A cura di Umberto Pantarelli, il racconto della partita di Otricoli.
Il Ciconia si fa poetico e guerriero sul campo di battaglia di Otricoli.
Tra radici desertiche, pietre color fatica e polvere arida di sogni da cui spuntano soltanto dolori e pareggi per chi arriva, germoglia una prestazione degna del poeta Silesio: “la rosa è senza perché, fiorisce perché fiorisce; non pensa a sé, non si chiede se la si veda oppure no”.
Entrambe le compagini dedicano i primi dieci minuti ad annusarsi in cerca dello spunto giusto.
Poi gli ospiti cambiano decisamente marcia e iniziano a macinare gioco, chiudendo l’avversario nella propria metà campo.
La difesa locale trema più volte di fronte agli imponenti squilli di tromba biancocelesti.
Ma è al ventesimo che la pressione asfissiante degli ospiti si concretizza nella bellezza fragile della primavera che buca la terra brulla.
Il seme viene piantato a centrocampo, germogliando in una apertura mancina che si tramuta in un cross dolce come un alito di Zefiro nell’estate più calda.
Ad accorgersi per primo del ritorno di Proserpina è Gabriele Croccolino, elegantissimo nel piazzare in rete di sinistro il più preciso dei pallonetti.
Il colpo al cuore dell’Otricoli non muta l’applicazione tattica del team orvietano.
Gli attacchi locali sono velleitari, così da regalare una giornata di sole alla saracinesca Macchioni.
E da ingolosire i desideri di raddoppio del resto della truppa.
Il Ciconia, tuttavia, sa ormai bene che i fiori non sbocciano a gennaio mentre le gelate improvvise bruciano i teneri virgulti.
Conseguentemente, Calderini opta per un approccio più asciutto e minimalista.
Limitandosi al contropiede infruttuoso prima con Croccolino G. e poi con Cerasari.
Ma evitando il rischio di farsi ricacciare in pieno inverno da una prematura euforia primaverile.
Consapevoli di ciò, i biancocelesti si fanno padroni della miglior lezione che si possa apprendere dalla dialettica hegeliana: il nostro Spirito composto da tanti piccoli soggetti diventa un unico Oggettivo.
Ma la filosofia, come i conti a fine campionato, si fa sul far del crepuscolo.
E lo Spirito Assoluto si manifesta solo a cose fatte.
Appuntamento domenica 04.02, ore 17.00, all’Oscar Achilli di Orvieto, dove il Ciconia ospiterà la Nuova Gualdo Narni.
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