Attacco inconsistente per i biancocelesti, allora lo 0-0 resta il massimo risultato a cui puntare. Poche emozioni tutte nel finale, clamorosa l’occasione per Dami allo scadere, ma era in netto fuorigioco.
CICONIA – MONTEFALCO 0-0
CICONIA: Dominici, Bonino, Massini Rosati, Giani, M. Franciaglia, Dini, Pepe, Santo (39’st Selimi), Filippi (45’st Leonardi), L. Franciaglia (19’st Dami), Frizzi. A disp.: Serranti, Palmucci, Sarpano. All.: Romanini.
MONTEFALCO: Fasci, Curi, Srbinosky, Poli, Porfiri, Menghini (33’st Valentini), Cali, Cannavò (15’st Kuqi), Micanti, Dzemaili (23’st Tila). A disp.: Bartolini, Bianconi, Maatovi. All.: Marinucci.
ARBITRO: Ciavi di Perugia.
NOTE: ammoniti: Bonino, Giani, Santo e Filippi (C); Poli, Porfiri, Dzemaili (M). Angoli: 5-3 per il Montefalco. Recupero: pt:0’; st: 4’.
Arriva un altro pareggio per la squadra di Romanini che, al netto delle assenze per le varie squalifiche, fa qualche passo indietro rispetto alle più convincenti gare interne precedenti. Contro una squadra più o meno di pari classifica, il Ciconia mostra per tutta la gara di avere seri problemi in fase di attacco. Romanini parte con Dominici in porta, Bonino, Marco Franciaglia, Dini e Massini sulla linea arretrata, con Giani e Luca Franciaglia davanti alla difesa. In attacco si comincia con Santo terminale offensivo con Pepe, Filippi e Frizzi a supporto. Ma l’assenza di una vera punta si nota per tutta la partita, il punto di riferimento manca e toglie idee e manovra anche al centrocampo, troppo spesso chi era destinato a portare avanti la palla, alzando gli occhi non trovava compagni davanti. Primo tempo senza tiri in porta, si ricorda solo uno spunto sulla fascia di Santo che crossa a centro area un pallone velenosissimo e molto invitante, ma di compagni nemmeno l’ombra. Complice anche la giornata un po’ più appannata di Frizzi e un Micanti, tra le fila avversarie, in grande spolvero, alla fine dei primi 45 minuti la sensazione è che a far migliore figura sia stato il pressing ospite.
Nella ripresa si assiste a qualche rimescolamento di carte, senza grossi stravolgimenti, ma di pericoli non se ne vedono. Almeno fino al quarto d’ora quando Poli sfrutta la sua stazza fisica per superare un paio di avversari, evita anche un fallo e, vedendo un po’ fuori dai pali Dominici, prova il mezzo pallonetto dalla distanza che finisce alto. Match piuttosto lottato a centrocampo, con il Ciconia che non riesce mai a presentarsi davanti a Fasci, mentre il Montefalco ogni tanto con Cali prova a tirare almeno verso la porta. Il copione sempre uguale del match sembra però avere un sussulto al 18’ della ripresa, quando arrivano i primi due tiri in porta per il Ciconia, tutti nella stessa azione e tutti a opera di Santo, ma Fasci prima para in maniera un po’ goffa, poi si ripete stavolta guadagnandosi applausi. Altro punto di rottura della partita poteva essere l’ingresso in campo di Dami. La sua velocità in effetti sposta gli equilibri più verso la squadra di casa, ma anche lui dimostra in più occasioni di non avere affatto lo spirito dell’attaccante di razza. Dami si posiziona sulla stessa linea di Santo con Filippi dietro, ma per quanto Romanini possa girare le pedine davanti, la punta non c’è e il gol non arriva. Anche gli ospiti però hanno la loro occasione prima di metà ripresa. Bonino e Dominici cincischiano su una palla che arriva nell’area piccola da lontano, Micanti si inserisce tra loro e Bonino è costretto ad allungare di piede la palla verso il proprio portiere che per evitare finisca in rete la prende con la mano: punizione a due con palla ovviamente sulla linea dell’area di porta e barriera sulla linea di porta. Ma la conclusione del neoentrato Kuqi viene ribattuta. Gli imbarazzi nell’area di casa si ripetono almeno in altre due occasioni, con Massini e Franciaglia poco decisi e con Dominici poco attento su qualche uscita. Dall’altra parte Dami si era guadagnato un fallo al limite dell’area, ma preferisce continuare inducendo l’arbitro a dare vantaggio (e poi ad ammonire il giocatore del Montefalco che aveva commesso l’infrazione ad azione finita) ma così non riesce a ottenere nemmeno il corner. Poco dopo sempre Dami viene fermato in fuorigioco, ma la posizione sembrava regolare. Il maltolto gli viene reso al 90’ quando, in netta posizione irregolare, riceve palla a centro area e si presenta a tu per tu col portiere, non tira, torna indietro, prova a superare l’estremo difensore decentrandosi però troppo e alla fine colpisce debolmente la palla che finisce sul palo, con il resto della porta però coperta ormai dal portiere.
Il rammarico per l’occasionissima resta, ma una squadra senza riferimento offensivo come quella vista contro il Montefalco, non può che puntare al massimo allo 0-0.
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