SAN VENANZO- Sarà la Tiber, prima in classifica, la prossima ospite del San Venanzo al “Pambianco”. Un San Venanzo dalla doppia faccia: passa il turno in coppa Primavera, zoppica in campionato con tre sconfitte e una vittoria contro la Terni Est. La 4 giornata di campionato segnerà un “amarcord” e vedrà il ritorno a San Venanzo, stavolta da avversario del tecnico Silvestrini: difensore duro e colonna di quel San Venanzo che iniziò la scalata all’eccellenza, dalla prima categoria. Si sono già affrontate le due compagini nell’ultimo turno di Coppa, con il San Venanzo che recupera in casa della Tiber un doppio svantaggio, vincendo poi per 3 a 2. Emblema di questa squadra a due facce che prova a saldare i ranghi e riprendere la giusta posizione in classifica e nel campionato.
Perché in estate, quando il consiglio direttivo si è rinnovato, gli obiettivi erano chiari: ripartire con l’entusiasmo che da sempre contraddistingue l’ambiente sanvenanzese che con le sfortunate retrocessioni, si era un po’ perso. Per ricrearlo serve tornare a vincere come dalle parti del “Pambianco” sanno di poter fare, visti i risultati ottenuti negli ultimi anni. Nuova società, nuova squadra. Una scommessa che ad inizio estate è partita con i nuovi innesti nel consiglio: che poi sono “vecchie” facce di questa società ormai quasi cinquantenne. Alberto e Giorgio Pambianco, Umberto Bicchieraro, Giordano Servoli e Jacopo Meniconi: tutti sanvenanzesi doc che hanno vestito-letteralmente- la maglia biancazzurra da sempre. Rimasto al comando il presidente Federico Sargentini che da vent’anni è nel consiglio direttivo. Un innesto quindi di entusiasmo che dalla società vuole arrivare anche ai tifosi: tanti come sempre, al seguito di questa squadra che negli ultimi dieci anni è riuscita ad arrivare nel massimo campionato regionale.
Ora però si pensa al campionato odierno, questa prima categoria che il San Venanzo ha già saputo vincere. Ma dalla società non ci si sbilancia tanto: la squadra ha cambiato molto, è giovane. Alla partenza zoppicante si è aggiunto l’infortunio dell’esperto Mazzoli, una vera tegola per la difesa pensata e voluta da mister Gambacorta. La società biancazzurra è comunque convinta di aver messo insieme una rosa valida, arricchendo i tanti sanvenanzesi che da sempre fanno da colonna alla squadra. L’ intero consiglio è sicuro che lasciando lavorare il tecnico e con la volontà che sembra forte, dei giocatori, tutto si sistemerà e si potranno raccogliere grandi soddisfazioni da questo gruppo. Alla presentazione, durante la festa dello sport che ogni anno l’asd San Venanzo organizza, un ospite d’eccezione ha lasciato nei ragazzi un grande insegnamento: ospite di amici sanvenanzesi il tecnico più titolato d’Italia, Giovanni Trapattoni ha ripetuto molte volte che il segreto è tutto “nell’appartenenza”. Se c’è una cosa che la maglia biancazzurra del San Venanzo ha da sempre evocato è proprio questo, l’appartenenza. Nel piccolo paese infatti tantissimi sono i tifosi che ogni domenica seguono la squadra: subito chi arriva si sente in “famiglia” perché il vero segreto di questo San Venanzo, ormai quasi cinquantenne, è proprio nel suo essere nato, costruito da sanvenanzesi che vivono il “Pambianco” come casa.
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