“Era il 1987, quando ho cominciato il mio percorso nell’Orvietana.” Ci tiene a dirlo, Massimo Porcari, dall’alto della sua trentennale esperienza ed oggi responsabile unico del settore giovanile biancorosso. Acqua sotto i ponti ne ha vista passare davvero tanta, molte soddisfazioni, qualche delusione, ma, su tutto, l’impegno – che tende a sottolineare – di tutta la società biancorossa a fare dell’attività calcistica dei giovani atleti un “impegno sociale.”
Sul finire dell’anno e dei gironi di andata, tracciamo un primo bilancio della stagione.
“Dallo scorso mese di luglio, il Presidente Roberto Biagioli mi ha affidato questo incarico di responsabilità. Mi sono messo subito al lavoro e in due mesi sono riuscito ad allestire tutte le squadre agonistiche. Qualcuna è riuscita bene, qualche altra meno bene. Ho anche fatto delle scommesse che, al momento, si stanno rivelando vincenti.”
E allora andiamo a vedere nel dettaglio cosa è riuscito ad organizzare in questi mesi e come stanno andando le cose.
“Voglio parlare innanzi tutto della Juniores, che non era partita con le migliori premesse, ma, risultati alla mano, c’è da dire che l’allenatore Valerio Zaganella ha fatto la differenza e si è rivelato il vero valore aggiunto della squadra. Basti pensare che l’obiettivo iniziale era la salvezza e ora invece lo abbiamo rivisto al rialzo. Vogliamo terminare il campionato tra le prime quattro. E questa è la prima delle mie scommesse. La seconda si chiama Davide Melone, tecnico degli Allievi. Per loro, la prospettiva iniziale era proprio di vincere il campionato. Invece, la partenza non è stata delle migliori, ma avremmo dovuto metterlo nel conto. Melone è tecnico preciso e scrupoloso, ma, forse per la sua inesperienza – non aveva mai allenato – ha impiegato più tempo del previsto ad assemblare la squadra. Ora il lavoro fatto comincia a dare i suoi frutti; l’obiettivo rimane la vittoria del campionato, perché la rosa che ha a disposizione Davide è dotata di un ottimo tasso tecnico, anche se i ragazzi devono ancora crescere molto a livello mentale. La società conta molto su di loro in prospettiva futura. Infine, i Giovanissimi condotti da Mauro Bellini: loro sono il fiore all’occhiello del settore agonistico; primi in classifica con la migliore difesa e il migliore attacco del campionato. Si tratta davvero di un gruppo eccezionale.”
Non vuole tralasciare veramente nessuno Porcari e allora ci soffermiamo anche sulle altre squadre: “I Giovanissimi sperimentali 2003 sono squadra nuovissima, con giocatori che provengono tutti da altre società. Qui c’è tanto lavoro da fare e l’allenatore Jerry Burla sta portando il gruppo verso la crescita. Per gli Esordienti 2004, ci siamo invece affidati a Marco Fringuello che è il massimo che si può avere per i ragazzi di questa età, grazie alla sua esperienza e alla sua spiccata intelligenza calcistica.”
Infine, non possiamo non parlare della Scuola Calcio. “Il responsabile è Roberto Bellini. Quest’anno, l’affiliazione al Perugia ha portato dei profitti, sia a livello di numeri (dai 108 ragazzi dello scorso anno, siamo saliti a 126), sia a livello tecnico, grazie al fatto che alcuni ragazzi vengono chiamati a turno ad allenarsi al Curi con i tecnici perugini. Abbiamo iniziato un percorso indispensabile per la crescita tecnica e mentale dei ragazzi, senza preoccuparci troppo dei risultati. Non vogliamo dare aspettative ai bambini, ma pretendiamo che i tecnici possano lavorare con serenità: la storia ci dice che, ogni anno, l’Orvietana manda sempre qualcuno dei suoi atleti in società professionistiche. Per questo vorrei che anche i genitori entrassero in quest’ottica e si preoccupassero meno dei risultati e di più dei progressi dei loro figli.”
Non è cosa semplice organizzare quasi 300 ragazzi, tra Scuola Calcio e Settore Agonistico, e Porcari tiene a sottolineare che la buona riuscita del sodalizio è soprattutto merito di chi lavora dietro le quinte: “Un ringraziamento particolare a Enrico Maggi, responsabile della segreteria, e a Luciano Fringuello, responsabile dei pulmini, nonché a tutti gli altri componenti l’organizzazione.”
Non potevano mancare parole di elogio per il Presidente Biagioli, verso cui traspare, oltre ad una immensa stima nata in anni e anni di lavoro gomito a gomito, anche una devozione quasi religiosa “perché è solo grazie a lui se l’Orvietana non è scomparsa, ma al contrario è società sana, senza più problemi finanziari, che in passato hanno condizionato alquanto l’andamento della società. E’ suo il merito se la macchina funziona in maniera così perfetta, perché è l’unico che si impegna in termini economici. Nessuno gli dà una mano; capiamo le difficoltà del momento, ma avremmo apprezzato un minimo di solidarietà in più da parte dell’Amministrazione Comunale.”
Non vuole dimenticarsi proprio di nessuno e allora ci scappa anche una menzione speciale per Alessandro Paci e Domenico Pizzardi, “non più attivi all’interno della società, ma il cui cuore batte sempre in bianco e rosso,” e un ringraziamento molto sentito a Vittorio Michelangeli, “è stato lui che mi ha fatto muovere i primi passi all’interno dell’Orvietana.”
Come ogni fine anno, è iniziato il Torneo di Natale: “ Siamo arrivati alla 32° edizione. Il Torneo esiste fin dal 1984, per iniziativa di Quinto Polegri, che per primo pensò ad una competizione di questo tipo. In una prima fase, l’iniziativa era aperta solo alle squadre locali. Sono stato io, nel 1992, ad aprire il Torneo anche a società operanti sul territorio dell’intera Regione Umbria. Questa edizione conta 14 squadre del 2006 e 12 del 2007. Si articola su 10 giornate dal 23 dicembre 2016 al 6 gennaio 2017, giorno in cui si terranno le finalissime. Siamo ancora nel girone eliminatorio, ma ho già visto un buonissimo livello di calcio, soprattutto negli appartenenti alla classe 2007.”
Un augurio per il 2017? “La prima squadra in Eccellenza e quante più squadre possibili dell’agonistica in A1. Infine, tanti auguri a tutte le famiglie.”
Nelle foto, alcuni momenti del Torneo di Natale (Facebook Orvietana Calcio)
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