di Matteo Panzetta
“Mi trovo a commentare, di nuovo amareggiato, la decisione della Presidente Tesei di non aprire al pubblico gli eventi sportivi in Umbria.
Sono andato a vedere di persona tutte le amichevoli di alcune società sportive locali per i vari precampionati.
Mi è stato sempre preso il nome, il numero di telefono, assegnato un posto, obbligato a portare la mascherina e a stare a circa due metri di distanza dalla persona più vicina.
Mi chiedo come le strutture all’aperto, ma anche quelle al chiuso seguendo tutte le disposizioni, si possano considerare luoghi in cui il contagio sia di facile diffusione, scegliendo di chiuderle.
Lo sport umbro, tolto rarissimi casi, è prevalentemente di tipo dilettantistico.
Gli incassi delle partite permettono a molte squadre di programmare e pianificare le stagioni con maggiore tranquillità, creando introiti ed entrate importanti per esse.
La scelta di chiudere totalmente al pubblico gli eventi è l’ennesima doccia fredda per le società sportive, sempre più lasciate sole verso il baratro.”
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