E’ il tempio del rugby orvietano, non c’è dubbio. Ma la sua storia passa anche per gloriose partite di calcio del passato. Oggi lo stadio “De Martino”, dopo essere stato ferito a morte dalla alluvione del novembre 2012, è tornato a nuova vita, più precisamente il manto erboso è tornato a far bella mostra di sé e il merito è tutto della Unione Orvietana Rugby che da anni lo cura e ne ha fatto il proprio quartier generale.
Delle recenti migliorie e dei progetti per il futuro del campo ne parliamo con Vittorio Frisoni, presidente della Unione Orvietana Rugby.
Presidente, nel mese si Febbraio 2018 l’Unione Orvietana Rugby è tornata a giocare le proprie partite al “De Martino”. Su un campo quasi nuvo di zecca…
“Si, questa è la nostra nuova vecchia casa. La novità più importante è il manto in erba sul quale abbiamo lavorato a partire dalla scorsa estate, abbiamo nuove panchine e una nuova postazione per loro, dall’altra parte rispetto a dove si trovavano prima, questo per dar modo agli spettatori sugli spalti di poter guardare meglio le gare. Abbiamo eseguito alcuni lavori agli spalti con una nuova scalinata nei pressi della nostra club house e appena possibile ci dedicheremo a sistemare anche il contorno, tutta l’area verde che costeggia il campo”.
Un lavoro impegnativo, dunque…
“Un lavoro iniziato la scorsa estate che ci ha visto in prima linea nella riqualificazione di questo spazio a noi così caro. In giugno abbiamo provveduto alla semina, poi devo dire la scorsa estate non ci ha aiutato molto con il clima caldo e secco ma l’erba è ormai pronta e la prima squadra è già tornata a giocarci sopra. Certo il manto la prossima estate andrà di nuovo sistemato ma già il fatto che non si alza più la sabbia ci ripaga del lavoro fatto.”
Perché il lavoro lo avete fatto tutto voi…
“In società abbiamo muratori, idraulici, insomma tutti hanno fatto qualcosa.”
Quali sono stati i costi di un intervento del genere?
“Abbiamo sostenuto tra società e sposponsor costi per circa 5-6 mila euro, ricordo che il campo è di proprietà della Veralli e Cortesi di Todi e che noi lo abbiamo in gestione.”
E per il futuro quali altri interventi avete previsto?
“Come dicevo abbiamo intenzione di concentrarci sullo spazio tra i campo e la recinzione della Complanare. Abbiamo in mente di realizzare un parcheggio con entrata proprio ai margini della rotatoria che si trova verso il ciclodromo e probabilmente aprire la nuova entrata allo stadio in quel posto.”
Continua così la tradizione rugbystica orvietane, quante squadre avete in questo momento?
“Abbiamo oltre alla prima squadra, le under 6, 8, 10, 12 14 e la 16 insieme al Gubbio. Contiamo di far crescere giovani rugbysti per aiutare la rosa della prima squadra.”
E da poche settimana è tornata a giocare la compagine delle Viperette. Settore femminile dell’Unione Orvietana Rugny.
Rugby per tutti ad Orvieto.