La Castellana N. 51 va in archivio carica dei consensi di tutti quelli che, con ruoli diversi, hanno avuto una parte nell’evento. Nato con il dubbio degli organizzatori di non riuscire a essere bravi come l’anno precedente, anche per l’intromissione del fattore “ore di luce” dovuto al contemporaneo passaggio dall’ora legale a quella solare, cui si sono poi addizionati l’alto numero di concorrenti (superiore a quello del 2023), in netta controtendenza rispetto a quanto accaduto quest’anno in tutte o almeno la larga maggioranza delle cronoscalate e condizioni meteo che, fino al venerdì precedente la gara non promettevano nulla di buono. Dopo questa introduzione è normale trovarsi di fronte al Presidente, Luciano Carboni, raggiante per il successo, sebbene un po’ stanco, impegnato con tutta la squadra al riordino del tracciato:
“Hai ragione. C’erano tutte le condizioni per rendere il nostro compito ancora più arduo. Sull’ora di luce siamo intervenuti anticipando di un’ora le partenze la domenica e far correre gara 1 delle storiche il sabato pomeriggio. Con il meteo avremmo potuto far poco o nulla, tant’è che la mattina della gara abbiamo avuto qualche problema con la nebbia. Però, il fatto d’essere riusciti a superare ogni ostacolo ci piace prenderlo quale premio per noi organizzatori perché significa che funziona bene permettendoci di portare a casa il risultato cui ambivamo”.
Senza dimenticare i fiumi di messaggi arrivati via social, tutti contenenti apprezzamenti a dimostrazione di come il vostro “buon fare” tutti lo riconoscono:
“Diciamo che, sotto questo aspetto, abbiamo fatto Bingo. C’hanno scritto un po’ tutti, piloti in testa e non sono mancati i complimenti da parte del pubblico, ma, direi dall’intera città. Era il nostro traguardo e sentire dentro di averlo raggiunto ci ripaga interamente del lavoro. Ed era anche il messaggio più atteso, dopo esserci spesi, per anni, a ricordare agli orvietani come il successo di una manifestazione porta benessere a tutta la comunità. La cosa ci rende particolarmente orgogliosi”.
Da osservatore, ho notato, correggimi se sbaglio, che siete riusciti a contagiare del vostro entusiasmo anche gli addetti ai lavori che arrivano a Orvieto per la gara:
“Beh, questo serve a dare la misura di quanto sia cresciuta l’importanza della Castellana. Coinvolge commissari, tecnici, segretati, personale di Aci Sport che sono fortunati a essere stati scelti per questa gara alla quale sono davvero tanti a voler venire a Orvieto”.
Tu rappresenti bene le figure del commissario tecnico, dell’allenatore e.., di una squadra dove c’è un funzionante al meglio che, fossimo in una società di calcio, riceverebbe elogi dai media sportivi ogni giorno. Dov’è il segreto:
“Il gruppo, siamo dalle 20 alle 25 persone, è la nostra forza. L’amicizia, l’unità d’intenti, il piacere dello stare insieme è il nostro credo. Negli otto giorni che precedono la corsa c’erano sempre quindici e più amici impegnati nell’allestimento del percorso. Sottinteso tutto volontariato”.
Il 2024 volge al termine, il 2025 è dietro l’angolo. Le intenzioni per il prossimo anno? :
“ A breve inizieranno le riunioni per la titolazione delle gare 2025. Sapremo, così, se la titolazione “finale CIVM” sarà assegnata alla Castellana per la quarta volta o procederanno a una diversa titolazione. Abbiamo, comunque, buone speranze e stiamo già pensando a qualcosa di nuovo, a contorno della corsa, considerata la crescita d’importanza nazionale dell’evento. Confidiamo nella prosecuzione della collaborazione con il Comune, iniziata nel dopo Covid e proseguita fino a oggi, credo con reciproca soddisfazione. C’hanno sempre sostenuto e, noi, forse perché forti dell’appoggio abbiamo trovato il coraggio per fare sempre qualcosa in più che, però, come dicevamo, sta pagando. Tra parentesi, l’appoggio è diventato uno stimolo in più: <guai a fare una figuraccia con la nostra città >
foto Sergio Fattorini
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