Gli oratori parrocchiali dell’Umbria coinvolti nei progetti di legge regionale in materia di sport. È quanto emerso al termine di un’audizione della Terza Commissione consiliare permanente per raccogliere le indicazioni dei soggetti interessati relativamente a due disegni di legge: “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività sportive, motorie e ricreative” di iniziativa della Giunta regionale e “Integrazioni delle leggi regionali 4/7/1997, n. 21 (Norme per la promozione della pratica sportiva e per la disciplina delle attività motorie) e 10/7/1998, n. 23 (Tutela sanitarie delle attività sportive)”, presentato da due consiglieri regionali. Alla seduta della Commissione hanno preso parte i soggetti istituzionali e le associazioni che si interessano di sport. Anacleto Antonini, della diocesi di Foligno, rappresentava gli oratori parrocchiali. “In sede di Commissione – dice – abbiamo sollevato alcuni dubbi e discordanze. La Regione riconosce gli oratori con un’apposita legge (quella numero 28 del 20 dicembre 2004) e li cita come strumenti d’intervento nel territorio nel nuovo piano sociale regionale; non c’era, invece, la loro presenza nella consulta regionale dello sport e in tutte le altre istanze dove si prendono decisioni in ambito sportivo. Venivano citati solo come un osservatorio tra i tanti. Abbiamo chiesto che siano inseriti come elementi fondanti dell’educazione sportiva. La Regione ha accolto le nostre proposte e ha apprezzato la presenza della Chiesa all’incontro”.Le Chiese dell’Umbria intendono riproporre lo sport come momento educativo privilegiato, come un servizio da offrire alla società. Con la costituzione degli oratori lo sport – insieme alla catechesi, alla liturgia e alla preghiera, alla carità, alla cultura, al gioco e alle attività espressive – ha assunto una caratteristica ben precisa: deve avere finalità educativa e capacità aggregativa, a servizio della crescita delle generazioni più giovani. “Inserire gli oratori nella realtà dello sport regionale è molto importante”, afferma don Marcello Cruciani, della diocesi di Orvieto-Todi, responsabile della pastorale giovanile regionale. “Gli oratori – aggiunge – sono molto frequentati. E questo per noi è un bellissimo traguardo, se si considera che nella nostra Regione non c’è una grande tradizione oratoriale. La nostra proposta educativa è diversa rispetto a quella delle agenzie di altri enti. Da noi lo sport, per esempio, non è competitivo, non ha la finalità di creare dei campioncini. Il riconoscimento della Regione attesta le nostre peculiarità; deve essere per noi un incentivo a creare sempre nuovi oratori. Credo anche che sia molto importante riallacciare i nodi con il mondo sportivo regionale, che coinvolge quasi tutti i ragazzi che frequentano i nostri oratori”.
La notizia della presenza degli oratori nella consulta regionale dello sport è stata appresa con felicità da tutte le realtà giovanili ecclesiali. “Finalmente la Regione ha riconosciuto negli oratori – dice Cinzia Petrini, presidente dell’oratorio della prima unità pastorale della città di Spoleto – un interlocutore fondamentale per i giovani e per lo sport. Nel nostro progetto educativo mettiamo le attività sportive ai primi posti. Lo sport, soprattutto quello di squadra, oltre a dover essere promosso per il bene fisico, permette di liberare la mente e soprattutto creare aggregazione”. “I nostri ragazzi – continua – sono dei perfetti sportivi: ciò che, però, vince è l’agonismo. Noi, invece, tentiamo di far passare un messaggio diverso, in cui lo sport è un mezzo per imparare a rispettarsi, per crescere nella solidarietà. Il nostro oratorio gestisce da un po’ di tempo lo storico Giardino dello sport di Spoleto, di proprietà dell’arcidiocesi. Abbiamo un campo da calcio, una grande pista di pattinaggio, un campo da beach volley, un bar, una palestra”. Ai giovani, ricorda Petrini, “ripeto sempre: questa è la vostra casa. Portate qui i vostri desideri e progetti. Sarà compito dei responsabili aiutarvi a realizzarli. Questa è la missione del Giardino dello sport. Ora, grazie a questo coinvolgimento della Regione degli oratori nei progetti di legge in materia di sport, potremmo accedere, in quanto soggetti privati gestori di impianti sportivi, ai fondi per la realizzazione, manutenzione, messa a norma, ammodernamento e ridestinazione degli impianti sportivi”.
Francesco Carlini
www.lavoce.it
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