Quando si pratica attività sportiva, sia a livello amatoriale che agonistico, anche in estate, è importante essere in regola con l’allenamento. Anche se l’obiettivo è la partita di calcetto con gli amici, il torneo di beach volley in spiaggia, o il doppio di tennis in vacanza, arrivare fisicamente allenati significa evitare lesioni, traumi e infortuni. «Sebbene nello sport, gli infortuni possano avere molte cause, dal contatto/scontro con un avversario fino all’attrezzatura non adeguata – spiega il dottor Piero Volpi, responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia del Ginocchio e Traumatologia dello Sport in Humanitas -, è proprio la mancanza di allenamento a causare la maggior parte degli infortuni specialmente a carico di muscoli, tendini e articolazioni. Ogni attività, inoltre, ha i suoi “punti deboli”; giocando a calcetto, beach volley o con la corsa, per esempio, sono più frequenti i traumi distorsivi, specie di caviglia e ginocchio, oppure lesioni e distrazioni muscolari per mancanza di allenamento. Cimentarsi nelle lunghe distanze di corsa o marcia, senza essere sufficientemente allenati, può causare anche fratture da stress del piede e della tibia, per attività di sovraccarico. Essere fisicamente preparati, non significa allenamenti estenuanti, ma dedicare mezz’ora di camminata, o corsetta e stretching più volte alla settimana nei mesi precedenti la vacanza. È bene ricordare, però, che la preparazione dev’essere direttamente proporzionale allo sforzo fisico che si intende effettuare, alle condizioni di salute e all’età, tutti fattori che vanno a determinare anche il tipo di attività che si decide di praticare, anche solo per il periodo della vacanza. Per questo, è fondamentale rivolgersi a uno specialista in medicina dello sport che consiglierà l’attività sportiva più adatta per mantenersi in forma, divertirsi ed evitare spiacevoli infortuni.
Infine, in caso di traumi che richiedono un intervento, è importante sapere che a seconda del tipo di lesione e di trattamento chirurgico, le vacanze estive potrebbero risultare compromesse. Infatti, all’intervento segue sempre un periodo di riposo articolare e di rieducazione che dipendono dalla entità e gravità della lesione e dall’intervento chirurgico. Lesioni del menisco o del legamento, traumi distorsivi che interessano la cartilagine, per esempio, necessitano di un periodo riabilitativo abbastanza lungo, mentre dopo l’intervento al menisco sono necessari sette giorni a riposo, a cui seguono riabilitazione e dopo un mese o mese e mezzo si riprende a fare sport.
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