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Importante incarico per Francesco Iaccarino. Giorgio Abeni: “Condividiamo le stesse idee”

E’ lo stesso Project Manager del Modena, Giorgio Abeni, che disegna i tratti dell’incarico che la società del Presidente Sghedoni ha voluto assegnare a Francesco Iaccarino, già direttore sportivo dell’Orvietana Calcio e reduce dall’esperienza alla Salernitana come scout, all’interno della struttura che dirige.

Un Project Manager, lo dice la parola mutuata dal calcio anglosassone, è colui il quale sviluppa un progetto e Abeni si lancia con entusiasmo nella descrizione del suo: “Come Project Manager del Modena FC gestisco, insieme a Fabio Gozzi, che del Modena è il Perfomance Manager, la Struttura Italia ed Estero, cioè il progetto di External Network Management, che da tre anni il Modena porta nel territorio. Ho già avuto in precedenza esperienze simili a Brescia e a Carpi. Nell’ultimo anno, che è stato dominato dall’emergenza sanitaria, questo progetto ha portato un risultato incredibile, perché l’anno scorso, nonostante la situazione, siamo riusciti a raggiungere il numero di 106 affiliate, tra Italia e mondo. Quest’anno vogliamo fare ancora meglio.”

L’External Network Management riporta esattamente l’idea che Giorgio Abeni vuole trasmettere e cioè la creazione di una rete che ha lo scopo di divulgare nel territorio i tre pilastri che sono alla base del progetto e cioè “formazione, scouting ed eventi. In questo modo, noi cerchiamo di dare crescita alle società affiliate, attraverso la formazione, valutare i giocatori delle strutture affiliate, offrendo anche dei momenti di scouting fidelizzativo a Modena, e incrementare il rapporto con tutti gli stakeholder del progetto, attraverso gli eventi.”

Il Modena quindi ha creato, all’interno del suo organigramma societario, una vera e propria direzione (consultabile qui), il cui scopo è cercare sul territorio società calcistiche appartenenti al mondo dilettantistico, a cui proporre “uno dei quattro livelli di affiliazione. A seconda del livello, noi abbiamo degli step di valutazione dei giocatori delle nostre affiliate direttamente a Modena, per capire il grado che c’è all’interno delle diverse società italiane ed estere ed anche per regalare un’emozione ai giocatori delle nostre affiliate.”

Gli eventi sono invece un momento relazionale, in cui viene creato un contatto tra i giocatori delle affiliate, le loro famiglie, i loro dirigenti e i loro tecnici. “La partecipazione è sempre massiccia. In epoca pre-Covid abbiamo superato i 1.400 partecipanti, legando proprio le famiglie ai nostri colori e al nostro marchio. L’evento Tutti a Modena ha contato anche 590 iscritti. Poi con il Covid abbiamo dovuto decentrare il tutto in forma telematica. Nonostante questo, siamo riusciti a dare alle nostre strutture affiliate un percorso formativo di primo e secondo livello: un primo livello Total Modena, con lezioni fatte dai dirigenti del Modena FC e un secondo livello dove abbiamo fatto una formazione via web a 360 gradi, con le presenze di Mario Sconcerti, Adriano Bacconi, Peppe Giannini, Oscar Damiani Jr, Tiziano Pieri. Quindi abbiamo cercato di dare, nell’unico modo che era possibile, una formazione non solo targata Modena FC, ma anche di professionismo in generale, di esperti del mondo del calcio. La risposta è stata impressionante; ci sono stati webinar che hanno sfiorato i 600 partecipanti in diretta, numeri che hanno soddisfatto sia me, come Project Manager, sia Fabio Gozzi, come Perfomance Manager, ma anche tutta la società modenese.”

In questa struttura, così minuziosamente descritta da Abeni, quest’anno è arrivato Francesco Iaccarino. “In realtà due sono stati gli inserimenti importanti quest’anno: Antonio Incitti, come nuovo segretario sportivo della Struttura Italia ed Estero, e Francesco Iaccarino. Ho conosciuto Francesco Iaccarino in occasione di un Master della Sapienza in cui ho insegnato e fin da subito è nata un’amicizia, grazie a idee similari che abbiamo, dal punto di vista sia calcistico sia relazionale, sia anche etico-sportivo. E questo ha portato dapprima a conoscerci meglio e poi a fare una proposta per portarlo all’interno della struttura. Francesco è il responsabile Roma e Umbria. Oltre questo è uno dei formatori, cioè la figura che effettua le valutazioni, nelle affiliate e non, e che crea un rapporto con gli scout del settore giovanile del Modena. I tre pilastri – formazione, scouting ed eventi – sono tenuti insieme da una parola chiave che è lavoro di squadra. Ed il lavoro di squadra tra le varie aree del Modena deve essere di sviluppo per questo progetto calcistico sportivo di alto livello, finalizzato alla crescita del settore giovanile del Modena e alla crescita delle nostre strutture affiliate che, come una rete nel territorio, piano piano si legano insieme a noi, per portare all’interno delle affiliate la metodologia Modena FC. Vogliamo fare in modo che le società la possano studiare, applicare e, perché no, proporre anche alcune modifiche per crescere e migliorare insieme. Iaccarino quindi dovrà contattare sul territorio società serie, sane, che vogliono crescere e che hanno anche atleti importanti da poter valutare. In più, come osservatore della Struttura Italia ed Estero, dovrà andare anche a ricercare quegli atleti che possano suscitare interessi nel Modena FC e comunque selezionare i calciatori delle affiliate che possono venire a fare un’esperienza ludico-formativa a Modena, per poi tornare dando risalto ai nostri partner, che entrano in un progetto consolidato e studiato nei minimi particolari.”

Dopo questa presentazione fattaci con entusiasmo dal Project Manager del Modena, Francesco Iaccarino spiega con la sua viva voce il suo ruolo all’interno della società emiliana: “Ho deciso di sposare il progetto perché è tutto incentrato sui giovani, per migliorare il settore giovanile del Modena. Mi hanno ritagliato un ruolo che mi fa stare bene e mi fa divertire. Giorgio Abeni mi ha dotato di uno staff, composto da tre ragazzi che escono dal Master e che vorrebbero intraprendere la carriera di scout. Il mio obiettivo è cercare, soprattutto per quanto riguarda l’affiliazione di primo e secondo livello, società che abbiano già un settore giovanile importante, dove poter lavorare bene insieme, e valutare giovani calciatori che siano già pronti e che possano migliorare ulteriormente durante la stagione. Per quanto riguarda gli altri due livelli di affiliazione, cercare quelle società che abbiano settori giovanili basici, di livello provinciale, per portarli ai livelli superiori, in un percorso con la presenza, i suggerimenti e la formazione che fa il Modena. Infine, dare una mano alle società costituende, cioè aiutarle a partire dalla nascita in modo più professionale possibile. Intendiamo fare questo con la presenza sul campo della nostra struttura, che settimanalmente andrà a seguire gli allenamenti delle diverse categorie giovanili delle nostre affiliate, per capire quali sono i profili che poi possono essere adatti a un provino nel professionismo e che abbiano però reali possibilità di farcela e di confrontarsi con queste realtà.”

Considerate le aree di competenza di Iaccarino non deve essere stato difficile cominciare ad operare su Roma “dove ci sono tante società che conosco e che mi conoscono. Sono partito da quelle realtà che io stimo da anni per come lavorano sul settore giovanile. Per quanto riguarda l’Umbria, mi sono avvalso della profonda conoscenza che ha Mister Enrico Broccatelli del calcio umbro e che mi sta dando una mano importante per quanto riguarda i contatti in questa regione, in quanto obiettivamente la mia conoscenza dell’Umbria non è pari a quella che ho del calcio romano. In Umbria stiamo selezionando e contattando quelle società con settori giovanili di primo livello, ma non necessariamente con prime squadre importanti. Fino ad ora, ho riscontrato un grande interesse da parte loro, in quanto si parla di giovani e i costi delle affiliazioni sono molto diversi da quelli proposti da altre società professionistiche; ad esempio, non c’è l’obbligatorietà del kit che spesso è un incubo delle società dilettantistiche. Poi è logico che ci sono società disponibili ad ascoltare, e quindi concedono un appuntamento in tempi brevi, e società meno interessate. Sono a disposizione di tutte le società umbre e romane che vogliano approfondire la conoscenza di questo progetto e della struttura che rappresento”.

Dopo tutto l’entusiasmo, la passione e l’amore per il calcio trasmessi oggi da questi due professionisti del settore, la voglia di respirare lo sport dal bordo del campo è ancora, se possibile, maggiore. Auguro quindi ad Abeni di ritrovare con il suo staff, i suoi atleti, i suoi tecnici il contatto umano che tanto è mancato negli ultimi mesi, a Iaccarino di scoprire quelli che saranno i nuovi talenti locali del calcio del futuro e a OrvietoSport di tornare presto sugli spalti di tutti i campi per raccontare ancora e ancora tante altre storie come questa.

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