Serata di motori, tutta dedicata all’Associazione della Castellana, quella organizzata dal Panathlon club di Orvieto con la sapiente regia della Presidente, Rita Custodi e da Salvatore Avola, segretario del club. Invitati speciali i consiglieri dell’Associazione, guidati dal Presidente, Luciano Carboni, accompagnato dall’ex numero uno e pilota in attività Massimo Vezzosi. Assente più che giustificato Paolo Roselli, salutato con un applauso caloroso dai tanti soci Panathlon che hanno affollato il Ristorante Maurizio. Tema della serata la consegna di una targa ricordo all’Associazione che, da mezzo secolo organizza una delle gare in salita più affermate sul territorio nazionale.
A Roberto Pace, introdotto dal Gen.le Massimo Giuliani, il compito di celebrare la storia della corsa, mentre, Luciano Carboni e Massimo Vezzosi hanno illustrato, nei dettagli, come si muove la macchina organizzativa e come viene vissuta la corsa, sia da parte degli organizzatori che dei piloti partecipanti. Una gara molto apprezzata, ma che va promossa ancora di più, come rilevato da Marcello Carattoli, Presidente del Panathlon Club Perugia, presente alla serata, anche lui nel mondo dei motori prima quale pilota e adesso Ufficiale di Gara della Federazione dell’automobilismo sportivo :”Se mi è permesso – ha affermato Carattoli – dovete legare ancora di più la vostra corsa al nome di Orvieto, città così ricca di storia e di bellezze che si promuove da sola”.
Il Presidente Carboni ha ricordato l’impegno dell’Associazione per ottenere la validità quale prova di Campionato Italiano della Montagna e le difficoltà che si stanno incontrando: ” Ma non molleremo, incoraggiati dal successo dell’edizione 2017 che ha visto al via un numero di partecipanti notevolmente superiore alla media nazionale”. Molto apprezzato il saluto e l’incoraggiamento fatto pervenire da Andrea Stella, l’ingegnere orvietano, attualmente ai vertici della Mc Laren: “Sono vicino al Panathlon Orvieto, alla Castellana e ai due presidenti, Rita e Luciano, per come svolgono un’attività difficile e molto meritoria. Probabilmente, non tutti sanno che, se ho avuto la possibilità di svolgere questa attività, lavorando a fianco di personaggi famosi, lo si deve molto alla corsa della Castellana, da me frequentata fin da bambino e grande incentivo per la scelta di vita poi realizzata”.
Roberto Pace
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