Già salta la prima panchina, comanda una neopromossa, ultima una retrocessa dall’Eccellenza.
Tre giornate sono troppo poche per capire che stagione sarà, anche se una squadra è a punteggio pieno e sta provando ad incamminarsi sullo stesso percorso intrapreso dal Massa Martana lo scorso anno che proprio nello sprint iniziale trovò la propulsione sufficiente per arrivare fino in fondo. Ma la terza vittoria consecutiva del Petrignano pare sia stata meno limpida e lineare delle prime due, domenica prossima contro una GM10 partita malissimo ma subito rimessasi in carreggiata, capiremo meglio di che pasta è fatta questa neopromossa salita subito sugli scudi e che ha per ora il miglior attacco con 9 gol, una media di tre a partita.
Che l’Amerina potesse essere tra le protagoniste lo sapevamo, grande mercato e tre partite senza subire reti (unica con la porta ancora inviolata), l’Assisi si conferma squadra tosta e dopo Orvieto va a espugnare pure il campo della ex capolista Nuova Gualdo Bastardo. Ma la sorpresa è il Bevagna, squadra fatta in casa e quasi a costo zero che ha trovato 7 punti in tre partite: sarà la prossima avversaria, dopo la parentesi di coppa, dell’Orvietana. Seguendo l’ordine della classifica, AMC e Nuova Gualdo Bastardo, che avevano vinto le prime due, hanno conosciuto la prima sconfitta. Sono entrambe squadre che potrebbero rimanere fino alla fine nelle posizioni nobili della classifica.
L’Orvietana al momento, complice l’avvio un po’ a singhiozzo, è a metà strada insieme a formazioni di alto valore come il Campitello e a squadre che forse dovranno pensare a salvarsi. La GM10 per ora è la migliore tra le retrocesse, visto che la Clitunno (poco fortunata domenica scorsa) ha un punto in meno e il San Venanzo addirittura è ancora fermo a zero con 8 reti subite in tre partite. Senza punti è anche il Macchie, alla sua prima esperienza in questa categoria.
Intanto salta la prima panchina ad Arrone, dove già un po’ a sorpresa in estate si era bruscamente interrotta la collaborazione con l’ex tecnico Proietti malgrado stesse facendo il mercato per dare la guida tecnica della squadra a Di Vincenzo. Che ad Arrone avessero ambizioni di primato, sebbene come succede ovunque questi propositi restino celati all’interno della società, lo conferma il fatto che un misero punto conquistato in tre partite ha portato alle dimissioni, a quanto pare piuttosto ben accettate, del tecnico. E ora si vocifera di richiamare Proietti, anche se non mancano diversi altri nomi per riempire la prima casella vuota che si è formata. Domenica l’Arrone va a San Venanzo, non sarà certo una passeggiata tranquilla tra i monti.
Commenti
Powered by Facebook Comments