“Siamo in corsa e ci vogliamo restare fino alla fine”. Queste le parole di Riccardo Fatone, tecnico dell’Orvietana Calcio, al termine della gara contro l’Assisi, giocata oggi per recuperare l’ottava giornata di campionato, rinviata in tutta la regione lo scorso 30 ottobre, a causa del sisma che colpì l’Umbria e le Marche.
Dal tono della sua voce, trapela tutta la sua caparbietà e la tenacia di chi gli obiettivi è abituato a raggiungerli. L’Orvietana è sempre là, al secondo posto in classifica in coabitazione con il Todi – che oggi non è andato oltre il 2-2 contro una Nestor, regina del mercato di riparazione, da cui ne è uscita oltremodo rinforzata con innesti di valore del calibro di Gammaidoni, Moretti e Nori – e a due punti dalla capolista Cannara, che mantiene intatto il suo vantaggio, grazie alla vittoria per 2-0 contro l’AMC98.
La gara è stata caratterizzata da ritmi abbastanza contenuti – ma “i ragazzi domenica hanno dato tanto nella gara contro il Todi e un po’ di stanchezza è normale”, sostiene Fatone – dove il legno dei pali è il grande protagonista in campo: per ben tre volte, di cui due in una sola azione, il palo nega la gioia del goal ai biancorossi, dapprima in apertura di gara e, successivamente, all’inizio secondo tempo, facendosi perdonare poi nei minuti di recupero, quando è l’Assisi a colpirlo e a sfiorare così il pareggio.
Decide il match un rigore trasformato da Brescia e procurato da Polidori, che, servito da Frellicca, direttamente da rimessa laterale, parte sulla sinistra, entra in area e viene atterrato.
L’ultimo quarto d’ora è invece targato solo Assisi, i cui attaccanti impegnano a più riprese Perquoti, di fronte ad un’Orvietana ormai esausta.
A fine partita, Riccardo Fatone, ai microfoni di Orvietosport, legge così gara:
“Sapevamo che sarebbe stata una partita complicata, perché l’Assisi, dall’avvento del nuovo allenatore, è una squadra molto quadrata, che si difende bene e riparte in velocità. E così è stato. Il primo tempo abbiamo fatto un po’ fatica a trovare l’ampiezza del campo, perché loro si difendevano molto bene. Abbiamo colpito più pali, senza riuscire a sbloccare la partita. Durante l’intervallo, ho chiesto alla squadra di rientrare con un atteggiamento diverso, verticalizzando sempre, visto che gli avversari erano molto chiusi. Polidori si è guadagnato un rigore sacrosanto e, dopo il vantaggio, abbiamo avuto altri dieci minuti in cui potevamo chiudere la partita. Poi è subentrata un po’ di tensione e anche parecchia stanchezza, perché domenica (nel match contro il Todi ndr) a livello nervoso e a livello fisico avevamo consumato tantissimo. L’ultimo quarto d’ora, invece, l’abbiamo gestito male, perché abbiamo lasciato l’iniziativa all’Assisi, che ha creato tante situazioni. Alla fine, devo dire che siamo stati anche un pizzico fortunati, quando gli avversari hanno colpito un palo all’ultimo secondo. Quindi, grande merito all’Assisi, che ha giocato con tutte le loro armi alla grande; noi siamo stati bravi a non mollare niente fino alla fine anche nella difficoltà e senza aver giocato un secondo tempo brillantissimo. Abbiamo peccato in tutte quelle circostanze in cui gli altri ci hanno lasciato grandi spazi per ripartire e non li abbiamo sfruttati.”
IL TABELLINO
ORVIETANA: Perquoti, Ammendola, Frellicca, Cotigni, Viviani, Avola G., Cochi (29’ st Olivieri), Tonelli, Donati, Brescia, Polidori. A disp: Sganappa, Di Girolamo, Avola F., Bartoli, Bottoni. Allenatore Fatone
ASSISI: Ceccarelli, Santini, Gentili, Fratini (29’ st Guarino), Bistoni, Tordoni, Balashov, Della Botte, Luchini (8’ st Ameti), Guidubaldi (18’ st Bellomo), Righetti. Allenatore Rubeca
Arbitro Sig. Marco Di Loreto di Terni (Spena, Quaranta)
Reti: 5’ st Brescia (rig.)
Note: ammoniti Cochi, Tonelli, Viviani (O); Gentili, Balashov (A); corner 3-8; recupero 1’ pt, 3’ st
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