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Calcio e speranza: l’Amatrice torna in campo

Amatrice e Pro Calcio Cittaducale in campo per la prima giornata del campionato di Terza Categoria. Prima della gara la telefonata di Sergio Mattarella al presidente dell’Amatrice.

Rieti, 15 ottobre 2016 – Il calcio riparte, anche ad Amatrice. Questo il messaggio lanciato allo stadio Centro d’Italia di Rieti, dove la squadra del celebre borgo devastato dal terremoto è tornata in campo per affrontare il primo impegno ufficiale della stagione nel campionato provinciale di Terza categoria. E per la squadra di Amatrice sarà una stagione da vivere con il desiderio di lasciarsi alle spalle una tragedia immane e di ritrovare la speranza e la normalità. Normalità della vita che può passare ancora una volta attraverso il gioco più bello del mondo, quel gioco che è spesso e volentieri l’unica espressione sportiva per le comunità più piccole del territorio italiano. Quel gioco che costituisce un meraviglioso strumento di aggregazione sociale. Per questo e per tanti altri motivi, primo fra tutti quello di far sentire ancora forte il sostegno a quelle popolazioni duramente colpite dal sisma del 24 agosto, la prima gara nel campionato dell’ASD Amatrice contro il Pro Calcio Cittaducale, non è stata una partita come tutte le altre.

Infatti, al di là dei molteplici significati questo incontro di calcio ha portato con se, il Comitato Regionale Lazio della LND ha voluto trasformare la gara in un evento di solidarietà. Di sicuro non è stato il primo (e si spera non sia anche l’ultimo) ma di certo servirà a mantenere viva l’attenzione su quelle realtà dove, una volta scemata l’attenzione, sarà sin troppo facile dimenticarsi di problemi e necessità. Tante persone sugli spalti ma soprattutto tanti rappresentanti dei media. Ecco quindi l’abbraccio ideale dello splendido impianto reatino, consueto teatro degli impegni casalinghi del Rieti che milita invece nel campionato nazionale di Serie D, alla formazione dell’ASD Amatrice, tornata a disputare il proprio campionato nel Lazio dopo stagioni di adozione nelle Marche anche in ragione della sua particolare posizione geografica. Il Cittaducale indossa la maglia del Torino, spedita dal club granata all’Amatrice e “ceduto” agli avversari in questa partita così diversa dalla altre. Alla fine è la formazione allenata da Romeo Bucci, ex capitano dei rossoblu, a conquistare la vittoria per 3-1. Tre gol di speranza e, prima della gara, la telefonata del Capo dello Stato Sergio Mattarella al presidente Tito Capriccioli per fare gli auguri alla squadra.

“La Lega Nazionale Dilettanti attraverso l’opera del Comitato Regionale Lazio è vicina più che mai ai territori colpiti dal terremoto – ha dichiarato il suo presidente Antonio Cosentino – e confermo la piena disponibilità della LND nel contribuire al ripristino degli impianti sportivi che, come avviene in questi casi, vengono ovviamente destinati alla gestione dell’emergenza. Ma il nostro contributo non sarà solo materiale ma anche morale. Perché crediamo che il calcio possa essere una delle occasioni di rinascita per quelle comunità duramente provate dal sisma”.

“E’ stata una giornata di grandissime emozioni – ha dichiarato il presidente del CR Lazio Melchiorre Zarelli accanto alla leggenda biancoceleste Felice Pulici – e sono grato agli amici della Delegazione Provinciale di Rieti per l’impegno e la passione che hanno messo per realizzare questo evento di calcio e di solidarietà. Voglio ringraziare anche tutti gli organi d’informazione perché hanno colto il senso di questo appuntamento. Il comitato regionale compirà ogni intervento possibile a sostegno delle società dei territorio colpiti dal sisma”.

L’organizzazione dell’evento è stata curata dal Comitato Regionale Lazio e dalla Delegazione Provinciale di Rieti che ha raccolto il sostegno della Lega Nazionale Dilettanti, del Coni regionale e dell’amministrazione comunaledel capoluogo. Fondamentale anche la risposta del territorio. Prima della gara sono scesi in campo i piccoli atleti delle scuole calcio della provincia reatina. Prima del fischio d’inizio si è anche esibita la banda dell’Istituto Magistrale “Elena Principessa di Napoli” di Rieti, guidata dal maestro Roberto Tiberti. A fine gara invece tutti insieme per un “terzo tempo solidale”. Grazie alla disponibilità delle Pro Loco di Ascrea e Rocca Sinibalda oltre che dell’associazione di promozione sociale La Setta del Tocco, è stato infatti organizzato uno spazio enogastronomico nell’antistadio del Centro d’Italia. L’intero ricavato sarà devoluto all’ASD Amatrice per sostenere le spese della stagione sportiva per l’attività ufficiale, in particolare quella del settore giovanile. Il food ed il beverage del terzo tempo sono stati offerti dal Tigre Amico di Rieti.

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IL SINDACO-ALLENATORE ED IL PORTIERE SOLIDALE – Ha seguito la partita a bordocampo, con al collo la sciarpa dell’Amatrice. Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice, diventato nelle ore del sisma il simbolo di una popolazione ferita ma fiera nel suo dolore. Tenace ed instancabile nella gestione dell’emergenza, con addosso la felpa con la scritta “Amatrice” che ha fatto il giro del mondo e commosso l’opinione pubblica. Sono tanti gli incroci per Pirozzi, uno dei tecnici più apprezzati nel panorama del calcio laziale, in questa partita tra calcio e solidarietà. Allenatore del Trastevere (club romano che milita in Serie D) e primo cittadino di Amatrice. Incroci che sono diventati legami fortissimi, non solo per la sua instancabile spola tra Roma, per seguire la squadra, ed Amatrice, per assolvere ai suoi impegni istituzionali. Dopo il sisma, in accordo con la società del presidente Pierluigi Betturri, che lo ha accompagnato a Rieti insieme ad alcuni suoi calciatori, sospende le sue attività di allenatore per dedicarsi esclusivamente alla sua comunità così duramente colpita. Il club amaranto si stringe attorno al suo “mister”. In panchina va il suo vice Aldo Gardini e la squadra, inserita in un girone di ferro, sta disputando un ottimo campionato (attualmente è seconda in classifica).

“Si parte ma dopo bisogna arrivare – è stato il commento di Sergio Pirozzi, condito da una battuta rivolta ai calciatori dell’Amatrice – per cui invito i ragazzi in rossoblu ad allenarsi almeno due volte a settimana, altrimenti tutto ciò non ha senso. Il messaggio è questo: la partenza la fanno tutti, ma poi bisogna raggiungere il traguardo. La ribalta che hanno avuto oggi è stata sicuramente di grande aiuto ed il calcio come sempre è lo specchio della vita. Se vogliamo però tornare a vincere dobbiamo sentirci solo degli sfrattati a tempo, perché chi si sente un terremotato è destinato a perdere sempre”.

L’apprezzamento per Sergio Pirozzi, quale uomo di sport, ha innescato anche l’iniziativa di Giuseppe Iacomini, portiere del Ronciglione United (promozione laziale) che per primo ha lanciato l’hashtag #MisterPirozzisiamoconTe. Ma non si è trattato di una semplice campagna sui social network. Iacomini ha chiesto, dapprima alle squadre laziali, di compiere un gesto concreto nei confronti della popolazione di Amatrice: prima della gara, invece dei gagliardetti, perché non ci scambiamo le ricevute dei versamenti fatti in favore del comune di Amatrice? Ed il cuore del calcio ha risposto, come sempre. Ogni fine settimana ci sono nuove squadre a dare il loro prezioso contributo. Gli scambi documentati da almeno una foto trovano spazio sulla galleria realizzata sulla pagina Facebook della Lega Nazionale Dilettanti che, insieme alla FIGC, ha dato immediatamente risalto all’iniziativa di solidarietà promossa da Iacomini.

“Siamo arrivati ad oltre 70 contributi – ha raccontato Iacomini – è un’iniziativa che parte da noi calciatori. In Italia siamo tantissimi, per questo il mio sogno è che l’adesione possa contagiare positivamente tutte le categorie, dalla Serie A al calcio femminile. Dobbiamo fare in modo che non si spengano i riflettori su questa tragedia, perché dopo i grandi gesti di solidarietà nella fase dell’emergenza, c’è bisogno di continuità negli aiuti per fare in modo che la vita di queste popolazioni possa tornare nel più breve tempo possibile alla normalità”.

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