Potrebbe farcela Simone. Intanto sono soprattutto sacrifici e rinunce per il suo grandissimo amore: IL TENNIS. A 14 anni e mezzo e nonostante un fisico ancora acerbo, si attesta tra i venti migliori Under 16 della macroarea Lazio-Toscana-Umbria. E’ il numero uno della squadra Under 16 del CT Giotto Arezzo, uno dei circoli più gloriosi ed antichi del panorama nazionale e unica Top School in Toscana, in grado di sfornare talenti come il povero Liuzzi, Vanni, Bracciali ecc. Il campionato a squadre di Simone è iniziato nel migliore dei modi mentre incalzano gli impegni Internazionali: quello più atteso, dal 20 al 30 giugno in Croazia, a Veli Losiinj, circa 800 km. Da Orvieto. Così Jacopo Bramanti, direttore tecnico del Giotto e uno dei responsabili federali più preparati a livello tecnico, parla di Simone:
“Simone e suo padre Stefano mi sono stati presentati da un caro amico ormai quattro anni fa. Le parole di Carlo Pini al telefono quando mi ha chiamato dicendomi che aveva creato questo appuntamento al nostro Circolo con Simone, mi avevano colpito. Mi parlava di un bambino su cui si sarebbe potuto lavorare bene. Abbiamo cominciato a lavorare a testa bassa su quelli che sono i nostri punti saldi nella crescita di un giovane atleta, la tecnica, la prospettiva del lavoro pluriennale, la condivisione degli obiettivi con la famiglia, il valore dei piccoli passi. Se oggi Simone é uno dei nostri Under 16 più di prospettiva, di certo non tutti lo avrebbero pronosticato come Carlo ai tempi. Ma saper ascoltare ed osservare sono alcuni dei motivi su cui basiamo la nostra realtà al Giotto. Devo ringraziare Simone per la sua disponibilità e voglia di sacrificio, il suo Maestro Daniele Mazzi per la disponibilità ad ascoltare e mettere in pratica i nostri consigli, ed il padre Stefano che ci ha dato fiducia e l’estrema libertà di studiare il percorso che riteniamo migliore per Simone”.
Una vita durissima tra scuola, allenamenti, famiglia e un pizzico di vita sociale che non guasta; ma sempre con un obiettivo in testa: IL TENNIS.
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