Mano pesantissima quella del giudice sportivo, avvocato Gabriele Fagioli, sui fatti del dopo gara della partita Pallacanestro Orvieto – Leoni Altotevere Basket che si è giocata al Pala “Papini” di Orvieto, domenica 19 gennaio scorso e che è terminata con la vittoria degli ospiti per 74-87.
In seguito all’analisi del referto del 1° arbitro, Leonardo Pressi di Terni (2° arbitro Pietro Ciacca di Perugia) il giudice Fagioli ha disposto una ammenda di 100 euro alla squadra di casa per “minacce ed offese verbali
collettive e frequenti del pubblico di casa agli arbitri” e la squalifica del campo per 2 gare “per comportamento
intimidatorio e gravemente offensivo, commesso da una tifosa isolata della squadra di casa, al termine della gara
all’interno dello spogliatoio degli arbitri nel tentativo di impedire a questi utimi di richiedere l’intervento della
forza pubblica”.
Ma le pene più pesanti sono andate ai dirigenti Fabio Marcante e Gabriele Borri. Pesantissime.
Per Marcante il giudice ha disposto la “deplorazione per proteste avverso decisioni arbitrali nel corso della gara, tenuto conto dell’aggravante relativa alla carica dirigente di società” ma soprattutto l’inibizione “al 21/07/2026 per comportamento offensivo nei confronti degli arbitri a seguito del quale veniva espulso e per non aver immediatamente abbandonato il terreno di gioco, dopo essere stato espulso, nonché per successivo comportamento offensivo e minaccioso nei confronti degli arbitri e per atto di violenza al termine della gara all’interno dello spogliatoio dei direttori di gara nei confronti del primo arbitro dal quale è derivato un danno lieve, come da referto medico, il tutto tenuto conto dell’aggravante relativa alla carica di dirigente di società rivestita“.
Per Borri il referto parla di “ammonizione per proteste avverso decisioni arbitrali durante la disputa della gara” e una inibizione anche per lui seppur meno pesante “determinata dal 21/01/2025 al 21/11/2025 per comportamento offensivo nei confronti degli arbitri al termine della gara e per atto di violenza nei confronti del primo arbitro all’interno dello spogliatoio dei direttori di gara dal quale non è derivato alcun danno, con la recidiva specifica”.
Un referto, quello del primo arbitro, sul quale la società cestistica di Orvieto non concorda e una sentenza, quella del giudice sportivo, che conseguentemente vedrà l’opposizione dei biancorossi tant’è che proprio in queste ore si sta preparando il ricorso urgente per una rivisitazione globale dell’accaduto da parte della commissione di giustizia sportiva FIP.
“Orvieto Basket 1946 – si legge in una nota del club orvietano – intende fare chiarezza sugli episodi avvenuti al termine della partita contro Leoni Altotevere e sulle notizie recentemente apparse sulla stampa. In particolare, smentiamo categoricamente che l’arbitro sarebbe stato aggredito e trasportato in ospedale. Tale ricostruzione non corrisponde assolutamente alla realtà e non trova alcun riscontro nei fatti accaduti sul campo.
La nostra società ha già presentato formale ricorso contro la decisione del Giudice Sportivo, il quale, ricordiamo, in primo grado si basa esclusivamente sulla versione dell’arbitro. Riteniamo quindi necessario un approfondimento imparziale che tenga conto di tutte le prove disponibili, tra cui testimonianze dirette e il video integrale della gara, elementi che dimostrano una dinamica dei fatti ben diversa da quella descritta”.
“Orvieto Basket 1946 – afferma Borri – è impegnata affinché emergano la verità e la reale sequenza degli eventi, nel pieno rispetto del gioco e dei suoi valori. Confidiamo che gli organi competenti analizzino la vicenda con la massima obiettività e garantiscano un equo giudizio basato sui fatti concreti. Resteremo a disposizione per fornire ogni ulteriore chiarimento e aggiorneremo i nostri tifosi sugli sviluppi della situazione”.
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