Sulla scia dei Re Magi, il Ciconia ritrova la via dell’Antistadio Achilli decimato da febbri malariche e appesantito da tartufoni assortiti.
Al cospetto di una Virtus Baschi non certo più brillante, l’inerzia della prima di ritorno denota una maggiore attitudine alla tombola e al mercante in fiera, più che alla lotta di campo.
Ciò nonostante, in casa biancoceleste è buona la prima, almeno per il risultato.
Un gol per tempo e una sinfonia di legni danno continuità alla corsa.
Ma non mascherano una prestazione scialba, deludente, per lunghi tratti priva di mordente e figlia di un appannamento natalizio solo parzialmente fisiologico.
Ad estrarre il dolcetto dalla calza dopo più di mezz’ora di carbone ci pensa Porcari, bravissimo nel pescare il sette da posizione defilata dopo un controllo maldestro.
In mezzo al guado Salomone esordisce da veterano, mentre Croccolino G. marca la sua presenza altrimenti evanescente con un assist e un palo.
Tuttavia, è il Baschi ad avere il grande demerito di non sbloccare il risultato quando la generosità locale si presta all’uopo.
Rosati si ritrova sui piedi la palla della vita, ma il suo destro a distanza di bacio dalla porta finisce sull’esterno della rete.
Il secondo tempo è una splendida esibizione di Subbuteo d’altri tempi, vivacizzata dalle ficcanti incursioni di Sessa da una parte e dalle intuizioni di Trincia dall’altra.
Cerasari e Massini ricaricano d’olio le lampade della sapienza con cui Shpata, Alessandro Croccolino e Frizzi cercando di scaldare la prima frazione.
Ma tocca a Pantarelli scuotere il torpore generale da pomeriggio post-pranzo di Natale.
Il biondo funambolo prima sgomma in verticale colpendo la traversa.
Poi raddoppia con implacabile maestria, ricamando in tap-in una pregevolissima combinazione corale.
Poco dopo tutti gli occhi sono per Macchioni, ancora una volta artificiere miracoloso nel disinnescare una pericolosissima ripartenza ospite.
Sulla sigla di chiusura è però il direttore di gara a guadagnarsi il proprio quarto d’ora di celebrità, cancellando la terza segnatura di Croccolino G. con provocatoria nonchalance.
Risultato secondo pronostico della vigilia, che giustifica l’appendice di lassismo festaiolo.
A giudicare dalla prestazione, tuttavia, è un bene che si tratti dell’Epifania.
Che, come noto, tutte le feste porta via, ripristinando la sana routine.
Appuntamento sabato 13.01, ore 14:45, con gli orvietani ospiti dell’Interamna Nahars.
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