Sorprese e colpi di scena al nono appuntamento del Campionato Italiano velocità Montagna. Il Trentino di Vimotorsport si è imposto in entrambe le gare. Problemi tecnici per Faggioli secondo solo in gara 2 con la Norma M 20 FC. Sul podio le Osella PA 2000 di Fattorini e Francesco Conticelli
Ricca di sorprese e colpi di scena la 43^ Pieve – Santo Stefano Passo dello Spino, la competizione toscana organizzata dall’appassionato ed infaticabile staff della Pro Spino Team, con validità anche per la serie FIA International Hill Climb Cup e per il Trofeo Italiano Velocità Montagna nord.
Ha vinto entrambe le gare Christian Merli su Osella FA 30 RPE con il miglior tempo di 2’34″80 ottenuto in gara 2. Il trentino alfiere Vimotorsport ha concretizzato il lavoro di sviluppo sulla prototipo monoposto di gruppo E2/M coordinato dallo stesso costruttore e capitalizzato dopo le prove del sabato. Problemi tecnici al propulsore per il pluricampione Simone Faggioli sulla Norma M 20 FC Zytek emersi dopo le prove, hanno rallentato pesantemente il fiorentino in gara 1, il team ha fatto il possibile per arginare i danni in gara 2 dove Faggioli ha ottenuto il secondo posto e difeso la leadership tricolore, oltre a rimontare fino al settimo posto in classifica generale. Due giovanissimi sul podio assoluto con altrettante Osella PA 2000 Honda di gruppo E2/B, con l’umbro Michele Fattorini secondo alla fine di un ottimo week end in cui il portacolori Speed Motor ha trovato buone regolazioni per la sua biposto curata dal Team Trentino – Fattorini Motorsport; terzo l’altro sorprendente under, il trapanese della Catania Corse Francesco Conticelli, che torna meritatamente sul podio dopo Erice.
-“Sono molto contento del risultato, soprattutto per ripagare il grande lavoro di Osella e di tutta la squadra – ha dichiarato Merli – la vittoria dimostra che il lavoro di sviluppo prosegue e la direzione è quella giusta, lo ha confermato il risultato su un fondo impegnativo come quello dello Spino, dove assetto e gomme Avon hanno lavorato in piena sintonia”-.
-“I dati raccolti in prova si sono rivelati preziosi per le regolazioni della nostra Osella – ha spiegato Fattorini – il team coordinato da papà Fabrizio ha svolto come di consueto un ottimo lavoro e dopo gara 1, in cui la vettura scivolava un po’ nella parte iniziale del percorso, in gara 2 ho potuto attaccare addirittura ulteriormente”-.
-“E’ stato un ottimo week end per noi, seppur partito non al massimo per via di alcune noie ai freni dopo la prima salita di prova, non ci aspettavamo un risultato così importante – ha commentato Conticelli – ho attaccato in gara ed il tempo è uscito, la vettura ha risposto bene anche nei tratti più insidiosi”-.
-“Un week end particolarmente difficile per noi – è stato il commento di Faggioli – i problemi sono emersi durante la seconda salita di prove. Abbiamo tentato di riparare il guasto e sembrava che ne avessimo capito l’origine. Purtroppo non è stato così ed addirittura in gara 1 volevo fermarmi. In gara 2 il team ha fatto il possibile per permettermi di partire ed ho potuto cogliere i punti del secondo posto. Ora dovremo lavorare a casa in vista dei prossimi impegni, sperando di individuare presto l’origine del problema”-.
Sotto al podio ha concluso due ottime gare il sempre convincente bresciano Paride Macario che impara sempre più in fretta al volante della Osella FA 30 Zytek, anche al suo esordio allo Spino, dove ha ottenuto il secondo posto in gruppo E2/M. Quinta piazza per il trentino Matteo Moratelli, che ha finalmente ritrovato un buon feeling con il set up dell’Osella PA 2000 Honda con cui è salito sul podio di gruppo, nonostante il sottosterzo accusato.
Con la sesta posizione in classifica generale il sardo Omar Magliona ha vinto il gruppo CN al volante dell’Osella PA 21 EVO Honda curata dal Team Faggioli, l’alfiere della siciliana CST Sport ha fatto il vuoto in entrambe le gare, malgrado due traversi e un assetto sull’anteriore troppo “estremo” in gara 1 ha conquistato il record di categoria. Ora il sassarese ha portato a sette i successi in altrettante presenze Tricolori. Al secondo posto di gruppo e nono nella generale ancora punti preziosi per il potentino di AB Motorsport Achille Lombardi su Osella PA 21 EVO Honda, nonostante l’eccessiva scivolosità accusata soprattutto in gara 1. Terzo il 21enne calabrese Luca Ligato su Osella PA 21 EVO, che sperava di familiarizzare più in fretta con il percorso sul quale ha esordito. Sotto al podio il rientrante emiliano Franco Manzoni anche lui sulla PA 21 EVO in debito di ritmo di gara adeguato.
Buon ottavo posto nella generale per l’esperto Vincenzo Conticelli senior al volante della Osella PA 30 Zytek, la biposto di gruppo E2/B sulla quale il driver trapanese ha saputo trovare un buon set up per l’impegnativa gara toscana. Top ten completata dal giovane ragusano Samuele Cassibba che ha ripreso in fretta il ritmo di gara appena tornato al volante della Tatuus F. Master con cui si è imposto in classe 2000 delle monoposto. Secondo posto in E2/M 2000 per un altro giovane, il veneto Karim Sartori anche lui sulla F. Master, seppur meno adeguata alle salite. In classe 1000 è stato il reatino Graziano Buttoletti a fare un nuovo pieno di punti e quindi mettere nel mirino la Coppa di classe.
Nelle classi minori del gruppo E2/B successo tra le 1600 per il catanzarese della Scuderia Vesuvio Francesco Ferragina sempre molto incisivo sulla Elia Avrio. In classe 1000 altro successo calabrese per Giuseppe Rubino anche lui sulla Elia Avrio, biposto di fabbricazione calabrese di Catanzaro.
Sfide incandescenti in gruppo GT con vittoria finale del padovano Roberto Ragazzi che sulla Ferrari 458 ha ora ipotecato il titolo con il doppio successo. Sfortuna per il pugliese Francesco Leogrande uscito di strada in gara 2, dopo che con la Porsche 997 aveva ottenuto il secondo posto in gara 1 a soli 34 centesimi di secondo dal leader, complice un problema al cambio per il fasanese. Bella gara, completata al secondo posto di gruppo ed in continua rimonta per l’altro veneto di Superchallenge Bruno Jarach sulla seconda Ferrari 458, con cui si è sempre più migliorato alla sua prima volta allo Spino. Terzo il veneto di Sicilia Rosario Parrino sulla Porsche 997, davanti al toscano Guido Sgheri soddisfatto di aver registrato la sua migliore prestazione di sempre al volante della Porsche 997.
Ricco e generoso di emozioni e spettacolo il gruppo E1, dove il successo è andato allo svizzero Ronnie Bratschi sulla sviluppatissima Mitsubishi Lancer EVO. Primo degli italiani il teramano Marco Gramenzi autore di due ottime gare sull’Alfa 155 V6, dopo la doppia rottura delle barre stabilizzatrici accusata in prova. Terza posizione per Fulvio Giuliani che ha compromesso migliori ambizioni al volante della perfetta Lancia Delta EVO, per via di scelte di gomme non ottimali in relazione al fondo. . Avvincente la classe 2000 dove il napoletano della Scuderia Vesuvio Luigi Sambuco ha centrato una affermazione con la Renault New Clio che ha girato come il driver desiderava duellando con il diretto rivale Cimarelli. Seconda piazza per il pesarese della Scuderia Catria Ferdinando Cimarelli che ha chiesto ed ottenuto il massimo dalla sua Alfa 156, finalmente a punto e con cui ha vinto gara 1 al fotofiish. Seconda piazza per il pesarese della Scuderia Catria Ferdinando Cimarelli che ha chiesto ed ottenuto il massimo dalla sua Alfa 156, finalmente a punto. In classe 1600 ottimo affondo del calabrese di Reggio Domenico Chirico che al volante della Peueot 106 ha rafforzato la sua posizione di vertice di categoria. Secondo posto per il sorprendente pesarese Maurizio Contardi, il portacolori della Scuderia Catria finalmente in buona intesa con la Honda Civic Mk4. Sfortuna per il cosentino Giuseppe Aragona, dopo una gara 1 in affanno chiusa al terzo posto, un guasto lo ha fermato in gara 2.
Il duello tra i pretendenti alla gara ed ai punti dl tricolori sulle Honda Civic Type-R in gruppo A, ha dato ragione all’abruzzese Serafino Ghizzoni che ha centrato un doppio successo, grazie ad un assetto reso il più efficace possibile, contro il triestino Paolo Parlato che ha accusato invece delle scelte poco efficaci di set up.
Vittoria con due a zero per il campano di Trento Antonino “O play” Migliuolo in gruppo N, l’alfiere della Scuderia Mendola ha piazzato al primo posto la sua Mitsubishi Lncer EVO, malgrado una crisi di gomme soprattutto in gara 1, davanti alla gemella del salernitano Giovanni Del Prete, che ha accusato molto sottoterzo. Terza piazza per l’inossidabile trevigiano Lino Vardanega sulla versione EVO X della Mitsubishi, con qualche problema di troppo al cambio. Uno a Uno è finito il duello sui centesimi di secondo tra i protagonisti della classe 1600 entrambi su Peugeot 106, in gara 1 vittoria del potentino Rocco Errichetti per 19 centesimi, nella seconda salita, complice un errore del lucano sul finale, è arrivata la pronta risposta dell’esperto piemontese Giovanni Regis che si è aggiudicato il successo nella generale.
In gruppo Racing Start grande testa a testa con uno a uno finale tra il pugliese della Fasano Corse Oronzo Montanaro che sulla MINI John Cooper ha vinto in gara 1 contro il bresciano Nicola Novaglio, un po’ sottotono nella prima salita, poi contrattacco vincente per 57 centesimi di secondo dell’alfiere Elite Motorsport. La generale ha dato ragione a Montanaro. Sul podio di gruppo l’abruzzese Andrea Marchesani che ha ritrovato il pieno feeling con la Volkswagen Polo GTI a doppia sovralimentazione, seguito dal bergamasco Mario Tacchini sulla MINI Cooper S. In Racing Start Plus appena arrivato ha portato il suo affondo il reatino Antonio Scappa per la prima volta sulla Renault New Clio, con cui ha preceduto il pescarese Giuliano Pirocco su vettura gemella ma con un assetto non ottimale per il fondo toscano. Non ha preso il via l’altro pescarese Roberto Chiavaroli fermato da un guasto al cambio dopo le prove sulla Honda Civic Type-R.
(acisportitalia.it)
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