Pessimo finale di girone di andata coi biancorossi che girano decimi, lontanissimi dai playoff e appena due punti sopra i playout. Traversa di Bagnato in avvio, con la palla che danza sulla linea, decisioni arbitrali contestate e un secondo tempo confusionario condannano l’Orvietana.
Altra giornataccia per l’Orvietana sempre più a picco in classifica (la vittoria manca ormai da 7 partite). Anche a Macchie, che ora la sorpassa in classifica, arriva un ko. Eppure non era iniziata male per i biancorossi che hanno colto una traversa con Bagnato, con la palla che poi è rimbalzata a portiere battuto sulla linea ma non ne ha voluto sapere di entrare. Da rivedere anche la posizione in partenza sull’azione che ha portato al gol del vantaggio dei padroni di casa. Poi è stato Borrello a mangiarsi due gol clamorosi da dentro l’area piccola. Orvietana che chiede anche un calcio di rigore per un intervento su Borrelli. Poi nella ripresa, complice il nervosismo per un risultato che non si riusciva a riaddrizzare, molta confusione e dal dischetto, non senza altre contestazioni, il Macchie trova il raddoppio.
Abbiamo contattato il direttore generale Andrea Solini nel dopo gara che ha così commentato:
“Se dobbiamo parlare solo della partita, avrei da ridire sulla poca fortuna che ci assiste e su un arbitraggio che ci ha penalizzato, loro hanno segnato in netto fuorigioco e su un rigore inesistente che quando è stato fischiato nemmeno i nostri avversari avevano capito cosa dovevano fare, mentre le situazioni dubbie in area avversaria non sono mai state punite, è finito il girone di andata e non abbiamo avuto nemmeno un rigore a favore. Ma ovvio che dopo 15 partite c’è da analizzare qualcos’altro oltre la singola gara di oggi. La stagione ormai dovrà proseguire guardandoci alle spalle e mettendo come obiettivo l’allontanamento dalle zone pericolose, i giocatori devono togliersi quella tensione che li porta a sbagliare così tanto sottoporta. Nego assolutamente che ci possano essere problemi tra i giocatori e l’allenatore. Ma ovvio che l’allenatore non deve diventare un alibi per i giocatori. Si va avanti con Montenero, il gruppo lo sa e lo sa lo stesso allenatore, quindi ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. Ho fatto il viaggio di ritorno in macchina col presidente quindi posso assicurare che questo non è solo il mio pensiero, ma anche quello di Biagioli”.
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