La presidente Marilena Calderini e il coordinatore tecnico Sandro Tonelli ci presentano in esclusiva la nuova realtà calcistica di puro settore giovanile.
Lo avevamo anticipato qualche giorno fa ed ora tutto è stato formalizzato, nella giornata di giovedì 23 luglio presso la sede regionale della FIGG di Perugia si è presentata Marilena Calderini con tutti i documenti per dare vita alla S.C. Federico Mosconi, ed è proprio la numero uno di questa società, insieme al coordinatore del settore tecnico Sandro Tonelli, che abbiamo incontrato per farci spiegare tutti i dettagli.
Presidente, anzitutto cosa la ha spinta ad accettare questo ruolo e questa avventura?
“Il calcio ha sempre fatto parte della mia vita – ricorda Marilena – mio padre è stato tanti anni nell’Orvietana proprio come presidente del settore giovanile, a due anni mi portava in spalle a vedere la partita a via Roma, poi mi sono sposata un uomo che ha mangiato calcio da sempre, quindi quando Andrea Montenero mi ha illustrato questo progetto ho subito accettato. Non so se siano esistite altre donne presidenti nel calcio in queste zone, sta di fatto che stamani in Lega, ero l’unica donna con i documenti in mano, tra tanti uomini, per iscrivere una società e la cosa mi ha inorgoglito. Magari servirà ad ingentilire un po’ un ambiente che molti vedono poco femminile e poco fine, ecco vorrei smentire queste cose e chissà che magari non riusciremo anche a mettere su una squadra femminile”.
Che obiettivo vi ponete?
“Vorrei parlare di scommessa più che di obiettivo: organizzare un’associazione che dia la possibilità non solo ai bambini, ma anche alle famiglie di socializzare attraverso lo sport. Lo sport deve essere visto come un mezzo per fare attività sociale, un sistema a rete tra le varie “agenzie formative” come la famiglia, la società sportiva, la scuola, la parrocchia ecc. Voglio anche ricordare che non saremo solo a Sferracavallo, ma soprattutto per i più piccoli avremo la possibilità di disputare gli allenamenti e le esperienze formative in una struttura privata con campi sintetici e spogliatoi nuovi”.
Orvieto non è una metropoli e una scuola calcio già esiste, come mai farne una nuova?
“Se ti riferisci all’Orvietana ti dico subito che noi facciamo tutta un’altra cosa, non andiamo ad occupare uno spazio che già ci sta, tanto che 19 nostri ragazzi che non hanno più l’età per la nostra scuola calcio, che arriva fino agli esordienti, li abbiamo fatti passare proprio all’Orvietana, poi ricordiamoci che a Sferracavallo già ci sta una base di 60 bambini. Faremo una cosa del tutto diversa e ve lo spiegherà meglio Sandro Tonelli”.
E proprio Sandro Tonelli ci spiega le novità della S.C. Federico Mosconi:
“Tutto sarà basato sull’aspetto educativo, la nostra come ha già detto il presidente Marilena, sarà un’agenzia educativa, vorremmo coinvolgere anche i genitori in un contesto di regole che devono riguardare tutti. Faremo riunioni a tema con i genitori, durante l’anno, insieme alla associazione Onlus intitolata ad Alessandro Bini, parleremo di sicurezza degli impianti sportivi ad esempio e in generale ci prenderemo cura dei minori che ci affideranno individuando percorsi di crescita e formazione che possano migliorare tutti gli aspetti, sportivi e non. Andremo a mettere in pratica il metodo Arsenal, che avremo in esclusiva per tutta la provincia di Terni, e forse anche a livello regionale, la programmazione sarà annuale, basata comunque su situazioni che fanno già parte del nostro patrimonio, ma con maggiore meticolosità”.
Spiegaci meglio questo “metodo Arsenal”.
“La società londinese – tiene a sottolineare Tonelli – ci fornirà in esclusiva, tramite una password, l’accesso ai loro metodi di allenamento, già abbiamo iniziato con gli altri tecnici, tutti laureati, a condividere questo linguaggio che verrà poi dall’Arsenal controllato e verificato con 4 stage annuali che loro verranno a fare qui, così come i nostri tecnici potranno partecipare alle loro convention di aggiornamento. Questo prevede il contratto che abbiamo stipulato”.
La presidente ha parlato anche di calcio femminile
“Ci piacerebbe molto, intanto ricordo che fino a 12 anni non si fa distinzione e quindi possono giocare insieme, ma so che in città ci sta un gruppo di ragazze anche più grandi, mi pare frequentino il liceo classico, sulle quali si potrebbe ragionare per una squadra di calcio femminile, conosco bene poi dei veri talenti anche nei comprensori, quindi non escludo che si possa dar vita pure al settore rosa”.
Volete coinvolgere anche le altre società del comprensorio?
“Ci piacerebbe estendere, senza andarsi a sostituire a loro, questo metodo, se le altre società lo accettano, faremo anche una prima lezione agli inizi di settembre aperta a tutti, con i tecnici dell’Arsenal. Collaboreremo con le scuole, abbiamo infatti tutte le carte in regola per ottenere la qualifica di 1 livello avendo le figure idonee per presentare il nostro progetto per il “Sei Bravo a Scuola”, avendo più del minimo di 3 tecnici federali laureati richiesti, insomma di idee e voglia di fare non ci mancano, il metodo è di alto livello e non vediamo l’ora di cominciare”.
E a proposito di cominciare la S. C. Federico Mosconi già comunica che nella mattinata di sabato 5 settembre presenterà in un evento pubblico ad Orvieto centro tutti i personaggi e le idee che la riguardano, saranno presenti anche i tecnici dell’Arsenal che rimarranno ad Orvieto sia il sabato pomeriggio che la domenica successiva per la prima lezione aperta a tutti. Maggiori dettagli saranno definiti prossimamente, a breve sarà anche attivo il sito internet della società dove sarà possibile ricavare ogni informazione anche per le iscrizioni.
Intanto è stato comunicato l’Organigramma:
Presidente: Marilena Calderini
Vice Presidente: Giuliano Cioci
Direttore Generale: Leonardo Leonardi
Direttore Tecnico: Andrea Montenero
Coordinatore Tecnico: Sandro Tonelli
Segretario: Quinto Polegri
Tecnici: Sandro Tonelli, Davide Dettori, Claudio Petti, Elia Falsaperna
Se sai leggere bene cosa ho scritto….il metodo e stato modificato da un certo wenger….sempre se sai chi sia!!.ma se vuoi saperne di piu il 5 settembre alle ore 11 al palazzo dei congressi sala 400 puoi venire a sentire la presentazione, il metodo.di sicuro non conosco bene l’inglese….ma ci metto la faccia.. .a dimentico è aperto a tutti anche x chi non ci crede.ti consiglio di venire…cosi ti togli dei dubbi.saluti
Non capisco perché si vuole vendere un prodotto che non esiste. Vai sul sito del coerver (utilizza il traduttore se non lo capisci) e vedi che tra le squadre che lo utilizzano c’è l’arsenal.
http://www.coerver.com/home.php/history
Non é vero che i due metodi hanno similitudini in comune. Innanzitutto sono due culture calcistiche diverse: il cover nasce in Olanda trenta anni fa, il metodo Arsenal nasce ventitre anni fa e viene perfezionato da tale Wenger da circa dieci anni. Questo metodo é aggiornato in tempo reale per categorie partendo dai primi calci fino alla prima squadra. La parola scuola calcio,fa capire chiaramente che oltre ad essere allenatori abilitati a.i.c. devono essere professori di educazione fisica, quindi laureati in i.s.e.f., per far si che la stessa società possa fare scuola calcio di prima fascia e le regole della nostra f.g.c. prevedono che ce ne siano almeno tre laureati per societá.Quindi non devono saper trasmettere qualcosa; devono essere prima di tutto educatori e poi insegnare calcio. Va sempre ricordato che parliamo di bambini da 5 a 12 anni. Concludo dicendo che non sono così tanto presuntuoso di sapere se sarò in grado di insegnare ai miei allenatori ma io e i miei collaboratori gli abbiamo dato un metodo di allenamento innovativo (e sono tutti di primo livello i nostri allenatori),ed ho la fortuna di avere dei collaboratori come Cioci Giuliano e Sandro Tonelli. Posso dire che ho diciotto anni di esperienza da allenatore benché ho solo 42 anni e con qualche campionato vinto a livello di prime squadre, per non parlare dell’ esperienza calcistica da calciatore ( vorrei capire la sua di esperienza. ..) Montenero sarà quello giusto?
IL metodo non ha nulla di innovativo,ormai nel calcio anche a livello di scuola calcio,c’è poco da inventare,al limite si possono apportare dei miglioramenti,ma parlare di innovazione mi sembra esagerato.Se analizzate il metodo Arsenal e il Coerver hanno molte similitudini,e chiaramente i primi hanno inglobato il secondo.Al momento al top in europa comunque c’è il Belgio e la Svizzera,ma evidentemente non fa audience.Per quanto riguarda gli allenatori bisogna vedere se sono in grado di trasmettere qualcosa,farsi seguire,e questa indipendentemente dalla laurea di solito è una dote innata che ha solo chi può allenare,e ve lo dico per esperienza,non tutti possono farlo.Infine il ruolo del direttore tecnico è fondamentale,è lui che attraverso riunioni tecniche dà i diktat agli allenatori e giustamente ne deve sapere molto più di loro. Montenero sarà quello giusto?
credo che in Umbria un gruppo di allenatori preparati e abilitati come li ha in questo momento la F.Mosconi sono in pochi ad averli.Un grandissimo in bocca al lupo