Festa grande per i 50 anni della Olimpia S. Andrea

In quegli anni, i mitici anni ’60-’70, bastava un pallone, un campo sterrato, la voglia di giocare insieme e tutto il resto non contava.  E proprio in quegli anni, a Orvieto muoveva i primi passi la Olimpia S.Andrea, squadra di calcio nata dalla passione del maestro Corrado Fratini.

E’ targata 1965 la prima partecipazione della squadra ad un campionato; nel campionato juniores 1966/67 la Olimpia diventa campione provinciale e vice campione regionale. Nella foto di quell’anno Graziano De Luca (portiere poi di Ternana e Bari), Cinti, Fringuello, Chiolle, Moretti, Chioma, in basso Avolio, Giubba, Provinciali, Fagiani, Marinelli.

La Olimpia S.Andrea diviene negli anni una realtà di sana aggregazione intorno ai valori dello sport e cristiani; la sua sede è l’oratorio della Misericordia della parrocchia di S. Andrea e don Giovanni Ermini, viceparroco, è il suo primo tifoso.

A 50 anni dalla nascita, alcuni tra dirigenti ed ex atleti del G.S. Olimpia S. Andrea, hanno voluto per una sera ritrovarsi, per condividere nuovi momenti di una amicizia mai venuta meno, tra coloro che hanno vissuto insieme la spontanea passione calcistica della propria giovinezza. Così venerdì 20 marzo scorso tutto il gruppo si è ritrovato nella chiesa di S.Andrea dove il Parroco Don Luca Conticelli ha accolto con calore la squadra ed ha celebrato una messa in suffragio. Poi tutti a cena per stare di nuovo insieme, sorridere di gaffe, di errori e di clamorose sconfitte: ricordi e aneddoti per sentirsi ancora orgogliosi di inaspettate vittorie.

Festeggiatissimi gli allenatori Pietro Olivieri detto “il Petisso Pesaola” che ha ricordato come Graziano De Luca sui sassi del campo del vecchio seminario utilizzato per gli allenamenti si buttasse con più facilità a sinistra e Sergio Fringuello detto “Bramieri” che è solito definire quell’Olimpia la squadra più forte ad Orvieto e dintorni in quel periodo. Bruno Morcella allenatore in anni meno ricchi di successi, ha ricordato insieme ad uno storico dirigente, Piero Ubaldini, l’impegno ed il piacere nel giocare di questo gruppo sempre e comunque al di là dei risultati in campo.