Orvietana – Narnese 3-1
ORVIETANA: Sganappa, Dottarelli, Terracina (20’st Mosconi), Frellicca, Annibaldi, Lispi, Liurni (20’st Perquoti), Bernardini (12’st Ricci), Dida (40’st Bianco), Missaglia (25’st Gulino), Polidori. A disp: Massetti, Caciolla, Bianco, All. Zampagna.
NARNESE: Cunzi, Grifoni P (16’st Kola), Grifoni N (8’st Tancini), Silveri (20’st Rocchi), Ponti, Angeluzzi, Mencarino (16’st Bellini), Proietti E, Formoso, Chiani, Lucci. (1’st Leonardi) A disp. Pettine, Consolini, Sidouna, Tiberti. All. Proietti L.
Arbitro: Sig. Leonardo Orsini di Terni (Costantini, Stocchi)
Marcatori: 1’pt Polidori (O), 8’pt Liurni (O), 26’pt Chiani (N), 32’st Perquoti (O)
Note: ammoniti Dida, Bernardini (O), Ponti (N). Calci d’angolo 3-9.Recupero 2′ pt; 7′ st
L’un contro l’altra schierate, al Muzi di Orvieto, Orvietana e Narnese hanno dato il via all’ultima gara del girone D di Coppa Italia. I biancorossi di Zampagna scendono in campo quasi in formazione tipo: tre under (Sganappa, Dottarelli e Terracina), al centro della difesa Lispi e Annibaldi, Frellicca schierato a centrocampo, insieme a Bernardini e Dida. Davanti a tutti, il tridente d’attacco Missaglia-Polidori-Liurni. Dall’altra parte del campo, la Narnese di Proietti deve fare a meno di due pezzi pregiati: Quondam, indisponibile, e Rocchi, che inizialmente si accomoda in panchina.
Pronti via, neanche il tempo di un sospiro, che già i locali concretizzano il vantaggio sulla prima palla data in profondità, sulla quale si avventa capitan Polidori che non sbaglia il colpo. Capovolgimento di fronte e la Narnese prova subito a riequilibrare il match, ma Formoso trova il palo a negargli la gioia del goal.
La partita è comunque vivace e divertente, il pubblico sugli spalti del Muzi si infiamma poco dopo, quando Missaglia riparte, avanza e pesca, con un cross perfetto, Liurni in aerea: semirovesciata e rete dalla grande bellezza.
E’ Chiani, poco prima della mezz’ora, ad accorciare le distanze da calcio piazzato, sortendo l’effetto di rendere la gara ancor più frizzante.
Polidori sgroppa come sa fare, confezionando ripartenze al fulmicotone che costringono la difesa avversaria, non troppo brillante per la verità, a rifugiarsi in angolo. Terracina, giovane dalle ormai indiscutibili e indiscusse qualità, fa tremare la traversa, dopo aver raccolto un delizioso suggerimento di Missaglia. Gli ospiti reagiscono con Chiani, che si districa egregiamente in mezzo a un nugolo di difensori biancorossi, liberando la sfera a beneficio di Ponti che mette in mezzo un pallone sul quale Formoso non ci arriva di testa per un soffio. La prima frazione di gioco si chiude con il solito Chiani che impegna Sganappa con un diagonale velenoso.
Tra i meriti di Zampagna, quello che, a giudizio di chi scrive, è il più apprezzabile, nonché il più raro da trovare, è la sua determinazione nel far giocare i giovani. Non solo la panchina orvietana, ad eccezione del secondo portiere Massetti, è composta interamente da sotto-quota, ma il tecnico orvietano compie tutti e cinque i cambi a sua disposizione, con il risultato che la partita si chiuderà con ben sette giovani in campo. Buono, comunque, anche il vivaio della Narnese, che vanta fra i suoi under l’attaccante Leonardi, classe 2001, proveniente dagli Allievi del Campitello, con i quali ha disputato, in chiusura della scorsa stagione, addirittura la finale scudetto, e che ha ben figurato per tutto il secondo tempo.
La ripresa si apre all’insegna dei rigori reclamati. Apre le danze la Narnese, che lamenta il fallo in aerea su Mencarino: in un primo tempo, l’arbitro indica il dischetto, poi, su suggerimento del proprio assistente, assegna il calcio di punizione al limite dell’area. Contropiede dei locali, innescato da Terracina e concluso da Polidori che va giù nell’area opposta. Anche in questo caso, l’arbitro non ravvisa alcuna irregolarità.
Gli ospiti innescano la trazione anteriore, Proietti butta nella mischia anche Rocchi, confidando nelle sue doti tecniche e nella sua fisicità; Zampagna passa a tre nel reparto arretrato, i biancorossi si difendono con ordine e colpiscono in contropiede. Annibaldi, nel tentativo di respingere un pallone, sfiora l’autogoal, ma è ancora l’Orvietana ad approfittare di una sbavatura difensiva avversaria. Perquoti è lì, ben appostato, e sfrutta egregiamente dell’errore del portatore di palla per battere Cunzi. Gli ospiti si riversano in avanti e collezionano ben sei corner, praticamente in sequenza, ma nulla possono contro il muro eretto al centro da Annibaldi e Lispi.
L’Orvietana è in semifinale di Coppa Italia.
Bene l’Orvietana si stà confermando tra le squadre di vertice di questo campionato e l’accesso alla semifinale lo certifica.