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Shadow

Ciconia: “La fine di qualcosa di semplice, l’inizio di tutto il resto”

“La fine di qualcosa di semplice, l’inizio di tutto il resto”.
All’insegna di questa “tagline”, il 20 gennaio 1998 Dawson’s Creek esordiva sui piccoli schermi a stelle e strisce.
Esattamente vent’anni dopo, il Ciconia si riscopre nostalgico teenager anni ‘90.
Facendo del confronto odierno un’ottima interpretazione di quello slogan fortunato.
Certamente, la modestia del Penna in Teverina contribuisce a rendere il pomeriggio orvietano più un corroborante “afternoon tea” che un test probante.
Ciò nonostante, anche nel boudoir dell’Achilli riemergono piccoli sprazzi delle ombre caratteriali che hanno segnato la rovinosa caduta in terra ternana.
In attesa della perfezione, ad ogni modo, anche la convalescente normalità è sufficiente e prolifica.
In meno di venti minuti, i reparti scelti di Calderini chiudono la pratica.
Il primo ad aprire il portello dei missili è Pantarelli, scaltro nello sfruttare la dabenaggine di un marcatore ospite per poi scaricare un gran sinistro all’angolino.
Il raddoppio porta la firma di Croccolino G., tornato al gol con una percussione verticale delle sue.
Tuttavia, la cifra stilistica della segnatura è merito di Salomone, abile nello shakerare un dribbling con veronica ispirato dallo Stregatto, per poi spedire il capocannoniere orvietano nel paese delle meraviglie.
La formula magica del tris, invece, la pronuncia di nuovo Pantarelli sottomisura.
Ma ad imbandire la tavola sono Porcari e Selimi, alfa e omega di una apertura di gioco pregevole.
Finiti i fuochi di artificio, il Ciconia fa del resto della prima frazione un esercizio di “Belle Epoque”.
E il Penna ne approfitta.
Dapprima accorciando le distanze sugli sviluppi di una ripartenza.
Quindi testando i superpoteri di Macchioni, all’esito di una mischia in area.
Riordinate le idee durante l’intervallo, ai padroni di casa bastano due colpi di acceleratore per scrivere la parola fine.
Il primo lo da l’inesauribile Selimi, sagace nell’uccellare di testa l’uscita del portiere su assistenza di Pantarelli.
Il secondo è opera propria del folletto numero 10 locale, che porta a casa il pallone della tripletta realizzando direttamente su calcio di rigore.
Nel finale, Croccolino G. arrotonda per le statistiche.
Ma poi rinuncia a chiudere il set, facendosi respingere un ulteriore penalty.
6-1 netto, che riflette la sproporzione dei valori in campo.
Per questo, non è ancora dato sapere quale sia il significato della luce verde che è tornata ad incantare all’orizzonte, come nella migliore tradizione del Grande Gatsby.
Seguendo la parabola del più famoso dei personaggi di Scott Fitzgerald, vale però la pena di inseguirne il bagliore immaginifico.
Appuntamento sabato 27.01, ore 14:45, al comunale di Otricoli.

 

 

 

 

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