Un altro orvietano va ad aggiungersi alla lista dei meritevoli che, con poche parole e fatti importanti, mantengono lucido il blasone della città del Duomo ben oltre l’ambito ristretto dei confini comunali. Stavolta, si parla di Matteo Brunelli, prossimo a compiere i ventiquattro anni, oggetto della riconoscenza e delle lodi di Max Biaggi, in un’intervista pubblicata dalla Gazzetta dello Sport. Per chi conosce, appena un po’, il carattere e le attenzioni, quasi maniacali, che il campione romano è solito dedicare a tutto ciò che lo riguarda sul fisico come sulla professione, basta ed avanza
Massofisioterapista, laureato col massimo dei voti all’Università del Sacro Cuore, Matteo, conosciutissimo dal popolo del basket cittadino per la lunga militanza nell’Orvieto Basket, collabora con l’Istituto di Medicina e Scienza dello sport del CONI, oltre a far parte dello staff che ha seguito la nazionale di basket femminile ai recenti europei.
Andrea Brandoni, tornato coach dell’Orvieto Basket, pur di riaverlo nel quintetto attualmente in costruzione, farebbe carte false. Un sogno, destinato a rimanere tale, visto il percorso intrapreso dal ragazzo.
L’accostamento con i motori si deve all’infortunio subìto dal pluricampione del mondo delle due ruote nel corso di una seduta in motard sulla pista di Latina e dimesso di recente dal nosocomio dove era ricoverato.
E’ stato il Presidente del CONI, Gianni Malagò, a suggerire a Max il nome di Matteo per la gestione del periodo di riabilitazione. Un incarico assolto al meglio dal giovane orvietano nella residenza monegasca del campione, per indurre lo stesso Biagi ad un elogio pubblico, raccolto e riportato nell’intervista alla rosea. Avanti così Matteo. Bravo.
(Roberto Pace x OrvietoNews.it)
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