Gara senza emozioni, tanta paura e niente gioco. Sembrava che i padroni di casa avessero preso più coraggio, ma all’ultimo istante Borrelli riporta felicità in casa Orvietana. Montenero sorride e salva la panchina. Scarfone chiede rinforzi.
L’Orvietana sfata il tabu San Venanzo, mai una vittoria per i biancorossi infatti nel derby del Peglia che costò anche la retrocessione due anni fa nel playout. Ma Montenero non ha risolto i problemi di gioco della sua squadra, forse la più brutta prestazione fin qui che frutta comunque tre punti grazie al gol di Borrelli, pronto ad approfittare di una mezza indecisione del portiere a tempo scaduto. Primo tempo senza tiri in porta, ripresa di marca sanvenanzese con l’Orvietana che sembrava accontentarsi di un inutile pareggio. Si scontravano i due allenatori che lo scorso anno si diedero il cambio sulla panchina orvietana. Ma la classifica deficitaria di entrambe non concede tempo agli amarcord. Baffoni e Bicchieraro partono in panchina, sul fronte opposto è Casarelli a rimanere escluso dai titolari. Montenero si schiera con un 4-4-2 che, di fatto, certifica come nuove soluzioni per risolvere i problemi di gioco, non siano state trovate. Più spavaldo Scarfone nel mettere in campo i suoi, ma la sua squadra le carenze tecniche le evidenzia. Primo tempo senza emozioni, si registrano solo una punizione finita alta dell’ex Graziani, un paio di conclusioni deboli di Cochi, che almeno prova a centrare la porta, un bel tiro al volo di Ruspolini finito di poco sopra la traversa. Tanti errori, un po’ di paura e qualche giocatore che è sembrato non al meglio fisicamente, da entrambe le parti. Le reti sarebbero rimaste inviolate anche senza portieri.
La ripresa inizia senza cambi, ma il San Venanzo si fa subito più vivo, una triangolazione tra Giorgioni e Graziani costringe al fallo Antichi, Servoli batte dal lato corto servendo indietro Giorgioni che prova il tiro con poca fortuna. Graziani di testa ci prova tre volte e quando la mira finalmente sembra giusta è Antichi a salvare sulla linea. E’ passato un quarto d’ora e dell’Orvietana nessun segnale, eppure la retroguardia di casa non sembra muoversi alla perfezione, ma nessuno riesce ad approfittarne. Pagnotta esce zoppicando al suo posto entra il giovanissimo Ammendola, restano sempre in panchina sia Baffo che Casarelli, quest’ultimo dentro solo dopo l’infortunio di Mangialetto, qualche minuto più tardi. A provare a dare la scossa ci pensa allora Scarfone: fuori Bastiani e dentro Bicchieraro che opera sul lato dell’altro giovanissimo biancorosso, peraltro già ammonito, Pallottino. Ma il risultato non si schioda, le soluzioni proposte da entrambe le parti non danno frutti. Qualcuno comincia ad accusare fatica, un caldo così a San Venanzo a metà ottobre pare non lo avessero mai sentito. I padroni di casa, avendo corso di più, cominciano a tirare il fiato e arriva la prima occasione per l’Orvietana quando il cronometro segna il minuto 86: Borrelli serve in area Ammendola che si vede parare in uscita la sua girata a colpo sicuro. La sensazione è che il jolly era pure arrivato, ma non sia stato sfruttato, per fortuna dell’Orvietana non sarà così. C’è tempo ancora per mandare in campo Baffoni da una parte e Baffo dall’altra, ma ormai siamo agli sgoccioli. Arriva un po’ di nervosismo e qualche fallo di troppo, il pubblico comincia a beccare i giocatori orvietani che operano sotto la tribuna e si arriva così all’episodio decisivo: è il 47’, dopo che l’arbitro aveva concesso tre minuti di recupero, Monesi batte una punizione mandando palla in area per Cochi che salta più in alto di tutti e impegna Taddei. Ma la smanacciata del portiere non è sufficiente a deviare in angolo la sfera che finisce a Borrelli, per lui fin troppo facile siglare il gol partita. Grande esultanza di tutti i giocatori, compresa la panchina e nei festeggiamenti ci scappa anche qualche gesto e qualche parola di troppo verso il pubblico di casa, la baraonda in campo e in tribuna si sopisce presto, di tutta la poco edificante scena ne fa le spese Ammendola, espulso e additato dal pubblico sanvenanzese come il nemico numero uno: statene certi che da quelle parti non si dimenticheranno del suo nome.
Negli spogliatoi l’unico a sorridere è Montenero: “Abbiamo giocato meglio in altre occasioni, ma oggi contava solo vincere, avevamo anche a che fare con la paura. I cambi? Ho aspettato di vedere cosa facesse Scarfone per poi rispondere, ma forse Baffo lo dovevo mettere prima”. Il resto dello staff biancorosso ha però il viso scuro, il presidente Biagioli non ha voglia di parlare, il dg Solini si limita a dire: “Prendiamoci questi tre punti, per il gioco bisognerà aspettare”. Più sereno Borrelli: “Vincere così servirà a dare una scossa, io spero ancora in un campionato di vertice”. Scarfone invece analizza così la situazione: “Noi abbiamo giocato, gli altri no. Ci sono giocatori in via di miglioramento, che potranno dimostrarsi più utili di quanto non sembri ora, ma questa squadra ha bisogno di due ritocchi: un portiere e un centrocampista”.
SAN VENANZO – ORVIETANA 0-1
SAN VENANZO: Taddei, Bastiani (34’st Bicchieraro), Sargentini An., Panizzi, Pambianco L., Ruspolini, Servoli, Giorgioni, Graziani, Pino (40’st Baffoni), Mencacci. A disp.: Volpini, Roticiani, Pambianco A., Sargentini Al., Pambianco M. All.: Scarfone.
ORVIETANA: Serrani, Pallottino, Vergari, Mangialetto (28’st Casarelli) , Antichi, Bigi, Borrello (42’st Baffo), Monesi, Borrelli, Cochi, Pagnotta (15’st Ammendola). A disp.: Perquoti, Bisti, Lanzi, Di Girolamo. All.: Montenero.
ARBITRO: Fiorucci di Gubbio (Sposini di Foligno – Baroni di Foligno).
MARCATORE: 47’st Borrelli.
NOTE: espulso: Ammendola (O) al 47’st. Ammoniti: Pallottino, Bigi (O), Ruspolini, Mencacci (SV). Angoli: 6-3. Recupero: pt: 2’, st: 3’.
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