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Ciconia bello ma sfortunato, la Tiber passa col minimo scarto

Dubbi sulla posizione di Marrano, autore del gol partita, i biancocelesti lottano ma restano a secco di punti contro la seconda forza del campionato.

CICONIA – TIBER 0-1

CICONIA: Dominici, Silvi, Leonardi, Massini Rosati, Bonino, Dini, Dami, Santo (24’st Fattorini), G. Croccolino, Ranchino (38’st Filippi), Selimi. A disp.: Mizushima, Pepe. All.: Romanini.

TIBER: Agneletti, Trombettoni, Manni, Pecciarelli, Trefoloni, Fiorini, M. Marrano, U. Marrano, Coata (40’pt Menghella), Atanasi, Bordacchini (39’st Piechucki). A dis.: Pal, Pulcioni, Pero Nullo. All.: Lunaonulla.

ARBITRO: Chiaraluce di Perugia.

MARCATORE: 26’ pt U. Marrano.

NOTE: Ammoniti: Silvi, G. Croccolino, Ranchino (C); M. Marrano (T). Angoli: 12-1 per il Ciconia. Recupero: pt: 0’; st: 4’.

Solite assenze, solita sfortuna, ma almeno la grinta e la determinazione non mancano al Ciconia che mette alle strette la seconda della classe vincente appena per un gol, con dubbia posizione di fuorigioco, senza che si veda l’enorme distacco che la classifica invece riporta. A giudicare soltanto dalla volontà, dal gioco e dall’impegno che ci mettono i ragazzi di Romanini, la salvezza sembrerebbe essere un traguardo alla portata, ma se non si raccolgono punti e non si traducono tutti questi aspetti positivi in risultati c’è invece il rischio di dover soffrire eccome. Squadre disposte in campo in maniera speculare, Romanini fa a meno di Frizzi squalificato, Dominici è l’unico portiere in lista e sfodera una delle migliori prestazioni, davanti a lui giocano Silvi, Bonino, Dini e Leonardi. In linea mediana operano Ranchino, Massini e Selimi, che troveranno anche il modo di proporsi in avanti, dove invece stazionano più stabilmente Santo, Croccolino e Selimi. Novità anche in panchina, dove si siede il giapponese Mizushima finalmente tesserato.

La prima fase di gara vede il Ciconia subito su ritmi alti, pressing e corsa in particolar modo dal lato del campo di Selimi e Dami, si gioca soprattutto nella metà campo di attacco orvietano, ma senza che arrivino particolari pericoli dalle parti di Agneletti. La prima azione degna di nota è invece di marca ospite, ma arriva dopo oltre dieci minuti: azione insistita portata avanti da M. Marrano e Atanasi, con quest’ultimo che da dentro l’area fa partire una conclusione che termina a lato. La risposta del Ciconia è immediata, ma anche il tiro di Dami non centra la porta. La Tiber non riesce a dimostrare la differenza che la classifica suggerisce e a metà primo tempo un breack di Ranchino che ruba palla a centrocampo, porta applausi per la squadra di casa: scambio con Croccolino che chiude la triangolazione col numero dieci di casa che perde il tempo utile per tirare in porta. Gara veloce con ritmi alti che si sblocca poco prima della mezz’ora, i centrali difensivi di casa sembravano aver sventato un’azione d’attacco della Tiber, ma rinviano corto, ne approfitta Coata che, con la difesa tutta propensa ad uscire dall’area, serve alla perfezione Marrano rimasto nei sedici metri, troppo facile per lui sbloccare il risultato, restano però dei dubbi sulla regolarità della sua posizione. Prima della pausa ci riprovano Dami e Santo a rimettere a posto le cose, ma malgrado l’impegno, il pallone rimane lontano dai pali.

Nella ripresa di nuovo il Ciconia parte a spron battuto, ma bisogna attendere il quarto d’ora per la prima emozione, un cross di M . Marrano pesca alla perfezione Bordacchini in area, il suo colpo di testa sarebbe vincente se Dominici in tuffo non sventasse con una parata meravigliosa. Poco dopo Dami, dall’altra parte viene fermato per un fuorigioco dubbio, veramente poco fortunato il Ciconia su questo tipo di decisioni. Le proteste verso l’arbitro continuano anche per un atterramento di Croccolino in area al 25’, ma tutto ciò che ne consegue è il cartellino giallo per l’attaccante di casa. L’occasionissima per il pareggio però arriva al 32’ e ancora una volta tutto parte dai piedi di Ranchino che manda in tilt un paio di avversari, serve Dami in area e la sua conclusione viene deviata in angolo dal portiere ospite con un grande intervento. A proposito di angoli alla fine se ne conteranno 12 per il Ciconia contro uno solo per la Tiber a conferma della mole di gioco espressa dai ragazzi di Romanini. Entrano Fattorini e poi anche Filippi, ma nel finale gli ospiti riescono a chiudere tutti gli spazi e anzi in contropiede sfiorano due volte il raddoppio: in entrambi i casi Dominici para il possibile e anche l’impossibile, graziato pure da errori avversari, su Manni e M. Marrano. Finisce con i tre punti che vanno alla seconda della classe, con il Ciconia che nella forma dimostra ancora di saper lottare, ma nella sostanza non ottiene quanto serve per rendere meno deficitaria la propria classifica.

 

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