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Calcio per tutti? A Todi si può

Qualche giorno fa sono stata invitata a Todi in occasione del Torneo di Calcio a 5 rionale. E mi si è aperto un mondo. Ho visto un’intera città stringersi intorno ad un campetto in erba sintetica montato nella cornice suggestiva del centro storico di Todi, con persone di tutte le età che giocavano e veri e propri gruppi Ultras a sostenerli.

Ho visto divertimento, senso di appartenenza, sano agonismo e tanta voglia di stare insieme e ho deciso di volerne sapere di più. Anzi, ho deciso di volerne sapere tutto.

L’invito mi era stato rivolto da uno degli organizzatori storici, Lorenzo Lepri, e quindi è stato più che naturale chiamarlo per farmi raccontare dell’evento e delle sue origini.

“Il gruppo che ha ideato e organizzato la kermesse – esordisce Lepri – si è dato il nome di Loop Events, associazione che si è costituita nel 2016 proprio per creare un evento rionale.”

 La cosa incredibile? I rioni a Todi prima del 2016 non esistevano e l’organizzazione è partita proprio da qui, dal censire e dividere le varie zone della città per far nascere i rioni. Dodici, per l’esattezza.

I ragazzi hanno tratto ispirazione da un vecchio torneo di basket, di rilevanza nazionale, che si teneva nel passato nella piazza di Todi e hanno traslato l’idea sul calcio a 5 con l’obiettivo però di far rivivere zone della città che erano spente e dimenticate.

Ci sono riusciti? Giudicate voi.

I rioni adesso, a distanza di otto anni dalla prima manifestazione, vivono tutto l’anno. “Persone che, pur abitando fianco a fianco, neanche si conoscevano, oggi si incontrano molto spesso in occasioni conviviali per organizzare la squadra del proprio rione.”

Una cornice di pubblico che ha sfiorato le 2.000 presenze a sera per dieci sere consecutive. Padri che giocano con i figli; tifosi organizzati e scatenati che, al ritmo del rullo dei tamburi e allo squillo argentino delle trombe, tifano e sostengono il proprio rione; bandiere colorate, tribune gremite e giornalisti di rilievo nazionale, quali – quest’anno – Pierluigi Pardo e Riccardo Cucchi, a fare da testimonial alle semifinali e alla finale. Lo sport per il gusto di farlo fa nascere amicizie e aiuta a coltivare le proprie passioni.

Accanto al divertimento, tuttavia, ruotano anche professionisti del settore che si occupano di riprese, foto e telecronache come se fosse la Champions League. Visitate le pagine social della Loop Events. Vedere per credere.

“A fare la differenza – continua Lepri – è stato il regolamento che abbiamo pensato per il Torneo, il quale si articola all’inizio su tre gironi da quattro squadre ciascuno. Passano ai quarti di finale le prime due e le due migliori terze e da lì si prosegue ad eliminazione diretta. Per attirare intere famiglie e coinvolgerle nella manifestazione, il regolamento prevede che ciascuna squadra debba schierare obbligatoriamente un over 40 e un giocatore che non è tesserato FIGC.” Ed ecco che quindi in campo ci sono persone di tutte le età, perché nell’idea degli organizzatori il torneo questo doveva essere: un momento di aggregazione per tutti, grandi e piccini, pallonari e non. In questo modo, pian piano con il passare degli anni, sono riusciti a coinvolgere una intera città. Del resto perché il calcio già di per sé appassiona? Perché è l’unico sport che si gioca con i piedi!

“Tutta la macchina organizzativa conta una sessantina di persone e fa affidamento su tanti sponsor, un contributo comunale e sul buon cibo delle taverne.”

Già, le taverne. Incastonata nella deliziosa cornice del chiostro del Liceo Classico Jacopone da Todi, impreziosita dalle luci che la circondano, offre nel menù ogni ben di dio – ho provato tanti piatti! – con pietanze fisse e proposte del giorno, tutte diverse a seconda del giorno della settimana. Tappa fissa nel post-partita per i giocatori, per il pubblico e per i gruppi ultras, i cui cori si odono ben prima del loro ingresso in taverna. Decine e decine di avventori si succedono nei diversi turni della cena, perché dove c’è divertimento e buon cibo lì è il luogo per passare una serata in piacevolezza.

Insomma, una manifestazione imponente che coinvolge tutta Todi, che ogni anno risponde presente sempre con maggiore entusiasmo.

Noi a Orvieto i rioni non ce li abbiamo, ma i quartieri sì. Chissà che qualcuno decida di copiare i nostri vicini tuderti e organizzare qualcosa di simile? Magari nella splendida cornice di Piazza del Popolo. Sportivi, appassionati, calciofili fatevi avanti! Orvietosport sarà al vostro fianco sin da subito.

foto Loop Events

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