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Flavio Zambelli crede che la sua Orvieto abbia le carte in regola per fare il salto

La Zambelli Orvieto continua ad occupare le posizioni importanti nel campionato di serie B1 femminile, una categoria che rispetto agli anni scorsi ha visto innalzare il suo tasso tecnico medio, in special modo per le squadre di vertice. Di conseguenza la corsa ai play-off è avvincente e complicata, tanto che gli avvicendamenti nelle prime posizioni sono state molte e quasi ogni settimana si è registrato un cambiamento in vetta. Il presidente Flavio Zambelli sfrutta la pausa di calendario per tracciare un bilancio: «Stiamo entrando nei mesi decisivi per la volata finale del campionato. Marzo ed aprile decideranno chi andrà direttamente in A2 e chi sarà rimandato agli esami di riparazione dei play-off di maggio-giugno per centrare quel traguardo ambito della promozione. Veniamo da un inizio di anno 2017 tormentato, dove abbiamo già lasciato per strada nove punti e fallito l’accesso alle final-four di coppa Italia (che avevamo ad un passo). Le motivazioni, tra le tante sono essenzialmente due: la sfortuna; da Natale ad oggi ci si sono fermati a turno per infortuni medi, i due terminali offensivi più importanti: prima Mezzasoma, poi Ginanneschi; quest’ultima acquistata a gennaio e poi praticamente mai utilizzata in due mesi, salvo nel trionfale derby casalingo contro Perugia. L’altra motivazione è che questa Zambelli di quest’anno è una squadra con valori tecnici molto elevati, ma con zambelli 2014profili caratteriali non all’altezza dei valori tecnici. In molti dei nostri incontri di questa stagione si sono verificati spesso dei black-out mentali che hanno spento le luci delle nostre prestazioni. I campanelli d’allarme erano già suonati in alcuni match vinti riportando comunque i tre punti. Ora in un campionato lungo con girone all’italiana qualche scontro diretto perso con le rivali di alta classifica è da mettere in conto in trasferta soprattutto. Ma in casa quando giochi ancor di più contro le due squadre di Ravenna devi giocare ‘alla morte’. Contro la Teodora Ravenna in casa c’è stata una mancanza di lucidità (per fortuna solo parziale), e almeno i due punti li abbiamo presi, seppur dimostrando di poter addirittura portare a casa il bottino pieno. Contro la Olimpia Ravenna in casa abbiamo affrontato quello scontro diretto col ‘braccino del tennista’ e quindi altri zero punti dai big-match con la squadra di Bonitta dopo l’andata persa da loro. Ma a rammaricare di più sono i punti persi con le squadre di medio-bassa classifica, come Firenze da loro e Moie in casa, dove abbiamo lasciato per strada un punto a testa in questi 2 match. Ad inquietare è inoltre la sconfitta a Castelfranco di Sotto in una giornata dove ti giochi l’accesso alle final-four di coppa Italia con due punti di vantaggio in classifica. Lì potevamo aspettarci di tutto, tranne che una prestazione così spenta. Comunque personalmente, mi sento di riconfermare la fiducia nel lavoro che sta facendo coach Solforati, che dalla prossima settimana dovrebbe finalmente avere la formazione al completo, e al sempre grande supporto in campo e fuori del d.s. Iannuzzi, avrà nello staff tecnico l’ulteriore supporto di un motivatore professionale come il dott. Stefano Pieri, per cercare di porre rimedio ai black-out caratteriali. Ovviamente in squadra ci sono anche caratteri forti, ma in uno sport di squadra servono ‘gli attributi’ di tutti, e soprattutto nei ruoli dove si deve mettere la palla a terra con più frequenza. Le note positive di questa recente amichevole nella pausa di campionato, vengono dall’impegno messo in campo dalle ‘seconde linee’ come Donarelli, Vujevic, Deanesi e Rumori, segno che la panchina cerca comunque di farsi trovare pronta qualora il coach decidesse di fare dei cambi. A Serafini, infortunata alla mano, mando un augurio di pronto rientro. Dobbiamo ripartire con la squadra al completo, dai nostri incontri migliori, vedi i tre a zero netti contro Montale Rangone, San Lazzaro e i derby con Perugia e Bastia Umbra, per cercare di non perdere altri traguardi prefissati, e affrontare soprattutto i big-match in trasferta come delle vere finali. I conti si faranno alla fine e si valuteranno con la giusta bilancia i meriti e demeriti di tutti. Ultima mia considerazione di carattere non sportivo, adesso con l’ingresso del nostro vicepresidente Marco Gerenich nel comitato territoriale Umbria 2 (in qualità di vicepresidente), la nostra società comincia ad avere anche un peso politico-istituzionale in federazione. A Marco i miei auguri di buon lavoro in questo ulteriore incarico».

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