Eh sì… guardando il risultato di sabato scorso, i parziali impietosi, la domanda sorge spontanea: che succede alla Zambelli?
Lungi dal voler fare un commento tecnico alla gara contro il Castelfranco – che non abbiamo neanche visto – qualche riflessione però ci viene dal cuore.
La Zambelli Orvieto, capolista, va a far visita al Videomusic Castelfranco, 14 punti appena, che staziona nella parte medio-bassa della classifica. L’aspettativa e il pronostico sono ovviamente la vittoria, ma, numeri alla mano, alle tigri basterebbe anche un solo punto, per confermarsi prime della classe e accedere di diritto alle final four.
Le dirette inseguitrici, Bologna e Ravenna, hanno partite, sulla carta, facili e quindi mettere in conto i loro tre punti è scontato.
Il match pare aprirsi nel migliore dei modi. Le orvietane si aggiudicano il primo set 25-23. Chi ben comincia è a metà dell’opera e le gialloverdi a metà dell’opera lo sono davvero, perché quello che ancora serve è la vittoria di un altro set, un solo set e basta.
Di qui in poi, il buio. Nel secondo set, il team del Presidente Zambelli viene fermato addirittura sul punteggio di 25-12.
1-1.
Dodici punti da parte della capolista sono veramente pochi e, quindi, c’è legittimamente da aspettarsi che le ragazze sfoderino gli artigli e aggrediscano la partita, senza più storia per nessuno.
Neanche per idea.
Anche gli altri due parziali vedono le tigri fermarsi, rispettivamente, a 16 e a 19.
L’intera posta in palio va al Castelfranco e le orvietane in un colpo solo perdono l’accesso alla Coppa Italia e due posizioni in classifica.
A parte le final four, nulla è perduto, c’è ancora tempo e modo per recuperare terreno, ma un risultato del genere fa pensare. Forse alle tigri è venuta meno la fame? Non è la prima volta che in trasferta la squadra soffre, anche se una débacle del genere era veramente lontana da qualunque previsione. Perché il fattore campo è così determinante in una squadra in cui i valori individuali sono davvero elevatissimi?
Sabato si torna in casa. Ci si attende una grande prova di carattere da parte delle ragazze, che dovranno digerire velocemente l’amarezza della sconfitta e tornare ad esaltare i propri tifosi con le prestazioni che sono loro congeniali.
Nessun dramma, quindi, ma fuori le unghie, tigri!
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