Superga48 – Ciconia 1-1
A volte un pareggio significa un punto guadagnato, altre volte due punti persi. Stavolta, tirate le somme, la prima accezione sembra quella più calzante.
Parte bene il Ciconia, forte di una superiorità sia tecnica che tattica, tanto che, dopo un quarto d’ora, va già in vantaggio con un calcio di rigore trasformato da Santo. Amministra bene il risultato per tutta la prima frazione, per poi perdersi all’inizio della ripresa. Siamo al decimo minuto, quando Serranti è costretto, in seguito ad alcuni errori della difesa, ad un fallo da ultimo uomo, appena al di fuori dell’area: espulsione per lui e punizione per il Superga. Ed è proprio da questa che nasce il pareggio dei padroni di casa.
Il Ciconia, ormai in inferiorità numerica, non riesce più a dispiegare le sue potenzialità ed il nervosismo comincia ad avere la meglio. Avviene a dieci minuti dal termine l’episodio che segna definitivamente la sorte dell’incontro: Federico Croccolino si lascia sfuggire qualche parola di troppo nei confronti del direttore di gara e l’arbitro gli mostra il cartellino rosso. Gli ospiti giocano ormai in nove contro undici; da padroni del pallino del gioco, sono costretti a difendersi fino al triplice fischio. Un peccato, perché in undici contro undici, probabilmente, gli orvietani avevano tutte le carte in regola per portare a casa l’intera posta in palio; una vera fortuna, perché due espulsioni avrebbero potuto anche significare una sconfitta.
Un punto preso, quindi, ma che muove poco, o nulla, la classifica: i biancocelesti stazionano ancora nelle zone medio-basse e, in settimana, si dovranno preparare ad affrontare, nell’ultima gara del girone di andata, il 4 Castelli Valnerina, attuale quarta forza del campionato, contro la quale fare punti, stando così le cose, diventa quasi un obbligo.
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