ci sono concrete prospettive di buoni risultati di classifica e sinceramente, se devo scegliere fra un campionato in B “a salvarsi” e uno in C con obiettivo Play-Off, non c’é dubbio che quest’ultimo mi offra le migliori opportunità di crescita sia sportiva che personale.
Come hai trovato questo nuovo ambiente di lavoro ?
Stimolante, sia essere in una squadra nuova, sia essere fuori casa dopo varie esperienze più o meno vicine a dove vivevo si sta rivelando una bella esperienza, anche, probabilmente per la presenza di questi allenatori, che, anche se li conosco solo da due settimane, mi sembrano ben preparati, sia dal punto di vista dell’esperienza tecnica che fisica e tattica, le ragazze, anche le più giovani, secondo me sono tutte tecnicamente all’altezza delle aspettative di questa squadra, e dal lato umano chiaramente in questo momento sto legando maggiormente con Anna e Valentina con le quali divido l’appartamento, ma complessivamente sento di trovarmi in un bell’ambiente.
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