Valerio Zaganella, 31 anni, attualmente in forza alla Juniores dell’Orvietana in qualità di allenatore.
Scelto, personalmente, da Massimo Porcari, responsabile unico del settore giovanile – come lo stesso Porcari ci confermò in una recente intervista – dopo qualche esperienza su panchine del calcio dilettantistico, si è rivelato il vero valore aggiunto di una squadra che, per come era stata costituita, non partiva certo con le migliori premesse. Anzi.
E invece quella scelta, risultati alla mano, è stata vincente.
“Inizialmente non eravamo partiti con i giusti presupposti” – ci racconta Zaganella. “La squadra è stata assemblata con giocatori presi da altre zone, con l’unico obiettivo del mantenimento della categoria” (A2 regionale ndr).
“L’inizio è stato durissimo. Ho pensato anche di lasciare.
Poi grazie ai giocatori, che hanno capito che andava data una sterzata abbiamo preso fiducia, abbiamo lavorato per dare continuità ai risultati.”
Quando hai capito che il peggio era passato?
“Alla sesta giornata. Ho avuto un confronto con il capitano che voleva smettere. Io l’ho convinto a rimanere perché sentivo qualcosa stava cambiando. Abbiamo portato a casa un’importante vittoria in trasferta, che ha segnato la svolta.”
Una svolta talmente grande che, a quanto ci ha raccontato Massimo Porcari, la società ha rivisto l’obiettivo minimo della stagione: dalla semplice salvezza, ha cominciato a puntare alle prime quattro posizioni, indicando proprio te come l’uomo che ha fatto la differenza.
“Senza giocatori non sarei andato da nessuna parte. Loro si sono messi a disposizione e tutto questo ha portato ai successi di oggi.”
Ad oggi, quindi, le aspettative dell’Orvietana sono state onorate in pieno. Quarto posto raggiunto. Da ora in poi, ti aspetti qualcos’altro?
“Nell’immediato, miriamo, nelle giornate che ci sono rimaste, a continuare a fare bene, per conquistare una posizione più alta in classifica, in modo da giocare i playoff con tutti i favori che il regolamento ci consente di avere. Il nostro impegno poi continuerà con una scrupolosa preparazione degli spareggi.”
In palio c’è la promozione in A1. Sono anni che l’Orvietana non ha più squadre in questa categoria.
“Sarebbe un sogno che si avvera. Voglio crederci per me e per la società che ha creduto in me. In particolare, voglio ringraziare tutta la dirigenza, il preparatore atletico Alessio Stocchetti e l’allenatore della prima squadra Riccardo Fatone, il cui sostegno si è rivelato un contributo determinante.”
Un bilancio della stagione?
“La più bella esperienza calcistica da quando alleno.”
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