Tre gol in pochi minuti, poi gli attaccanti biancorossi giocano bene ma senza essere cinici.
ORVIETANA – LIVORNO 1-4
ORVIETANA (3-5-2): Rossi; Berardi, Ricci, Mauro (17’st Manoni); Martini (17’st Pelliccia), Fabri, Orchi (31’st Simic), Proia, Lattuchella (9’st Caravaggi); Panattoni (31’st Quintero), Caon. A disp.: Formiconi, Sforza, Esposito, Vincenzi. All.: Rizzolo.
LIVORNO (4-2-3-1): Tani; Siniega, Brenna, Risaliti, Calvosa; Hamlili (1’st Luci), Bellini; Marinari (38’st Arcuri), Capparella (31’st Currarino), Russo (14’st Dionisi); Rossetti (14’st Malva). A disp.: Cardelli, Regoli, Islam, Parente. All.: Indiani.
ARBITRO: Branzoli di Mestre (Mansutti di Basso Friuli – Popovic di Padova).
RETI: 5’pt Calvosa (L), 6’pt Proia (O), 9’pt e 26’pt Capparella (L), 48’st Malva (L).
NOTE: al 6’st Panattoni (O) fallisce un calcio di rigore; ammoniti: Martini, Mauro (O); Hamlili, Siniega, Rossetti, Tani, Malva (L). Angoli: 9-2 per l’Orvietana. Recupero: 3’+5’.
L’Orvietana spreca e regala, così il Livorno fa sua una partita molto più difficile di quanto il risultato possa indicare. Rizzolo conferma lo stesso undici titolare che aveva vinto mercoledì a Civita Castellana.
Inizio scoppiettante, addirittura tre gol nel giro di quattro minuti, dal 5’ al 9’. Una ripartenza lancia Calvosa che riceve e fa partire una traiettoria angolata che si insacca con l’aiuto del palo interno. L’Orvietana trova subito il pari un minuto dopo: Panattoni, servito da Caon, si trova in posizione buona, tiro rimpallato, sfera che torna allo stesso numero 9 di casa che ora decide per il cross sul lato opposto, lì dove Proia non sbaglia, trovando un’altra rete dalla sua posizione preferita.
Ma le emozioni si succedono senza sosta, tre giri di orologio dopo, Capparella trova lo spazio per concludere. Il tiro di Capparella sembra gestibile, ma Rossi si fa sfuggire la palla, che entra lentamente in rete aiutata anche da una zolla del terreno. L’Orvietana non demorde e sfiora presto il 2-2 quando Panattoni riesce a ricevere palla a pochi metri dal portiere, ma Tani salva il suoi.
I ritmi si abbassano, e non potrebbe essere altrimenti, l’Orvietana si difende con un po’ di affanno e prova solo con qualche lancio lungo a servire i suoi attaccanti. Il Livorno trova il break decisivo al minuto 26’ ancora Capparella è protagonista: appena dentro i sedici metri si inventa un fendente da applausi, stavolta imprendibile per Rossi.
Nel finale di tempo altre due occasioni per l’Orvietana, prima con Panattoni, ancora a due metri dalla porta, viene anticipato in angolo di un soffio da Siniega, ma è ancora più incredibile quello che accade al 44’ quando sempre il numero 9 di casa riceve palla negli ultimi metri, il portiere è sbilanciato, più di mezza porta è vuota, ma la conclusione in diagonale va a colpire clamorosamente Tani.
Che sia la giornata no per l’Orvietana, lo si capisce poi al 6’ sesto della ripresa: azione da applausi terminata con la sfortuna nera: gran giocata di Fabri, che serve Proia, palla a Caon che va via in mezzo a due e finisce a terra per l’intervento di Siniega. Ancora un rigore guadagnato da Caon, ma stavolta Panattoni dal dischetto manda la palla all’incrocio dei pali. E il Livorno si salva ancora.
Ci sarebbe ancora quasi tutta la ripresa da giocare, ma l’episodio del rigore pesa e sembra già una sentenza. Malgrado i vari cambi, l’Orvietana continuerà a fallire occasioni, col colpo di testa di Berardi e con i tentativi pericolosi di Manoni e Caon. Ma se i padroni di casa falliscono, per poco cinismo, tutte le occasioni, non è così per il Livorno che al 93’ non spreca l’occasione per arrotondare con il giovane Malva, ottenendo un punteggio fin troppo severo per la squadra di Rizzolo.
Nel prossimo turno l’Orvietana sarà impegnata a Poggibonsi, con la speranza che il trend positivo delle trasferte (9 punti in 4 gare lontane dal Muzi) possa proseguire a discapito da un rendimento interno, anche a causa del calendario che non ha aiutato, che recita 4 punti in 5 partite.
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