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Fumata bianca alla Zambelli Orvieto, il coach è Matteo Solforati

Nel gergo del pugilato si definirebbe un ‘uno-due’ alla figura quello che la Zambelli Orvieto ha messo a segno nel mercato estivo, un doppio colpo che porta punti pesanti dalla parte del club umbro.

Dopo due settimane di studio della situazione sono cominciate col botto le manovre della società sportiva gialloverde che si prepara ad allestire il roster per affrontare il prossimo campionato di serie B1 femminile.

Un doppio colpo ravvicinato che apre ufficialmente, ed in maniera roboante, la campagna acquisti condotta dal presidente Flavio Zambelli che ha coperto prima  il ruolo di direttore sportivo e poi quello di allenatore.

Le trattative si sono concluse positivamente e dopo la firma sul contratto adesso le tigri rupestri possono ufficializzare il nome del tecnico che assume la responsabilità di guidare la squadra nella stagione che verrà.

È Matteo Solforati il nuovo coach, proveniente dal San Giovanni in Marignano con cui ha conquistato la promozione e pronto per una nuova sfida: «Non è stato facile decidere ma la scelta spiega tutto il mio pensiero, ho rinunciato alla A2 conquistata sul campo e vicino casa per intraprendere una strada nuova. L’impressione che avevo ricevuto dal club orvietano, la più importante rivale avuta lo scorso anno, era stata ottima. Ora che ci siamo conosciuti meglio posso confermare che c’è voglia di fare bene e la giusta ambizione per cercare di puntare in alto, siamo insomma sulla stessa lunghezza d’onda. Ci sono progetti futuri interessanti, il tentativo di fare un ulteriore salto di qualità è stimolante e credo che la società sportiva lo meriti.

Malgrado i trentacinque anni da compiere, si può considerare esperto della categoria e con un una esperienza alle spalle di primissimo piano, la sua conoscenza approfondita serve ad inquadrare la situazione.

«La prossima stagione come sempre sarà una lotta all’ultimo pallone, il girone del centro Italia sarà come sempre molto equilibrato, è presto per giudicare le rivali ma già si stanno allestendo squadre molto interessanti. Personalmente mi propongo di recitare un ruolo da protagonista, come è giusto che sia, anche se va ricordato che tra una vittoria ed una sconfitta talvolta c’è solo un pallone in più. Partiremo da alcuni elementi già presenti in organico ed aggiungeremo qualche pedina, ci vorrà una squadra competitiva e disposta a sacrificarsi per raggiungere l’intento comune che è costituito dal miglioramento rispetto all’anno passato, se la Zambelli ha chiuso al secondo posto allora c’è solo un traguardo da raggiungere. Il possibile ampliamento della A2 significherà che ci sono chance in più per la promozione e quindi sarà un’opportunità da sfruttare ma come sempre bisognerà fare la propria parte».

L’allenatore di origine marchigiana conclude spendendo belle parole per la società sportiva, per la dirigenza e per la piazza emergente che è ritenuto un territorio ideale dove poter lavorare.

«Ringrazio il club che mi ha dato questa opportunità, ho sentito la stima e la grande fiducia nei miei confronti e cercherò di contraccambiare col lavoro in palestra e coi risultati in campo. Orvieto è sicuramente una delle panchine più ambite della categoria e per me è un onore essere stato scelto».

Il curriculum di Matteo Solforati parla chiaro, cinque anni a Pesaro in A1 (prima da scoutman e poi da assistente allenatore), poi ancora un anno nella massima categoria come vice allenatore a Piacenza, inizia nel 2011 la carriera da primo a Viserba dove vince la B1, una parentesi nel giovanile a Fano per poi tornare in pista due anni a San Giovanni in Marignano con un doppio salto consecutivo dalla B2 alla A2.

Zambelli-Solforati

 

 

 

 

 

 

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