Ricorre quest’anno il 50° anniversario della fondazione della Sezione A.I.A. – F.I.G.C. di Orvieto.
La sezione dell’Associazione Italiana Arbitri di Orvieto fu fondata nel 1974 per la forte volontà del
compianto Pietro Tilli, già guardalinee in serie A negli anni ’60 , che insieme all’amico e collega Antonio
Martinelli (guardialinee in serie C), propose all’AIA nazionale di costituire la Sezione nella nostra città.
Il destino fu però crudele per Pietro Tilli che venne a mancare nello stesso anno, proprio alcuni giorni
prima della comunicazione ufficiale dell’A.I.A. con cui si disponeva l’istituzione della sezione orvietana.
Gli arbitri orvietani vollero ricordarlo intitolandogli la Sezione che ancora oggi porta il suo nome e di cui il
compianto Antonio Martinelli fu il primo Presidente.
La Sezione di Orvieto è una delle più piccole in Italia ma nel suo piccolo ha visto formarsi e crescere tanti
ragazzi e ragazze non solo come arbitri ma soprattutto come uomini e donne che hanno avuto la
possibilità di fare un’esperienza di vita altamente formativa.
Nel 50° anniversario la Sezione intende ricordare l’evento con una serie di iniziative che si svolgeranno
nei prossimi giorni ed in particolare:
- Giovedì 23 maggio alle ore 19:30 presso lo Stadio L. Muzi: Partita di calcio tra la Sezione AIA di
Orvieto e la Sezione AIA di Foligno valevole per la 5^ edizione del Trofeo Antonio Martinelli; - Sabato 25 maggio dalle ore 10:00 presso il centro sociale Corsica di Ciconia: Torneo di bocce tra
le sezioni AIA dell’Umbria e tra gli associati AIA ; - Domenica 26 maggio alle ore 11:30 Santa messa in Duomo in suffragio di tutti gli associati defunti
tra cui Alessandro Vischini ed Andrea Biritognolo prematuramente scomparsi in due incidenti
stradali e a cui sono intitolati i due eventi che seguono; - Lunedì 27 maggio alle ore 17:00 presso lo Stadio L. Muzi: Torneo Triangolare Alessandro Vischini
riservato alla categoria Giovanissimi tra le società Orvietana, Orvieto F.C. e Alfina Lupi e a
seguire Partita di calcio a 5 tra le rappresentative della Sezione AIA di Orvieto e della Polizia
Penitenziaria di Orvieto valevole per il Trofeo Andrea Biritognolo; - Martedì 28 maggio cena di gala con la presenza del Presidente Nazionale dell’A.I.A. Carlo
Pacifici. - Durante tutta la settimana le divise arbitrali delle passate stagioni sportive saranno in mostra nelle vetrine
dei negozi del centro storico di Orvieto.
La storia
La sezione AIA di Orvieto fu fondata nel 1974 per la forte volontà del compianto Pietro
Tilli, già guardalinee a disposizione della CAN nei primi anni ’60.
Nei primi anni settanta, infatti, si era fatta sempre più numerosa la “pattuglia” di arbitri
orvietani associati alla sezione di Terni.
Fu così che con tenacia e determinazione Pietro Tilli, sostenuto tra gli altri dal collega
Antonio Martinelli, anche lui decano della nostra associazione per avere militato come guardalinee
in serie C negli anni 50-60, propose all’AIA nazionale di costituire la Sezione nella nostra città.
Obiettivo della proposta, avanzata già molto tempo prima e reiterata nel corso degli anni, era quello
di venire incontro alle esigenze logistiche dei circa 40 fischietti provenienti dal territorio orvietano
che per le riunioni tecniche e per partecipare alla vita associativa dovevano recarsi in quel di Terni .
Il destino fu però crudele per Pietro Tilli che venne a mancare nello stesso anno, proprio
alcuni giorni prima della comunicazione ufficiale dell’A.I.A. con cui si disponeva l’istituzione della
sezione orvietana.
Gli arbitri orvietani vollero ricordarlo intitolandogli la Sezione che ancora oggi porta il suo
nome.
Fu così che la prima presidenza della Sezione, collocata nella sede “storica” di via della
Ripe, venne assunta da Antonio Martinelli che la guidò nei primi due anni, fino al 1976 quando
subentrò Claudio Moscatelli che la guidò per otto anni fino al 1984. Furono anni di impegno e di
lavoro con la gestione diretta dei campionati del neo istituito Comitato Locale della FIGC ma anche
con le prime soddisfazioni per le giacchette nere orvietane. Tra queste sono da ricordare per
l’appartenenza agli Organi Tecnici Nazionali (C.A.I.) gli arbitri Carlo Moscatelli e Giampaolo
Capretto e i guardalinee Sergio Menichetti e Luigi Bocchino. Lo stesso Capretto, passato nei ranghi
di guardalinee, fu successivamente a disposizione della CAN C.
Nel 1985 iniziò il quindicennio di presidenza di Giampaolo Capretto. Durante questo lungo
periodo la sezione si trasferì nell’attuale sede di Piazza S. Angelo,
Nella stagione 1991/92 frequentò il corso Sabrina Caputo, che rimarrà alla storia come la
prima ragazza arbitro della nostra sezione.
Negli stessi anni iniziarono l’attività arbitrale tanti giovani che con alterne fortune furono
impiegati nei diversi campionati regionali ma anche alcuni ragazzi che successivamente hanno dato
lustro alla nostra sezione per la loro ascesa nei campionati nazionali.
Basti ricordare i fratelli Pietro e Roberto Rocchi negli anni successivi a disposizione della
CAN C rispettivamente come arbitro e guardalinee, ma soprattutto Alessandro Costanzo che,
diventato arbitro nel 1999, ha avuto le soddisfazioni più grandi come assistente arbitrale scalando tutte le categorie, dalla CAN D alla CAN A , fino alla nomina di assistente internazionale avvenuta
nel dicembre 2013.
Dal 2000 al 2003 la presidenza venne assunta da Marco Conticelli e, dopo le sue dimissioni,
da Marco Vincenti, che tutt’oggi ricopre la carica.
Durante questi ultimi anni la sezione ha raggiunto una grande visibilità a livello nazionale
per la costante presenza di nostri associati a disposizione degli Organi Tecnici Nazionali. Oltre ai
nomi già citati ed in particolare dell’assistente internazionale Alessandro Costanzo ancora oggi a
disposizione della CAN (serie A e B) si devono ricordare, infatti, altri associati che sono stati a
disposizione come assistenti della CAN C Mirko Carpi, della CAN D Raffaele Angelucci e Angelo
Angiolillo, nonché, come arbitri della CAN 5, Luca Rosciarelli, Leonardo Cretaio e Alessio
Nuccioni,
La Sezione di Orvieto, di cui attualmente fanno parte 41 associati, è una delle più piccole in
Italia ma nel suo piccolo ha visto formarsi e crescere tanti ragazzi e ragazze non solo come arbitri
ma soprattutto come uomini e donne che hanno avuto la possibilità di fare un’esperienza di vita
altamente formativa. In fondo era questo il vero obiettivo dei fondatori Tilli e Martinelli e a
distanza di tanti anni si può dire che è stato sicuramente raggiunto.
Se l’AIA oggi è conosciuta e presente in modo capillare su tutto il territorio nazionale lo si
deve anche a uomini visionari come Pietro Tilli e Antonio Martinelli che hanno creduto nei suoi
valori e che portando l’associazione anche nelle piccole città come Orvieto hanno dato la possibilità
a tanti giovani di entrare in questo mondo.
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